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La vicenda

“La luce di un fanale lo illuminava in pieno. Era vestito normalmente e fumava una sigaretta. Però coi piedi non toccava terra. Stava appoggiato con le due mani al parapetto e oscillava, come un pendolo. Poi di colpo è scomparso.”

Queste poche righe provengono dalle pagine de’ “I misteri d’Italia” di Dino Buzzati, una raccolta postuma di articoli che lo scrittore, nel 1965, pubblicò per il «Corriere della Sera» con il titolo “In cerca dell’Italia misteriosa.”

Storie incredibili, in giro per la nostra Italia che tanto sa affascinare ed intrigare.

Buzzati infatti riuscì a raccontare una visione misteriosa della nostra penisola, toccando svariati argomenti da nord a sud.

Storie di persone comuni, coinvolte in fatti straordinari come fantasmi in granai, dipinti apparsi dal nulla, streghe, indemoniate, maghi e dischi volanti. Ah, l’Italia.

“Era inverosimile, e spaventoso. Non riuscivo a vedere possibilità di inganno.”

― DINO BUZZATi, SCRITTORE

Ad ogni modo, di questa rubrica c’è una storia in particolare, pubblicata nel luglio 1965 dal titolo “La caramella stregata vola per quattro chilometri” che si colloca in uno dei luoghi più spaventosi, intriganti e suggestivi che questi argomenti possano mai fare e che è molto probabile rappresenti uno di quei posti nascosti tra le vostre più intime paure.

Sto parlando di un cimitero o se preferite, un camposanto.

Utilizzo questo termine non a caso e permettete che io lasci il microfono ad una persona che di campisanti ne sa molto più di me e che ha fatto di questi luoghi, l’oggetto del suo podcast.

Parlo di Giulia Depentor, autrice e conduttrice del fantastico podcast “Camposanto”, progetto audio dedicato appunto ai cimiteri e a chi, come lei, ama visitarli e approfondire cosa desiderano raccontarci antiche lapidi e foto stinte.

Se un po’ l’argomento vi stuzzica beh io vi consiglio di ascoltare gli episodi di Camposanto perché troverete in ogni episodio un piccolo gioiello da visitare, magari proprio dietro casa vostra.

E proprio grazie a qualche scambio di messaggi con Giulia, sono partito alla scoperta delle vicende del ragionier Lava.

A questo caso, Giulia ha dedicato un episodio specifico intitolato “I fantasmi del cimitero di Silea”, parlando di Buzzati e del medium, toccando lievemente l’argomento inspiegabile a favore di quanto il cimitero stesso nasconda o di quanto abbia ancora da raccontare.

Buon ascolto!

Contenuti Extra

A sinistra il Dott. Cino Boccazzi. A destra Bruno Lava.

Note e bibliografia

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Enzo Barone

«Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.» - Fright Night, 1985