Home Page › Forum › ESPERIENZE PERSONALI › Sogni › Una prova di stare sognando?
Ciao a tutti,
vi racconto un fenomeno molto curioso accadutomi mentre stavo sognando, vicino al risveglio, questa mattina.
Sono al banco del check-in in aeroporto (sogno correlato al fatto che nei giorni scorso sono stato all’estero, viaggiando in aereo) e quando arriva il mio turno, guardo l’addetto e gli dico in inglese “Buongiorno, devo fare il check- in per …” e… non mi ricordo più dove devo andare! :confused:
In quella situazione, con l’impiegato davanti, e la gente intorno che mi guarda, mi sento un vero cretino e mi rendo conto di quanto sia ridicola la situazione di cui mi sto rendendo protagonista. Allora mi giro verso mia moglie, che è accanto a me, e le dico: “Porca miseria, non mi ricordo più dove stiamo andando!”.
Mia moglie, però, non risponde, ed io insisto: “Insomma, parla, no? Non mi ricordo più dove stiamo andando, diglielo tu!” Ma anche lei sembra non ricordarselo.
Poco dopo mi sono svegliato e mi è venuta la “illuminazione”, si fa per dire… Ho pensato: è naturale che anche mia moglie, nel sogno, non sapesse dove stavamo andando, perché l’autore del sogno ero io, e se io non lo sapevo, non potevo farlo dire neanche all’altro personaggio del sogno.
Be’, mi rendo conto che non è una regola, potrebbe anche andare diversamente (nel sogno tutto è possibile) ma in questo caso ho interpretato il fenomeno curioso come un “indizio” del fatto che stessi dormendo. Una situazione un po’ alla “Inception”, avrei potuto dire “allora sto sognando!”.
:ronfronf: :ronfronf: :ronfronf:
Curioso! Era come se tu fossi stato cosciente di stare sognando o sbaglio?
In realtà nel momento in cui stavo sognando non ero consapevole. E’ stata un’idea che ho avuto al risveglio
Si in sostanza non c’è nulla di paranormale in tutto ciò. Però forse è uno spunto nel senso che abbiamo la possibilità in sogno
di renderci conto che stiamo sognando:
Io non so dove andiamo – anche mia moglie non lo sa – possibile che nessuno dei due lo sappia? Ergo sono in un sogno
Sì, Crywolf, è esattamente quello che intendevo. Era solo uno spunto per parlare della consapevolezza durante il sogno.
Adesso che mi ci fate pensare, e’ accaduto anche a me di essere consapevole di stare sognando durante il sogno.
Può capitare, magari perché si in una fase del sonno non molto profonda, ad ogni modo non mi sembra un fenomeno così fuori dal comune.
Quelli che intendi tu sono conosciuti come test della realtà, o meglio noti come “reality checks”. Servono all’onironauta a verificare di trovarsi in un sogno, in modo tale da ottenere lucidità, e con la pratica, poter gestire il sogno a proprio piacimento. Quando si prende coscienza in un sogno, esso si trasmorma in un sogno lucido. Alcuni fanno sogni lucidi perché hanno un dono naturale, ad altri servono persino mesi di allenamento e varie pratiche, come la DILD, la DEILD, la WILD, e altre tecniche che non sto qui ad elencarti. Comunque se vuoi fare un sogno lucido, esperienza che ti consiglio vivamente, da adesso in poi comincia a scrivere i tuoi sogni in un diario, che terrai vicino al tuo letto. Una volta sveglio, descrivi la tua esperienza onirica per filo e per segno, ogni dettaglio. Inizialmente ti sarà difficile, ma anche se i primi sogni ti sembrano privi di senso, tuo fallo e basta. Con il tempo, ricorderai sempre più dettagli, e qui entra in gioco il reality check. Dovrai abituarti durante la veglia a fare dei poccoli test della realta. Con me funzionano per esempio, quando sono da solo per non essere preso per matto, la prova delle dita e del naso. Guardati la mano, quante dita vedi? Sono cinque o sono di più? O magari, di meno? La mano è deformata o presenta irregolarità? Se ti tappi il naso con le dita tenendo la bocca chiusa e provi ad aspirare, riesci a respirare ugualmente o ti riesce impossibile? Se i risultati sono negativi ti trovi nella realtà, ma se sono positivi, beh benvenuto nel mondo dei sogni. Devi esercitarti ogni giorno, devi ricordarti di fare questi test della realtà durante situazioni inusuali. Ad esempio, ti trovi in imbarazzo, e l’imbarazzo è un sentimento comune nei sogni, o sbaglio? Tu ogni qual volta provi una sensazione simile, effettua un test della realtà, e a forza di farlo, prenderai l’abitudine di farlo anche in sogno, perché quando proverai l’imbarazzo nel sogno, collocherai quella sensazione al test di realtà, che sei abituato a fare da sveglio, e il tutto diventerà automatico. Ci sono altre tecniche, che ti spiegherò solo se mi farai capire di essere realmente interessato. Comunque io ho avuto diversi sogni lucidi, e ti posso assicurare che assieme al sesso, è l’esperienza più bella che un essere umano possa provare.
