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UFO e Presidenti USA.

  • Questo topic ha 30 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 3 mesi fa da Anonimo.
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  • #73436
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao Anathema. Gli ufologi fanno il loro lavoro e spesso senza alcun tornaconto. Certo, alcuni sono smaccatamente di parte, ma non facciamo di ogni erba un’ortica… altrimenti ci posizioniamo altrettanto smaccatamente dall’altra parte della stadera. Che certi video, documenti, testimonianze di persone e di radar, vengano proposti anche da persone che dedicano all’argomento UFO molto del loro tempo, non fanno altro che riportare un fenomeno ben conosciuto, ma per ragioni ignote (diciamo così…) si preferisce non divulgare, è nota di merito, NON di demerito. Questi ci mettono la faccia caro Anathema. Keyhoe, prima di diventare un ufologo, era un maggiore dell’Air Frce, lo divenne quando ritenne che la divulgazione andava fatta per le prove in suo possesso e per la negazione da parte delle autorità che ne veniva fatta.Ciò che evidenziano, non devi interpretarlo (sembra che sia così) considerarla farina del loro sacco. Se questa farina esce dall’aviazione militare made in USA e dalle svariate branche di servizi segreti, da presidenti, senatori, da fisici e astronomi, premi Nobel inclusi, dimmi te cosa c’entrano mai gli ufologi (quelli seri intendo, NON i bamboccioni) se rendono noto ciò che non viene ultimamente e ufficialmente smentito (e non potrebbe essere mai altrimenti) dalle autorità preposte, vedi la conferma in via ufficiale dell’interessamento sul fenomeno Ufo dal governo USA (di fatto questo è) per anni con il salasso dei contribuenti americani.
    Non sto affermando che “devi credere”, tanto, anche le scorribande di ufo sopra la stessa Casa Bianca servirono a ben poco. Cercarono (inutilmente) di farle coincidere con i riflessi dei lampioni stradali… perciò.

    20 LUGLIO 1952: L’AVVISTAMENTO DI WASHINGTON

    Una data memorabile per la casistica UFO.

    Quello avvenuto nel 1952 sui cieli di Washington è un classico esempio di come è sempre stato evidente il fenomeno UFO e quanto sia vero che ci siano testimonianze più che documentate, anche dalle autorità, oltre che da normali cittadini.
    Questo episodio, fu un classico negli anni 50/60, ma non tutti ne sono al corrente. Quella notte gli U.F.O. sfrecciavano nei cieli sopra la Capitale a velocità incredibile, come 5.000 miglia orarie, quando i più moderni jets di allora erano in grado di superare appena la barriera del suono, cioè i 1.250 Km/h.

