La vicenda
Immaginate di essere un professore universitario, uno studioso di fenomeni paranormali con una vita dedicata alla razionalità. Ora immaginate di perdere vostra figlia di soli cinque anni e che, pochi giorni dopo, siate costretti ad ammettere che forse… è tornata.
Questo è il contesto del Caso Samonà, un enigma documentato che ho raccontato in un episodio di Cronache dall’Altro Mondo e che mi ha colpito per la sua incredibile forza emotiva.
Il protagonista è Carmelo Samonà, figura di spicco della Palermo del primo Novecento. Era un intellettuale aristocratico e uno dei primi studiosi italiani a interessarsi attivamente di metapsichica. Lui stesso, fervente sostenitore della sopravvivenza dell’anima, non avrebbe mai immaginato di essere coinvolto in un fenomeno tanto sconcertante.
La tragedia si consumò nel 1910 con la morte della piccola Alessandra, di soli cinque anni. Pochi giorni dopo, la madre, Adele Monroy, cominciò ad avere sogni vividi in cui la bambina le appariva, rassicurandola che non era andata via per davvero. Questi “sogni annuncianti”, come li chiamò il Dottor Ian Stevenson , furono seguiti da un tentativo di comunicazione fisica: tre forti colpi uditi in casa, letti come un segnale imminente.
“Alessandra doveva tornare ed è tornata. E non ci sono altre spiegazioni… È un segno del destino.”
― CARMELO SAMONÀ
Il protagonista è Carmelo Samonà, una figura di spicco della Palermo del primo Novecento. Era uno dei primi studiosi italiani a interessarsi attivamente di metapsichica e a dedicarsi con passione allo studio dei fenomeni paranormali. Tuttavia, nulla poteva prepararlo alla tragedia che lo colpì nel 1910 con la morte prematura della figlia, Alessandra.
Ciò che accadde dopo trasformò la sua casa in un laboratorio involontario dell’ignoto. La madre cominciò ad avere sogni vividi e ricorrenti che il Dottor Ian Stevenson, anni dopo, avrebbe classificato come “sogni annuncianti”.
Il fenomeno divenne fisico quando la famiglia udì tre forti colpi in casa, interpretati come un tentativo di comunicazione. Questo portò a una serie di sedute medianiche e a una profezia impossibile: Alessandra aveva annunciato che sarebbe tornata, nonostante le diagnosi mediche avessero categoricamente escluso qualsiasi possibilità di una nuova gravidanza per la madre.
Contro ogni previsione, la profezia si avverò.
Ciò che rende questo caso un classico della ricerca parapsicologica è che la nuova bambina non solo arrivò in un contesto di preannuncio, ma cominciò a manifestare similitudini sorprendenti con la sorella defunta. Queste corrispondenze fisiche e caratteriali erano così specifiche da sfidare la semplice genetica e da costringere Carmelo Samonà a scrivere di trovarsi di fronte a una vera e propria reincarnazione.
Anni dopo, la bambina stessa rivelò ricordi inspiegabili di episodi che non aveva mai vissuto, fornendo dettagli di luoghi e persone che solo la prima Alessandra aveva conosciuto.
Il Mistero Tra Reincarnazione e Telepatia
Il Caso Samonà non offre risposte semplici. Per questo mi ha affascinato.
Nell’episodio, non mi limito a esporre i fatti, ma li analizzo attraverso il prisma della parapsicologia: è questo un caso eccezionale, documentato anche da Ian Stevenson, che dimostra la sopravvivenza dell’anima?
O si tratta di un fenomeno di Percezione Extrasensoriale (ESP) straordinariamente potente? Abbiamo esplorato, ad esempio, l’ipotesi della “psi-genetica”, suggerita dallo studioso italiano Giovanni Iannuzzo, secondo cui un legame telepatico intenso tra i genitori e la nuova bambina avrebbe potuto plasmarne inconsciamente le caratteristiche a somiglianza della sorella.
Il Caso Samonà è un testamento della forza di storie che si rifiutano di svanire, anche quando la scienza non riesce a fornire un’unica spiegazione.
Ascolta l’episodio completo: “Il caso Samonà” per conoscere tutti i dettagli di questa incredibile vicenda.
Enzo Barone
«Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.» - Fright Night, 1985