Blackmace ha scritto:
I bambini sono consci eccome. Quando si è piccoli la visione dell’esterno è totalmente diversa. Si diventa grandi e le cose cambiano, crediamo solo in ciò che è spiegabile e si può toccare, non è il mio caso, ma per la maggior parte delle persone è così…
Concordo.
I bambini, come è noto, hanno la capacità di “sentire” qualsiasi cosa che in qualche modo li coinvolga, per il fatto che non hanno un processo di razionalizzazione rigido come quello degli adulti; il problema “può essere vero/non può essere vero”, la loro mente non se lo pone, portandoli ad “accettare” tutto ciò che vedono, sentono o percepiscono.
Possono non comprendere cosa hanno di fronte, ma non direi proprio che non sono consci della presenza in se.
Infatti avevo qualche dubbio, grazie per la delucidazione.
Blackmace ha scritto:
Rispondo in base a quello che mi ha raccontato ed in base a quello che ha scritto il suo psicologo.
Fabio mi ha sempre detto che quando va vicino a qualche lampione questo si illumina. È vero, in quelli stradali in effetti (quelli col sensore di passaggio auto) si accendono di solito appena passa lui. Con me no…non sono simpatico ai lampioni.
Durante alcune notti sente dei rumori strani tipo un foglio di carta che si accartoccia da solo. Ma in camera non c’è nessuno.
Un pò di volte racconta che le luci del corridoio si accendevano da sole.
La spiegazione psicologica: probabile suggestione.
Tecnicamente sarebbe anche la mia. Però ammetto che il suo background da piccolo ha un qualcosa che tende a iripetersi.
L’iterazione di questi fenomeni, secondo me, sembrerebbe anomala. Poi, nella vita, tutto è possibile.
Nessuno a tirato in ballo la tesi Parapsicologica. Da quello che ho letto mi sembra calzi a pieno. Secondo la parapsicologia il poltergaist non è altro che un attività telecinetica ecc del bambino che si sviluppa inconsciamente. in poche parole non si tratta di un fantasma ma del bambino stesso. Potrebbe essere plausibile?
Alessio
Ghost Hunters Roma
Alessio GHR ha scritto:
Alessio
Ghost Hunters Roma
Ciao Alessio,da coach del paranormale ci avevo pensato anche io. Anche perchè la correlazione tra bambini e poltergeist altri non è che una forza cinetica involontaria generata dall’assestamento cerebrale del bambino.
Questa ipotesi è valida ma nel caso del palazzo sarebbe trascurabile poichè alcuni effetti si sono manifestati oltre il raggio di azione del bambino.
Non parlo mai di parapsicologia perhcè è una delle pseudoscienze ed io resto legato alla fisica quantistica ed alle variabili statistiche. Detto questo non mi sentirei di escludere un effetto combinato: bambino+suggestione. Come non mi sentirei di escludere che forse, alla base, un fenomeno paranormale ci sia stato davvero poi ingigantito da effetti di autosuggestione, telecinesi ecc..
Una domanda tra colleghi: a Roma hai trovato qualche soggetto degno di studio?
Oddio, non sarebbe il primo caso documentato di presenza poltergeis “scatenato” dall’uomo.
Ma che sapessi io i casi in cui la manifestazione era fuori controllo e non voluta, erano tutti legati a persone anziane, adolescenti e pre-adolescenti.
Fabio quanti anni ha? Tutto ciò che gli succede sembra casuale? O sei in grado di associarlo a particolari stati d’animo ad esempio?
Perdonatemi se intervengo a modo mio :aa: : sono sempre la solita! :8:
Continuando a seguire le conversazioni, mi sto rendendo conto che nel “paranormale” io ci sto immersa da sempre.
Vi espongo il caso della casa in cui vivo stabilmente da oltre tre anni, dopo esser fuggita da Roma.
La casa è piuttosto antica: le fondamenta hanno oltre mille anni, la costurzione sovrastante ha datazioni variabili, fino al diciassettesimo secolo. E’ una abitazione di oltre mille metri quadrati.
Le presenze qui ci sono sempre state e le testimonianze in proposito sono tante e collimano grosso modo tutte. Tuttavia qui non c’è nulla di inquietante. Anzi.
La casa, che si presenta imponente con i suoi soffitti a volta affrescati, esercita una sorta di malia su tutti. Appena varcato il portone, tutti vengono pervasi da una sensazione di calma e accoglienza. Non immaginate quanta gente mi suona alla porta (cosa per me di regola non troppo gradita) e mi chiede di poter stare qui qualche minuto per recuperare un po’ di pace.
Non credo che i fantasmini di casa siano tutti legati alla mia famiglia, perché il mio quadrisavolo acquistò la casa nel 1840 e la ristrutturò cinque anni dopo (nel doppiofondo di un tavolo ho trovato l’atto di acqisto).
Tra le presenze più costanti c’è una donna molto alta e snella, che posso collocare tra gli antenati, essendo l’altezza media della famiglia di mio padre (di stirpe nord-europea) molto elevata. Come periodo la collocherei intorno alla metà dell’800, e accanto a lei io mi colloco da sempre e mi vedo bambina di circa due anni (e anche su questo avrei molto da raccontare!).
Un’altra presenza era una vecchiettina vestita di nero che trafficava sempre nella zona di servizio, accanto a un grande armadio a muro dove in tempi remoti si teneva la biancheria in uso. Lei è stata vista da moltissime persone e non ha mai trasmesso paura. Lo scorso anno io mi sono seduta davanti a quell’armadio (ho la spina dorsale fratturata e fatico a stare in piedi) e le ho detto che la sua compagnia mi è stata gradita fin dall’infanzia, ma che se avesse provato a uscire da questa sua volontaria prigione e andava verso la luce avrebbe trovato la felicità. Ora si vede molto meno, io so che è andata e quando capita ancora di vederla, intorno alla sua figurina piegata si propaga un alone luminoso. Io sono affezionata molto a lei, da sempre.