    IL FATTO …

    Quella notte nei cieli di Washington successe qualcosa di assolutamente inaspettato, che riguardò non solo la Capitale ma anche i dintorni. I controllori del Centro Controllo Traffico aereo dell’Aeroporto Nazionale di Washington erano intenti a mantenere sotto sorveglianza sia gli aerei in avvicinamento e di decollo fino a 10 miglia dall’aeroporto, che seguire gli aerei in volo, per centinaia di miglia, in modo da affiancare i piloti nelle manovre di avvicinamento o di partenza in aerovia, di assicurarne le procedure e di prestare assistenza in caso di necessità.
    Le condizioni meteorologiche erano ottimali e gli otto esperti del Traffico Aereo insieme al capo controllore Harry G. Barnes, intorno alla mezzanotte di quel 20 luglio, si sistemarono per il loro turno. Tutte le strumentazioni erano assolutamente funzionanti ed il segnale radar scandiva con un “bip” ogni 10 secondi (il tempo necessario per un giro dell’antenna radar) la nuova posizione dell’aereo che stavano monitorando, potendone così stabilire posizione, velocità e direzione.
    Erano le 00.30 quando il controllore Barnes prese servizio presso il tavolo del capo, lasciando il monitoraggio del radar agli altri controllori Ed Nuggent, Jim Ritchey e James Copeland. Ma alle 00.40 esatte qualcosa comparve sul radar principale: ben sette tracce a netti contorni apparvero improvvisamente sullo schermo. I controllori rimasero sbigottiti: quei velivoli per comparire dal nulla sarebbero dovuti penetrare ad una velocità vertiginosa per poi rallentare in direzione sud-ovest del quadrante, dove il radar li aveva rilevati.
    Scattò immediatamente l’allarme e il controllore Barnes si affrettò a chiamare la Torre di Controllo per avere conferma. L’operatore Howard Cocklin gli rispose confermando la presenza delle sette strane macchine volanti sui loro schermi e che addirittura, con il binocolo, era possibile vederne una che emanava un vivido colore arancione. Immediatamente partì la comunicazione al Comando di Difesa Aerea e nel frattempo le macchine si erano distanziate: due si trovavano sulla Casa Bianca e una sul Campidoglio, entrambe aree da sempre proibite al sorvolo da parte di qualsiasi velivolo. Il capo controllore Barnes, tenendo continuamente sotto controllo il radar, si mise in contatto con l’aeroporto di Andrews, di là di Potomac, nel Maryland, chiedendo se anche loro rilevavano qualcosa: ovviamente la risposta fu affermativa. Chiese allora di effettuare lo Scramble (decollo su allarme di caccia intercettori) ma gli venne risposto che i caccia erano momentaneamente a Newcastle, poiché l’aeroporto di Andrew era in riparazione. In realtà però, dopo una mezz’ora, dei caccia sarebbero arrivati da Delaware e testimonianze suggeriscono che degli aerei da Andrews decollarono per intercettare altri UFO rilevati in una zona secondaria.
    Il controllore Barnes monitorava gli schemi radars quando, insieme al collega Jim Ritchey, si accorse che uno di quei velivoli si era messo ad inseguire un aereo di linea della Capital decollato da poco. La notizia venne immediatamente comunicata al pilota dell’aereo, un ex capitano combattente, tale Casey Pireman, il quale venne informato della posizione dell’oggetto e dei dati vettoriali per cercare di avvicinarlo. Ma ad un tratto, con grande stupore, dal radar scomparve ogni segnale. Le tracce indicatrici avevano infatti smesso di segnalare la presenza degli oggetti, il che dimostrava l’incredibile velocità a cui viaggiavano. Se infatti fino a quel momento era stata stimata intorno ai 130 miglia orari, per uscire dal campo controllato dal raggio radar in soli 4 secondi, significava che la stessa era salita a più di circa 500 miglia al secondo; tant’è che il pilota dell’aereo di linea non ebbe modo di avvicinarsi al velivolo perché si era alzato e sparito in un batter d’occhio, impiegando dai 3 ai 5 secondi. Ma passarono pochi minuti che sul tracciato radar comparve una traccia che mostrava una virata netta di 90° (cosa impossibile per qualsiasi tipo di aereo, pilota compreso) e ad un secondo giro di antenna radar, si vide chiaramente come il velivolo aveva invertito la direzione di marcia arrestandosi improvvisamente, impiegando solo 5 secondi. A questo si aggiunse la segnalazione di Joe Zacko, operatore che prestava servizio presso un radar ARS, utilizzato per seguire velivoli ad alta velocità, quando sullo schermo comparve questo oggetto che si trovava sopra Andrews e si dirigeva verso Riverdale, ed improvvisamente sparì dal tracciato. La velocità del Disco quindi doveva spaziare intorno ai 2 miglia per secondo, con una velocità di spostamento pari a 7.200 miglia orarie, mentre il movimento effettuato era quello di scendere verticalmente, intersecando il fascio radar ARS, stazionando a quella altezza per qualche secondo, per poi schizzare di nuovo verticalmente verso l’alto uscendo dal campo radar.
    In tutto quelle strane macchine volanti avevano spaziato sopra Washington per ben due ore, lasciando poco spazio all’immaginazione: era evidente che gli spostamenti e le manovre effettuate facevano capo ad esseri dotati di una intelligenza superiore, che quella notte compirono una ricognizione dimostrativa sulla capitale, dimostrando la loro netta superiorità equiparata all’impotenza dei controllori e di quanti assistettero a quello spettacolo. Nessuno dei piloti degli aerei in volo riuscì ad avvicinarsi ad almeno uno di essi; addirittura il capo controllore Barnes ebbe la sensazione che i visitatori ascoltassero le loro conversazioni, in quanto si dileguavano in maniera preventiva ogni volta che ai piloti venivano date precise istruzioni per cercare di avvicinarli.
    I caccia invece giunsero a Washington intorno alle 03.30 quando i dischi erano spariti. Ma dopo nemmeno 5 minuti che i caccia stessi si erano allontanati, eccoli di ritorno e continuare a scorrazzare sui cieli della capitale, addirittura “scortando” un aereo di linea fino all’aeroporto; il tutto è proseguito fino alle prime luci dell’alba: 5 ore pressoché continuative di sorvolo da parte di oggetti volanti non identificati su uno spazio aereo proibito.
    Considerato l’orario in cui accadde la vicenda, furono pochi i testimoni civili, ma il giorno dopo la notizia divenne di dominio pubblico. L’Aviazione si inerpicò in imbarazzanti quanto ridicole giustificazioni, asserendo che gli addetti ai lavori non avevano osservato dei dischi volanti ma che i radars erano difettosi; altri sostennero che nessun caccia era stato visto sorvolare la città e addirittura il Dott. Menzel arginò l’evidente stato di agitazione e preoccupazione popolare dichiarando che le luci che qualcuno poteva aver visto furono provocate dall’inversione termica di quella notte, come risultante delle luci delle auto proiettate verso il cielo. Ma i giornali, i sindacati e i radio-commentatori insistettero affinché si fosse tenuta una conferenza stampa in cui la verità veniva palesa: ovviamente i Servizi Segreti preferirono tacere pur di ammettere l’esistenza di altre forme di vita intelligenti, ma il 26 luglio i dischi tornarono a farsi vedere su Washington.
    Erano infatti le 09.08 del mattino quando una corposa formazione di 9 dischi sorvolò i cieli della capitale per ben due ore. L’altezza elevata non permise il loro avvistamento da parte della popolazione ma solo di essere intercettati dai tracciati radar del Centro di Controllo di Washington e di quelli di Andrews, che confermarono manovre di oggetti non identificati. Gli intercettori, anche in questo caso, arrivarono anche in ritardo, ma alcuni dischi li aspettarono, permettendo al Tenente William L. Patterson, pilota del suo F-80 “Shootingstar”, di avvicinarne uno alla distanza di un miglio e di seguirlo per qualche minuto, potendone stimare le dimensioni intorno ai 30 mt. Nel frattempo anche il Servizio Segreto dell’USAF era stato allertato ed era entrato in azione: il Maggiore Dewey Fournet jr., il principale investigatore del Pentagono e due controllori, tra cui Albert M. Chop, monitoravano la situazione.
    Anche in questo caso la notizia dilagò per tutto il Paese e per 48 ore l’Aeronautica Militare venne presa d’assalto da quotidiani e network in cerca di spiegazioni. Nonostante le pressioni interne ed esterne al Pentagono, il Generale Samford, capo dell’intelligence dell’Air Force, continuò ad opporsi ad una conferenza stampa, sostenendo che le quello che si era visto in cielo erano solo illusioni ottiche causate dalla rifrazione atmosferica. Ovviamente furono in pochi a credergli ma il tutto nel giro di poco venne messo a tacere e la popolazione si accontentò delle dichiarazioni rilasciate, senza approfondire. Fu così che gli avvenimenti di Washington entrarono a far parte di quegli accadimenti dai contorni poco chiari, ma purtroppo non così “importanti” da essere ricordati come si deve.

