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La mia esperienza di viaggio Astrale risale, come altre esperienze, a qualche anno fa, quasi per caso. Un giorno tornato dal lavoro mentre mangiavo, mia madre mi dice che un mio compagno di classe dei tempi della scuola, era ricoverato in ospedale già da alcune settimane per un incidente con la moto, un’auto di stranieri, deve aver tagliato la strada e questo ragazzo, per evitarla è finito contro una casa. Questo ragazzo abitava nel mio paese nella mia stessa via qualche civico più avanti e, strano a dirsi, non avevo saputo dell’incidente, molto strano anche perché nei paesi le notizie volano. Questo ragazzo ai tempi della scuola media era la mia ancora di salvezza, in matematica ero veramente scarso tanto da ricorrere a Lui per i compiti, copiavo. Poi dopo la scuola ci siamo persi di vista anche se abitavamo a qualche centinaio di metri l’uno dall’altro. Io lavoravo fuori provincia. Quando mia madre mi dice che per G non c’è nulla da fare che avrebbero staccato “le macchine” visto che non dava alcun segno di miglioramento, almeno questo é quello che sapevo io. Io ho sentito il bisogno di fare subito qualcosa per impedire tutto questo, avevo 30 anni non sapevo nulla di fenomeni “strani” e dico sempre di essere stato guidato da una forza che non saprei descrivere neppure oggi. La sera a casa mi sono disteso a letto ho iniziato a respirare sempre più lentamente tanto do non riuscire quasi a sentire il mio respiro e il mio battito, solo dopo diverso tempo, non sono in grado di quantificarlo, ho iniziato a sentire una forza che mi sollevava la testa come se qualcuno volesse farmi alzare dal letto ma presto mi resi conto che la testa era appoggiata ancora al cuscino e io ero fuori da quel corpo inanimato, la cosa molto strana che ricordo come fosse oggi è che non avevo paura di quello che provavo ma ero pervaso da uno stato di benessere irreale. La cosa più incredibile era vedere il mio corpo dall’alto come se fosse la cosa più normale di questo mondo. In pochi secondi, credo, ho visto sotto di me la mia casa il mio paese come si potrebbero vedere dall’alto ma non tanto in alto. Mi vedo in una camera di ospedale con un letto con G immobile nel letto e al suo fianco la mamma seduta che gli teneva una mano. In quel momento mi sono sentito perso non sapevo cosa facevo li ne cosa avrei potuto fare, ma mentre pensavo il mio “corpo” “spirito” “anima” “energia” non so, si è posato su quel corpo reale, entrando. Volevo dare un segno per far capire che c’era ancora una speranza per G volevo muovere un dito, come avevo visto in qualche film dove le persone in coma avevano un canale aperto nel cervello e quindi capivano. Non sono riuscito nel mio intento deluso ho aperto gli occhi senza vedere nulla nella stanza anche se illuminata io ho visto solo buio. Mi sono sentito quasi spingere fuori da quel corpo ho ripercorso il viaggio a ritroso sono rientrato nel mio corpo a fatica e quando ho capito che non riuscivo ne a muovermi ne a urlare per chiedere aiuto mi sono quasi spaventato ma nello stesso tempo rinquorato, mi sono detto, ma chi ha voluto tutto questo non può abbandonarmi ora, forte di questa convinzione e con uno sforzo incredibile piano piano respirando a fatica cercando di muovere le dita delle mani e quelle dei piedi, sono riuscito a muovere, anche se molto lentamente, il mio corpo, come se fosse stato fermo per molto tempo. Così descritto sembra sia successo velocemente ma calcolando da quando mi sono messo a letto a quando mi sono ripreso era già l’alba in tutto 9 ore, non ho mai dormito e quindi non si tratta di un sogno ma ho vissuto attimo per attimo tutto quello che ho descritto. È stampato nella mia testa e sono sicuro lo ricorderò sino alla mia morte. La mattina vado al lavoro non vi racconto lo stato psicofisico sembravo un cadavedere che camminava. Al lavoro non ho fatto altro che pensare a quello che ho vissuto la notte appena passata e purtroppo a quello che non sono riuscito a compiere. Tornato a casa, mia madre mi dice, quasi