C’è poi il capitolo bambini: è sarabanda, gioia e confusione. Quello che ho incontrato più spesso (come al solito non solo io) è un delizioso e longilineo ragazzino di circa dieci anni. Più volte sono dovuta intervenire con lui, come una vecchia zia, per calmarlo.
Una sola volta sono dovuta intervenire sulle presenze con grande severità (mai con cattiveria!), perché per giorni, di notte, si sentiva una confusione inaudita, sentita anche al di fuori, sulla strada. Porte che sbattevano, risate, passi a non finire, botti di tutti i tipi: i cani e i gatti erano piuttosto spaventati. Una mia amica venne da me a dirmi che la confusione che proveniva da casa mia si sentiva distintamente anche all’esterno: “Che fanno – mi chiese – festini notturni?”
La notte successiva, alle tre, nel mezzo della sarbanda, sono andata da loro, schivando prima una porta che mi si repentinamente chiusa praticamente sul naso (e io non mi chiamo “de Bergerac”, ma il mio naso tende a evocarlo!).
“E’ ora di finirla – ho esordito-. E’ notte, disturbate tutti! E poi questa è casa mia, é il mio turno di proprietà. Se continuate così io vado via, e mi porto via cani e gatti, e voi tornate nella solitudine per altri cento anni! Siamo una comunità e dobbiamo convivere, io rispetto voi e voglio che voi rispettiate me. Vi garantisco serenità e allegria tra queste mura, ma voi dovete stare buoni. Intesi? E poi non si fanno entrare fantasmini esterni. Qui siamo già abbastanza e non si fanno inviti, quindi fuori da qui chi non abita in questa casa!”
Ho risolto il problema.
Al piano delle cantine, poi, le presenze riguardano persone che vi hanno lavorato. Non so determinarne l’epoca, perché calzano zoccoli o sono scalzi, o indossano scarpe, diciamo, approsimative e sono vestiti di abiti molto umili e sul davanti grandi grembiuli e talvolta stracci appoggiati sulle spalle. Sono abbastanza silenziosi, ma si percepisce una certa tristezza: capisco perché.
Mi fermo qui.
Registrazione di pregresse presenze, come immagini impresse su una pellicola cinematografica, fantasmi reali? Entrambe le condizioni? Tutto è possibile. Certo è che fanno parte della mia vita e di queste mura di pietra. E io ho imparato ad amarli.
Perdonate la prolissità della mia esposizione. E vi prego di credermi: io non mento. Io non posso mentire, specie su certi argomenti che fanno parte della mia essenza.
A questo punto, un poco per volta, quando mi sentirò pronta, “vuoterò il sacco” e vi racconterò altre cosette che potrebbero interessare.
Vi chiedo, però una cortesia: io sono abituata a una certa franchezza, anche dall’apparenza brutale, per cui, esprimete tranquillamente i vostri giudizi o la vostra noia. Ve ne sarò grata. Ho bisogno di onestà intellettuale.
Blackmace ha scritto:
Fabio quanti anni ha? Tutto ciò che gli succede sembra casuale? O sei in grado di associarlo a particolari stati d’animo ad esempio?
Fabio adesso ha 32 anni. Le cose gli accadono per caso ma studiandolo noto che quando è triste non succede nulla.
Quando invece è in uno stato rilassato nascono i primi effeti: rumori, luci ecc…
Noto che, con una certa frequenza, gli capitao dimpiù durante le fasi notturne
Scusatemi, intervengo di nuovo, e dopo di che taccio e la smetta di interferire.
Ho sbagliato a raccontarvi parte delle mie esperienze, perché mi rendo conto che ciò che si vive con semplicità e umiltà è spesso destinato a dar fastidio ai più.
Avere una vita insolita, che esce dal consueto, credetemi, non è una colpa. Mettiamola così: è una casualità. Qualcuno mi disse che era una nemesi storica.
E’ stato un piacere avere avuto l’opportunità di partecipare al “vostro” mondo.
sopralluogo Dylan no?
Vorrei farlo, ma come dicevo serve il consenso dei condomini. Perchè altrimenti invaderei la privacy altrui.
ciao tony!!!
che tipo di studi fai per aprire la mente?
ne conosco un paio ma non sono propriamente salutari!
sono studi che mi affascinano! se potessi aiutarmi te ne sarei grata!
NinaSensimilia ha scritto:
Studio, tramite alcuni psicoterapeuti tecniche di ipnosi regressiva, training autogeno, tecniche di rilassamento indotto e coaching.
Ly-Ly ha scritto:
Ho sbagliato a raccontarvi parte delle mie esperienze, perché mi rendo conto che ciò che si vive con semplicità e umiltà è spesso destinato a dar fastidio ai più.
Avere una vita insolita, che esce dal consueto, credetemi, non è una colpa. Mettiamola così: è una casualità. Qualcuno mi disse che era una nemesi storica.
E’ stato un piacere avere avuto l’opportunità di partecipare al “vostro” mondo.
perchè te ne vai? Non dai fastidio e poi le tue esperienze sembrano interessanti.
Vorrei capire il tuo distacco dal mondo reale però…stai scappando da noi?
ma no non te ne andare devi raccontarci altro,sai spesso non si riceve risposta perche magari le persone leggono un pò di fretta,e non si riesce a seguire tutte le discussioni,come nel mio caso,questa mi era sfuggita! Spero tantissimo che tu non te ne vada,mi interessa molto la tua storia
Concordo! Restaaaaaaaa!!!!