    BIBLIOGRAFIA
    Donald E. Keyhoe, 1953, “Flying sources from the outer space”, TRAD. IT. “La verità sui dischi volanti”, 1954, ed. Atlante (Milano).

    Lettera originale inviata da Albert M. Chop all’editore presso cui Keyhoe pubblicò il suo libro, a titolo della serietà e della veridicità di quanto riportato riguardo l’avvistamento di Washington. Chop conferma implicitamente che il nostro Pianeta è costantemente visitato da entità evolute e quindi dell’esistenza dei dischi volanti. L’immagine 2 è la traduzione in italiano riportata sul libro “La verità sui dischi volanti” edita in italiano nel 1954.

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    Le due immagini sopra rappresentano la ricostruzione del tracciato radar degli UFO intercettati la notte del 20 luglio 1952 su Washington. La seconda immagine in particolare: il punto A rappresenta i 7 UFO che comparvero improvvisamente: due si mossero in direzione della Casa Bianca (B) e uno sopra al Campidoglio. Il punto C rappresenta un UFO che abbandona la rotta di un aereo di linea in direzione nord-ovest. Il punto D rappresenta 10 UFO radunati sopra il Campo di Andrews. E illustra la virata di 90° di un UFO comparata con quella di un normale aereo.

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    Alberto Chop (in piedi sulla destra) insieme al suo team di controllori, monitora il radar che rileva la presenza di vari UFO sopra i cieli di Washington.

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    #73443
    Anonimo
    Inattivo

    Caro Anathema, non vorrei sembrare cavilloso, ma le prove che spesso ritieni inconsistenti perchè riportate dagli ufologi, non rappresentano l’anello mancante (o di congiunzione), non sono loro (gli ufologi) che possono creare o distruggere ciò che è palese, al massimo potrebbero “sbragare”… Ma la “confusione” nell’etere rimane. Abbandona per un attimo gli ufologi e segui invece ciò che hanno ammesso all’interno stesso del Pentagono. Ma questo forse già lo sai…
    dammi il via e ti riporto documenti non provenienti da ufologi, ma da veri esperti e capi di settore, come ad esempio:

