Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero.
( Matteo 12:31-33 )
Questa affermazione tratta dal Vangelo spiega che i peccati vengono perdonati anche in un’altra dimensione o futuro.
Siamo cresciuti con la credenza popolare ormai radicata che i peccati vengano perdonati in vita o in punto di morte.
Essendo stato Gesù un uomo di mente eccelsa, profondamente spirituale e saggio non mi riesce difficile credere alle sue massime di vita.
Secondo voi esiste un’altra possibilità dopo una morte improvvisa e violenta?
Casi eccezionali rari e documentati di reincarnazione lo confermano.
Ovviamente non starò a disquisire in loco sulla esistenza o non esistenza della reincarnazione ma dico solo che ho approfondito l’argomento inclusa la controparte che a mio avviso si arrampica sugli specchi nella maggioranza dei casi.
Per esempio ho ricordi angoscianti che mi porto da dietro l’infanzia e mai saputo spiegare. Anche le nostre inclinazioni, le nostre incapacità possono segnalare, e non parlo di tutti i casi ovviamente, una vita precedente. Ma non è della reincarnazione che voglio discutere quanto alla possibilità da parte di Dio o qualsivoglia Essere supremo di darci la capacità di pentimento anche in un’altra dimensione.
Possibile?
Pensiamo ai bambini nati morti o gravemente malformati, pensiamo alle morti violente e senza senso che lasciano un vuoto incolmabile e un punto di domanda perennemente in sospeso.
Possibile che la nostra vita, con tutte le sue complessità e meccanismi, con tutte quelle sinapsi che lavorano ad un livello sublime e matematico, sia solo una mera comparsa?
Se fossimo frutto del caso non soffriremmo, questo è certo. Infatti come può un prodotto del caso soffrire, e a che pro?
Infatti se l’unico scopo della nostra vita fosse solo quello di riprodurci e cibarci non vedo perché mai dovremmo soffrire di svariati sentimenti? Non serve all’evoluzione questi intralci sentimentali. Prendete gli animali senza ragione. Anche se hanno una primitiva base di sentimenti (affetto, simpatia, empatia) quando perdono i loro cari non soffrono.
Lasciamo stare alcuni animali particolarmente emotivi e vicini all’uomo.
Avete mai visto un cane soffrire per la morte di un suo cucciolo?
E che dire della gatta mamma che mangia i cuccioli malati inutili per la procreazione futura?
Nel mondo animale non è contemplato il lutto, la ricerca di Dio e la ricerca dei propri cari.
Ora chiudo la parentesi del mondo animale e ritorno al discorso di prima.
Esiste davvero per noi una seconda possibilità di rinascita?
Secondo me con “mondo futuro” si riferiva semplicemente al mondo ultraterreno spirituale, l’aldilà, dove appunto ne futuro (dopo la vita) lo spirito dovrebbe vivere. Non credo parlasse di futuro materiale quindi di reincarnazione.
Sì, anche secondo me.
Circa la reincarnazione lo dicevo in un altro senso e cioè perdonare l’anima e dargli una seconda possibilità.
Appena posso vedrò di postare qualcosa sulla reincarnazione con relative esperienze degli utenti.. sempre se non esista già un topic sull’ argomento.
Non ho mai creduto ad essa ma ho deciso di concedere il beneficio del dubbio.