Ciao D. Onirico,
grazie per il tuo contributo. Sì, ho sentito parlare dei cosiddetti test di realtà. Ne hanno fatto uso anche nel film “Inception” per aiutarsi a distinguere i sogni dalla realtà. Devo ammettere, tuttavia, che la teoria del test di realtà non mi convince del tutto, e spiego il perché. Tornando all’esempio del mio sogno, mia moglie non ha saputo rispondere alla mia domanda sulla destinazione ed io ho ricondotto l’elemento al fatto che stessi sognando. Ma visto che nei sogni si possono avere “invenzioni” di qualunque tipo, mia moglie nel sogno avrebbe potuto rispondermi “Londra”, “Parigi”, ecc… ed il mio sogno avrebbe preso un’altra direzione senza darmi indizi di essere in un sogno.
Parlando invece delle tecniche da te suggerite, come guardarsi la mano, tapparsi il naso, ecc… potrebbe valere lo stesso discorso. Potrei sognare di tapparmi il naso e non riuscire a respirare, come accadrebbe nella realtà, o di guardarmi la mano e non vedere alcuna anomalia e quindi concludere d’essere nella realtà mentre invece sono in un sogno.
Ma prima ancora di questi dettagli, tu che fai di questi esperimenti, vuoi dire che mentre sogni ti ricordi di fare i test? Quanto spesso ti ricordi di fare il test di realtà mentre sei in un sogno? Perché in effetti il problema di capire se si è svegli o si sogna non si pone durante la veglia. Tutti siamo certi d’essere svegli quando siamo svegli. Il “problema” è semmai durante il sogno, quando non ci viene nemmeno in mente di verificare se stiamo sognando o meno.
Quindi tu sostieni che si apprenda questa capacità di ricordarsi di riflettere sul proprio stato di sonnoveglia mentre si sta sognando?
E per concludere, una piccola riflessione: è davvero piacevole ritrovarsi a fare ogni “tot” durante il giorno un test di realtà per capire se si è svegli o si sta sognando? A immaginarla così, mi pare un po’ di perdere il senno, come non sapere più distinguere tra sogno e realtà.
Ho cercato qualcosa, anche su wikipedia. Trovo la cosa davvero molto interessante.
Credo che con un buon allenamento (che però non è una cosa tanto sbrigativa anzi), è possibile raggiungere un livello di consapevolezza durante il sogno per poter eseguire il test e di conseguenza prendere il controllo della situazione.
A me la cosa che rende perplessi è più la logica del tutto. Mi spiego meglio, non so se ci proverei mai. Per quanto sarebbe bello sognare ciò che si vuole e far andare le cose come vogliamo almeno in sogno, rischierebbe di diventare un’alternativa alla realtà che ci fa preferire a lungo andare il dormire piuttosto che il vivere, quindi l’abbandono alle fantasie piuttosto che lottare nelle avversità di ogni giorno. Ci renderebbe più difficile accettare la realtà, o comunque più insoddisfacente. Non so, io preferirei che i sogni continuino ad andare come devono andare e lasciare che siano solo sogni, nella loro imperfezione del non controllo… che li rendono peggiori della realtà.
Se pensi che sia una perdita di tempo allora già parti con il piede sbagliato. La tecnica del reality check è per i novizi, o per chi non ha tempo a disposizione per tecniche più complesse. A me ha permesso di fare almeno tre sogni lucidi a settimana, e il mio record massimo con questa tecnica è stato di tre sogni lucidi in tre giorni. Adesso non faccio un sogno lucido da cinque o sei mesi perché per i vari problemi ho dovuto smettere e non riesco a stargli dietro con la mente. Comunque dai un altra lettura alla mia risposta precedente e capirai come piano piano ci si accorgerà di stare sognando e in quale caso si effettueranno i test di realtà.
Ciao onirico, non penso che questi esperimenti siano una perdita di tempo. Sono anzi molto curioso. È ovvio che mi faccia anche delle domande. Vorrei chiederti, di quali problemi accennavi che ti hanno costretto a smettere? Sono problemi causati dall’attività stessa del sogno lucido oppure altre cose che non c’entrano ma ti hanno portato via tempo ed energie?
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Ciao Valle, ho avuto problemi in generale, nella vita reale e non nel sogno. Purtroppo sono disoccupato a ventitre anni suonati e mi sto muovendo per trovare un lavoro. Insomma, ho un sacco di cose per la testa che non mi permettono di stare tranquillo. Tornando ai sogni, c’è una regola fondamentale, che devi sapere. Se tuo desideri fortemente fare un sogno lucido, allora sarà molto più probabile che tu ne abbia uno. Al contrario, se non hai la giusta convinzione e la giusta determinazione ti sarà molto difficile averne uno. Comunque come ti ho già scritto qualche post più sopra, con me la tecnica del controllò della realtà si è rivelata la più efficace. Ho avuto anche qualche sogno lucido tramite WILD, ma sono estremamente difficili da stabilizzare e il più delle volte collassano causando il risveglio.
Anche a me incuriosisce molto la cosa. Voglio provare ad aggiungere una capriola al discorso. Secondo voi è possibile che siccome bisogna essere molto convinti di poter fare i sogni lucidi, questa premessa non sia una condizione per cui i sogni sembrano lucidi, ma in realtà non lo sono? In altre parole: “sognare di aver un sogno lucido” (che però sempre sogno incontrollato è in realtà). Acrobazia
Beh questa è forte…
Non capisco, avevo scritto una risposta alla discussione ma adesso mi appare solo la prima frase. Mi sa che il mio tapatalk fa i capricci. O forse ho solo sognato di avere risposto