    Nel 2004 gli “avvistamenti” della Marina Usa Il Pentagono ammette: abbiamo avuto un programma sugli Ufo E’ la prima volta che fonti del Dipartimento Usa alla Difesa parlano del programma, che sarebbe stato portato avanti tra il 2007 e il 2012. Ma c’è chi scommette che sia ancora in vigore Tweet Lampi radio veloci potrebbero essere segnali alieni La giornata mondiale degli ‘Ufo’: la storia che parte da Roswell Alieni, 70 anni fa l’incidente di Roswell 16 dicembre 2017 Il Pentagono ha indagato sugli Ufo. Il dipartimento della Difesa americano HA AMMESSO per la prima volta l’esistenza di un programma (non classificato ma noto a pochi) per indagare sugli “oggetti volanti non identificati”. E’ quanto scrivono il New York Times e altri media Usa. Il programma, lanciato nel 2007, è stato interrotto nel 2012 ma alcuni suoi sostenitori affermano che, mentre il dipartimento alla Difesa ha fermato i finanziamenti, esso rimane in vita. Negli ultimi cinque anni dirigenti legati al programma avrebbero continuato a indagare su episodi riportati da militari, oltre ad occuparsi degli altri compiti loro assegnati al Pentagono. L’interessamento di Harry Reid Il programma, in parte ancora secretato – scrive il quotidiano americano – fu inizialmente finanziato su richiesta di Harry Reid, il parlamentare democratico del Nevada che all’epoca era il leader della maggioranza in Senato e ha avuto a lungo un forte interesse per il tema spaziale. New York Times: la Marina Usa “avvista” un Ufo nel 2004 Avvistamenti ripetuti per settimane, oggetti volanti in grado di accelerare a velocità siderali in un attimo, persino la testimonianza di due ufficiali: nel 2004, con alcune unità di pattugliamento nelle acque del Pacifico, la Marina degli Stati Uniti sembra entrata in contatto con qualcosa che non può non essere definito, secondo quanti assistettero ai contatti, un Ufo. E’ la storia rivelata dal New York Times, insieme alla conferma dell’esistenza di un programma del governo americano per studiare le presenze aliene nell’atmosfera terrestre. Il racconto di due ufficiali Stando al racconto dei due graduati, il comandante David Fravor ed il tenente comandante Jim Slaight, entrambi top gun della Marina, per due settimane i radar della loro unità, che incrociava a 100 miglia al largo della costa, registrarono “oggetti volanti che apparivano all’improvviso ad 80.000 piedi di altezza, si tuffavano in direzione dell’oceano e poi si fermavano d’un tratto all’altezza di 20.000 piedo. Quindi, come erano apparsi, sparivano”. Ancora più inquietante il fatto che, mandati in perlustrazione sui loro caccia, quando arrivavano in un punto corrispondente a quello che indicava la presenza degli oggetti sconosciuti, anche i caccia sparivano dai radar. In una successiva perlustrazione al punto di avvistamento corrispondeva – in una giornata di calma piatta – un inspiegabile incresparsi delle onde così forte da far pensare che l’acqua stesse ribollendo. E sollevando lo sguardo Fravor ebbe modo di vedere “a 50 piedi dal pelo dell’acqua un mezzo volante, biancastro, ovale e lungo una quarantina di piedi”. Tentato un approccio, il disco prima si avvicinò ma poi decise di allontanarsi “con un’accelerazione mai vista”. Il programma del Pentagono Il contatto, riferito ai superiori, è finito nei file di un programma definito “Advanced Aerospace Threat Identification Program” del Dipartimento alla Difesa. Chiuso ufficialmente da alcuni anni, il programma è costato ben 22 milioni di dollari. A guidarlo un ufficiale dell’intelligence militare americana, Luis Elizondo. La sede era al quinto piano dell’Anello C del Pentagono, ben all’interno della struttura dell’edificio. Tweet – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Pentagono-ammette-abbiamo-un-programma-sugli-Ufo-59167f11-3183-40e3-876e-cb533c7c79bd.html

    #73444
    Anonimo
    Inattivo

    Sinceramente a me piacerebbe più parlare, dibattere, sul perché e non sul per come…le fonti, gli avvistamenti e quant’ altro non le metterei in discussione come neanche le prenderei per oro colato. Però c’è da dire che ormai gli ufo fanno parte della storia dell’ uomo, in ogni dove del globo è stato avvistato qualcosa di insolito o vi è traccia di un qualcosa inerente. Ma secondo voi tutti, tanto per elargire interesse ulteriore al tema (e con ciò dimostro che sostengo il fenomeno), e ragionando da umani, perché questi alieni fanno il mordi e fuggi e non si palesano apertamente? Siccome, nel corso degli anni, sono soventi casi di abduction allora dovremmo dedurne che a farci visita non sono sempre gli stessi…ma razze diverse? (non solo grigi, rettiliani o…klingon). Giustamente ogni tribù aliena vuol condurre le proprie ricerche sui visi pallidi…

    #73445
    Anonimo
    Inattivo
    Gemini wrote:
    Sinceramente a me piacerebbe più parlare, dibattere, sul perché e non sul per come…le fonti, gli avvistamenti e quant’ altro non le metterei in discussione come neanche le prenderei per oro colato. Però c’è da dire che ormai gli ufo fanno parte della storia dell’ uomo, in ogni dove del globo è stato avvistato qualcosa di insolito o vi è traccia di un qualcosa inerente. Ma secondo voi tutti, tanto per elargire interesse ulteriore al tema (e con ciò dimostro che sostengo il fenomeno), e ragionando da umani, perché questi alieni fanno il mordi e fuggi e non si palesano apertamente? Siccome, nel corso degli anni, sono soventi casi di abduction allora dovremmo dedurne che a farci visita non sono sempre gli stessi…ma razze diverse? (non solo grigi, rettiliani o…klingon). Giustamente ogni tribù aliena vuol condurre le proprie ricerche sui visi pallidi…

    Credo che il mio amico Massimo sia nel giusto (ma potrebbe anche non esserlo…) quando afferma che secondo lui non dipende da “loro”, ma da noi, per il fatto che questa umanità è poco raccomandabile. Perchè non ci contattano? E perché dovrebbero farlo?