sollevata, che aveva sentito in paese che per G c’era ancora una speranza, la sera prima in ospedale presente la mamma di G ad un tratto ha visto che ha aperto gli occhi. In quel momento sono scoppiato in un pianto di gioia e ho dovuto spiegare a mia madre il motivo rendendola partecipe della mia felicità. Oggi G sta bene ha dovuto reimparare a parlare si e rifatto una vita, visto che la fidanzata di allora si era sposata con un altro. Dopo anni tornando a casa dalla messa di mezzanotte mi sono sentito chiamare da una voce che non conoscevo, mi volto e vedo G aveva la voce strana non più la sua, in quel momento pensavo volesse dirmi qualche cosa del periodo narrato sopra, dei frammenti, ma nulla. Mi consola il fatto che Lui sia ancora qua e non dobbiamo aspettarci ringraziamenti per quello che è avvenuto per volere di chi sta sopra di noi tutti. Ho riprovato a ripete l’esperienza descritta per provare a me stesso che avrei potuto farlo ma non ci sono riuscito, durante la fase iniziale, per ben due volte ho visto una figura abbastanza inquietante che mi ha bloccato come per dirmi di non farlo. Non ho più tentato. Ancora oggi quando racconto questo fatto mi commuovo e piango anche adesso, mentre scrivo rivivo quei momenti lontani ma vicini e vivissimi. Ringrazio tutti e mi scuso per la lunghezza ma non potevo condensare questa esperienza.
bellissima esperienza ! forse non sei più riuscito a ripeterla perchè quella che hai vissuto aveva uno scopo ben preciso
Hai proprio ragione concordo. Non la dimenticherò più e vorrei che anche altri potessero provare quello che ho provato io.
si sarebbe molto bello se tutti avessero la possibilità di vivere ciò che hai vissuto tu ma temo che sono esperienze che solo pochi possono fare, il potenziale del ns cervello è ancora sconosciuto credo, quindi molti fenomeni sono dovuti al caso, cioè abbiamo azionato la parte sconosciuta della ns mente inconsapevolmente.. questa è una mia opinione..
@mazzoilario59
Si ,hai fatto un viaggio Astrale ma,era l’Anima che ti ha portato in quel luogo.
Infatti,come saprai,il corpo astrale è il veicolo dell’Anima,la protegge dalle “influenze”negative della terra.
E’ stata una “uscita”improvvisa propria dell’Anima.
Infatti quando hai cercato di ripetere l’esperienza non sei riuscito.
Ma non vi era nessuna entità a sbarrarti il cammino,semplicemente la tua Anima non “voleva”…
Quando il nostro cervello sarà al servizio dell’Anima ,allora potremo avere le bilocazioni e ricordare le lezioni che i Maestri ci impartiscono,o andare nella nostra vera dimensione e ricordare…
Ciao,Alceste.
Dev’essere stata davvero un’esperienza incredibile!
Ho provato qualche volta a concentrarmi per cercare di compiere un viaggio astrale, ma non ci sono mai riuscita. Anche a me alcune volte si presentano davanti figure inquientanti, allora cerco di trasformarle con la fantasia in qualcosa di bello, ma spariscono e non concludo niente. :S
@Nyma
Per poter fare un “viaggio astrale”è di fondamentale importanza il controllo del respiro(all’inizio)
e il controllo del corpo fisico.Quest’ultimo in particolare,deve essere messo in condizione di assoluta
immobilità,bisogna arrivare a non “sentirlo”più.
Il respiro,invece,deve essere controllato all’inizio,perchè il suo sopo è rallentare i battiti del cuore è ossigenare al massimo il cervello,che non deve mai perdere il controllo.
E’ più difficile scriverlo ,forse,che eseguire questi due passi fondamentali.
Certamente,quella di mazzolario59 è stata un’uscita dal corpo non programmata,voluta dalla sua Anima,
e lui ,ha già in se queste capacità.
Comunque,ripeto,all’inizio ci vuole una “tecnica”e una disciplina per praticarla costantemente.
I risultati arrivano in fretta.
I visi che vedi sono già i confini del mondo Astrale,ma non bisogna soffermarsi su essi,sono solo
proiezioni mentali…
Se ti interessa veramente questa pratica,utilizzando queste tecniche,avrai risultati concreti
Ciao,Alceste.
@alceste
grazie per la spiegazione, proverò a seguire i tuoi consigli. Se mi riesce qualcosa lo scriverò nel forum