    Ritenendo gli Extraterresri molto più progrediti di noi (embè, se arrivano fin qui), forse centinaia o migliaia di anni avanti a noi, è logico presumere che come noi studiamo i vari popoli della terra, così Loro studierebbero l’Uomo nelle sue manifestazioni della sua cultura materiale sociale e spirituale: quella che noi chiamiamo Etnologia. Possiamo quindi supporre che una Civiltà di un’altra razza possa fare perciò altrettanto con le razze con le quali vengono a contatto. In tal caso Dovrebbero sapere che un plateale Contatto con la nostra Razza non farebbe altro che provocare uno “shock” alla nostra Società, il cui slancio culturale rischierebbe di venire arrestato per sempre dell’America centrale specie nelle “nazioni-guida” : infatti la storia ci insegna che quando due culture diverse, di cui una molto più evoluta dell’altra, s’incontrano, quella di livello inferiore è destinata a soccombere, “conflitto culturale”.

    Lo stesso potrebbe accadere alla nostra civiltà… C. C. Jung, scrisse: ” …non può essere previsto, ma certamente noi ci troveremmo pressappoco nelle stesse precarie condizioni in cui si trovano le attuali comunità primitive in conflitto con la civiltà superiore dei bianchi. Perderemmo il timore della nostra esistenza e non avremmo più speranze. Cioè il volo sublime del nostro spirito sarebbe arrestato e paralizzato per sempre. Naturalmente la nostra scienza e la nostra tecnica sarebbero le prime ad essere travolte..” Alle stesse conclusioni giungono anche molti scienziati interpellati su di un eventuale Contatto con Esseri provenienti da altri Pianeti; e fra tutti, gli scienziati e gli ingegneri potrebbero essere i più danneggiati da questo Contatto, dal momento che sono quelli che con la loro professione sono più a contatto dello sviluppo tecnologico-industriale.

    Si potrebbe concludere, a mio parere, con la ragione del mancato Contatto! Quindi, da parte Loro, massimo studio della nostra Civiltà con una minima interferenza: il farsi notare senza … disturbare, proprio per abituarci gradualmente ad “entrare gradualmente in acque gelide”… Penso proprio che ci adegueremmo in tutto e per tutto alle Loro abitudini ed usanze (più o meno) e questo comporterebbe l’annullamento di molte nostre usanze e valori, più o meno prioritari, dando vita ad altri modi di pensare non certamente adeguati alla nostra mentalità… Per forza di cose succederebbe così, già lo dicevano i Romani: “ubi major minor cessat”; è una legge naturale. Che poi salterebbe tutta l’economia, i governi, i mezzi di locomozione e così tutte le speculazioni varie di usare carburanti vari ed applicazioni tecniche e chissà quant’altro! Poi, magari non sarà così, ma…. puede ser…

    Oppure, potrebbero non voler incontrare la nostra Razza, solamente perché non comporterebbe Loro alcun vantaggio!
    Ma penserei piuttosto, visto il loro grado di evoluzione, che ci rispettino, attendendo tempi migliori e con ulteriore sviluppo della nostra spiritualità…
    Comunque di fronte ad un eventuale Contatto Ufficiale la vita di ognuno si stravolgerebbe! varrebbero senz’altro a mancare certi punti di riferimento e verrebbero rimpiazzati con altri che poi bisognerà vedere se sarebbe meglio per noi… Molte tribù primitive o quasi, dopo aver conosciuto la nostra “civiltà” hanno dichiarato (non tanto tempo fa) di preferire la loro! In certe cose, come dar loro torto? Probabilmente un Civiltà Aliena potrebbe portare sostanziali modifiche anche nella vita spirituale, artistica, tecnologica ed organizzativa. E’ tutto da vedere se sono rimedi indicati per noi… Non è davvero semplice affrontare una simile situazione se poi basta vedere un Astronave che ci sorvola per rinchiuderci in noi stessi e formulare tutte le ipotesi possibili per dare una spiegazione razionale a ciò di cui siamo appena stati testimoni; perché, nonostante tutto ci riteniamo biologicamente ancora al “centro dell’Universo”…
    Un saluto

    #73417
    Anonimo
    Inattivo

    Kit la mia domanda sulle fonti è motivata dal fatto che quando un argomento è ancora poco chiaro, una storia falsa fa fare più passi indietro di quanto ne possano far fare in avanti due storie vere.
    Tutto qui.

    Anche io ho ascoltato testimonianze di piloti, militari ecc che descrivono situazioni di questo tipo, quindi sono certo che qualcosa sia successo… Non sto nemmeno a discuterne.
    Ed è per questo che è molto interessante il fatto che anche il Pentagono abbia ammesso di avere avuto un programma sugli UFO.

    Però sbobinare decine di casi di presunti avvistamenti, senza dare un minimo di prova è controproducente perchè poi i casi realmente successi si perdono in un magma informe di false informazioni e notizie.

    #73447
    Anonimo
    Inattivo

    Quindi, Kit, tu credi siano dotati di un senso morale simile al nostro? Qualora fosse così allora, che questi esseri progrediti abbiano una moralità e coscienza del tutto simile a quella umana, mi chiedo io, non è altrettanto sconvolgente e traumatico (non per tutti ovvio) l’ addurre, il farsi avvistare, l’ affiancare aerei sia militari che di linea, lasciare cerchi nel grano e chi più ne ha più ne metta? Peggio ancora non potrei mai credere che cotanta tecnologia, della quale sono dotati, venga a decadere proprio sulla terra…cioè non so se mi spiego, dopo aver percorso chissà quanti anni luce nel cosmo, e magari in tempi brevissimi, mi vai a precipitare sulla terra? Come fa il governo USA a detenere questi velivoli in basi sotterranee? Qualche falla è presente anche nella loro di evoluzione allora?…eh si, forse si, sennò perché lasciare la propria tecnologia nelle mani di un’ altro pianeta? Non mi sentirei di parlare di presunti accordi con le nazioni unite…e quale accordi ci potrebbero essere tra un dio ed un mortale?

    #73418
    Anonimo
    Inattivo

    PS: per quanto riguarda i siti ufologici che citavo prima, il mio non è un giudizio di merito… Sicuramente ci lavora gente che dedica una buona fetta della propria vita alla studio quindi non è assolutamente una critica.
    Semplicemente un sito ufologico non è una fonte (come non può esserla questo forum per capirci).
    E’ un po’ come dire: “Dio esiste”, “ok provamelo, come fai a saperlo?” “C’è scritto nella Bibbia”.
    Ecco la Bibbia non è una fonte quindi poi tutto quello che elabori esclusivamente da li è semplicemente una tua opinione, rispettabilissima, ma nulla di più.

    #73446
    Anonimo
    Inattivo
    Gemini wrote:
    Sinceramente a me piacerebbe più parlare, dibattere, sul perché e non sul per come…le fonti, gli avvistamenti e quant’ altro non le metterei in discussione come neanche le prenderei per oro colato. Però c’è da dire che ormai gli ufo fanno parte della storia dell’ uomo, in ogni dove del globo è stato avvistato qualcosa di insolito o vi è traccia di un qualcosa inerente. Ma secondo voi tutti, tanto per elargire interesse ulteriore al tema (e con ciò dimostro che sostengo il fenomeno), e ragionando da umani, perché questi alieni fanno il mordi e fuggi e non si palesano apertamente? Siccome, nel corso degli anni, sono soventi casi di abduction allora dovremmo dedurne che a farci visita non sono sempre gli stessi…ma razze diverse? (non solo grigi, rettiliani o…klingon). Giustamente ogni tribù aliena vuol condurre le proprie ricerche sui visi pallidi…

    Certo, molti ufologi di vedute piuttosto “estreme” sostengono che siamo visitati (studiati? addotti?) da razze diverse. Si è pure ipotizzato che i grigi non siano gli alieni veri e propri, ma una sorta robot biologici (o simile) al servizio degli alieni. Ovviamente tutto questo restano ipotesi ufologiche, ma tant’è. Se le premesse sono corrette e attendibili, non c’è altra spiegazione…

    #73449
    Anonimo
    Inattivo
    Anathema wrote:
    PS: per quanto riguarda i siti ufologici che citavo prima, il mio non è un giudizio di merito… Sicuramente ci lavora gente che dedica una buona fetta della propria vita alla studio quindi non è assolutamente una critica.
    Semplicemente un sito ufologico non è una fonte (come non può esserla questo forum per capirci).
    E’ un po’ come dire: “Dio esiste”, “ok provamelo, come fai a saperlo?” “C’è scritto nella Bibbia”.
    Ecco la Bibbia non è una fonte quindi poi tutto quello che elabori esclusivamente da li è semplicemente una tua opinione, rispettabilissima, ma nulla di più.

    Beh, diciamo che il discorso è più complicato di quanto sembra. Quindi se una cosa è scritta nell’Enciclopedia Treccani, è vera, perchè l’Enciclopedia Treccani è una “fonte”?

    #73448
    Anonimo
    Inattivo
    Gemini wrote:
    Che siano dotati di un senso morale simile al nostro? Qualora fosse così allora, che questi esseri progrediti abbiano una moralità e coscienza del tutto simile a quella umana, mi chiedo io, non è altrettanto sconvolgente e traumatico (non per tutti ovvio) l’ addurre, il farsi avvistare, l’ affiancare aerei sia militari che di linea, lasciare cerchi nel grano e chi più ne ha più ne metta?

    Siamo sempre a delle ipotesi Ipotesi che, a mio giudizio ,andrebbero “allargate” anche in altri ambiti, il comportamento ipotetico degli ET ed il loro grado evolutivo merita un’impostazione, in generale, PIU’ ampia: troppe volte ci areniamo su ipotesi che non trovano credito oltre agli aspetti diversificati ed apparentemente inspiegabili del comportamento UFO in generale, ma anche in molte altre manifestazioni collaterali ma altrettanto significative, nel campo filosofico e parapsicologico. L’esperienza diretta, il raggiungimento introspettivo, può portare a convincersi che il problema UFO possa anche non essere di carattere scientifico, politico o militare nel senso stretto della parola, ma bensì trascendentale ( e non sarebbe una novità)..

    Penso che tra i tanti che oggi come ieri si avvicinano al problema ufologico, pochi sono coloro che hanno la mente sgombra da ogni possibile preconcetto e le idee chiare circa quello che si aspettano di scoprire. Molti credono che basti un avvistamento (o un presunto tale), o sentire il resoconto di una persona “fidata”, per arrogarsi il diritto di essere i depositari della “grande verità”. Questo credo non sia difficile constatarlo, basta leggere tutto ciò che scrivono oggi tanti, troppi, “informatissimi del ramo”…

    La soluzione del vero enigma UFO è ancora molto lontana, anche per coloro che affermano di averla già a portata di mano. Pochi, anzi pochissimi sono in possesso di quella giusta “forma mentis”, di quella indispensabile disposizione d’animo necessaria per accedere con dignità e circospezione al grande regno che tutto sovrasta. Ci sono cose che soltanto il tempo potrà darci la chiave, e noi di quel tempo ancora NON possiamo darci ragione.

    Tutto ciò che sfugge ancora alla nostra percezione terrena, può essere solo supposto od intravisto, anche per quei pochi privilegiati a cui è dato qua e là, talvolta, di forare per un attimo il grande muro di tenebre che ci avvolge. Solo chi ha vero desiderio, ferma volontà e conoscenza profonda dell’insondabile trova a volte, con il permesso del VERO Architetto dell’Universo, un piccolo spiraglio sul mondo della vera conoscenza. “Cerca e troverai”, è la grande massima alla quale pochissimi hanno la pazienza di uniformarsi.

    Il grande mystero del problema UFO, potrebbe forse cessare di essere tale solo quando il genere umano avrà risolto definitivamente (ed in modo positivo) i suoi conflitti interiori, contro i quali non abbiamo ancora trovato difesa. Sono d’accordo con chi, più o meno afferma, che solo quando gli occhi dello spirito avranno sostituito i sensi della vista ed i veri scopi della vita terrena e avranno fatto piazza pulita di tutti i mali dell’umanità presente, all’uomo verrà permesso di penetrare con la mente e la conoscenza là dove ora la mente di DIio ha steso tenebre spesse. Solo quando sarà chiaro a tutti che noi siamo parte di un TUTTO immanifesto, saremo in grado di incamminarci verso le grandi verità. Può sembrare retorica spicciola, ma se pensiamo che il nostro modo di essere non ci ha mai fatto raccogliere che fumo e sabbia… Resta la speranza di un cambiamento, anche se credo che nè io nè i miei figli vedremo giungere quei tempi. Ma ci si dovrà arrivare prima o poi, pena la fine senza scampo.
    Un saluto

    #73451
    Anonimo
    Inattivo

    Beh, io ho sempre creduto in termini spiccioli che questi et ci temono…ebbene si, credo proprio che il loro è timore. Ragazzi qui stiamo parlando di esseri di altri mondi, capaci di attraversare lo spazio e giungere fino a noi, si tengono a distanza, non cercano contatti diretti, tuttavia si fanno notare…non vi sembra un po’ uguale a come noi studieremmo, e documenteremmo, un branco di leoni allo stato brado? ossia a debita distanza e pronti a filare via, a correre ai ripari, se qualcosa va storto. Inoltre bisogna riflettere sul fatto che qui non siamo indios alle prese con i conquistadores…se questi alieni avessero avuto mezzi per dominarci, o soltanto per contenerci, li avrebbero usati di sicuro, come nella più classica tradizione cinematografica hollywoodiana sulle invasioni. Forse ci percepiscono come creature instabili –e noi umani lo siamo per davvero anche rispetto ai nostri simili– insomma, sarà anche che l’ ambiente terrestre, oltre alle creature che lo abitano, gli si parerà ostile e deterrente, ma questi benedetti “oltre sistema solare” di stringere amicizia non ne vogliono proprio sapere…

    #73454
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao Gemini (e…viva Napoli calcio). Per cercare un qualche sbocco alle domande che ti poni, pongo alla tua attenzione un’intervista fatta dall’amica e conterranea Sabrina all’ufologo Pinotti, in gran parte da me condivisa.

    In questi decenni, lo studio dei fenomeni aerei anomali- come oggi amano dire gli esperti, al posto dell’abusato acronimo UFO- di passi avanti ne ha fatti molti. Il più clamoroso ed evidente è l’ammissione da parte di alcuni governi dell’esistenza di indagini lunghe e costose su ciò che ufficialmente non dovrebbe esistere. Un po’ strano, no? La nostra intervista parte proprio da questa anomalia.

    Dottor Pinotti, come si spiega l’apertura degli archivi segreti contenenti centinaia e centinaia di dossier su presunti avvistamenti alieni?

    Sono i più informati, sanno tutto- almeno dagli anni ’50- ma non dicono nulla perchè qualora saltasse fuori una realtà di questo tipo probabilmente gli Stati Uniti diventerebbero una nazione come tante altre e lo vogliono evitare. Quindi da parte loro- e non da adesso, ma da almeno una ventina d’anni – è partita la creazione di un mito, un mito falso, fasullo, degli alieni brutti, cattivi, aggressivi, ostili di cui bisogna diffidare.
    Perchè se fosse davvero così gli Stati Uniti, che già adesso si atteggiano a guardiani del mondo, verrebbero ad accreditarsi come i nostri potenziali difensori contro un’eventuale aggressione. Così sperano di mantenere ancora una leadership. Non credo che ci riusciranno: non so quando, ma sono sicuro che al pari dell’Unione Sovietica imploderanno e saranno spazzati via, se domani salterà fuori la verità sul tema UFO.>

    È la tesi del “cover up”: copertura, mistificazione, insabbiamento scientemente ed astutamente portati avanti da Washington e dalle altre superpotenze per trarre tutti i benefici da un’ipotetico contatto ravvicinato con una o più civiltà aliene (basti pensare a tutte le straordinarie scoperte della seconda metà del XX secolo, frutto secondo i teorici del complotto proprio della reingenierizzazione di strumentazioni extraterrestri) senza però nessuno svantaggio. Allora anche gli scienziati hanno sempre negato il fenomeno alieno per questo stesso motivo? O c’è qualche altro timore di base?
    < Una ventina di anni fa, quando lavoravo in una società del comparto aerospaziale, quasi per caso sono stato coinvolto in un’iniziativa portata avanti dal Seti (“Search for Extraterrestrial Intelligence”) che per due anni consecutivi, nel 1987 e nel 1988, ha affrontato in due sessioni di congressi astronautici internazionali il problema:”E se domani arrivano gli alieni, che succede?”. Da sociologo io ho dato il mio contributo e le mie due relazioni scientifiche sono state accettate.Poi però è venuto fuori il “Post Detection Protocol”, cioè il protocollo che il Seti ha creato in caso di contatto, nel caso in cui si avverta davvero un segnale di vita intelligente. Sapete che dice? Purtroppo che la gente sarà l’ultima a sapere, perchè prima bisogna vagliare attentamente lo scenario, valutarlo insieme alle Nazioni Unite e con l’unione astronomica internazionale, discuterne con tutta una serie di organismi e solo da ultimo lo si dirà alla gente. Questo la dice lunga…Si teme che l’opinione pubblica possa essere scossa da una simile rivelazione, perchè si ultimerebbe la rivoluzione copernicana: la Terra da quello che tuttora si crede che sia, ovvero il centro dell’universo, diventerebbe un semplice, banalissimo pianeta che, statisticamente parlando, ha almeno 150mila repliche solo nella nostra galassia. Tutto questo ci detronizza come padroni del creato. Però dobbiamo accettarlo perchè funziona così nell’universo.>

    Eppure da qualche anno si registra una novità. Anche il mondo della scienza- quella seria, accademica, ufficiale- dopo aver ridicolizzato coloro che parlavano di vita aliena e di possibilità di contatti con civiltà provenienti dallo spazio, ora è in prima fila alla ricerca di prove. Non solo. Alcuni suoi esponenti, anche autorevoli, affermano addirittura di averne già trovate, come ad esempio l’astronomo irlandese Eamonn Ansbro, anch’egli relatore al congresso di San Marino. Come mai questa inversione di rotta?

    E per il futuro? Cosa dovremmo attenderci, da qui ai prossimi anni? Incontri ravvicinati di ogni tipo? Rivelazioni di massa? Roberto Pinotti non nasconde un certo ottimismo in proposito…

    Perchè tutto questo evidentemente ci espone ad una serie di problemi: il mondo non sarebbe più lo stesso. Dobbiamo capirlo, sociologicamente dobbiamo renderci conto che potremo dover cambiare tante cose, ma non credo che la situazione sarà peggiore della nostra attuale. In fin dei conti, avremo un vecchio mondo da perdere, ma anche uno nuovo da guadagnare. E forse dovremmo quasi sperare che avvenga…>

    http://www.extremamente.it/2012/03/23/r … del-mondo/

    #73455
    Anonimo
    Inattivo

    Per restare in tema e per rendere omaggio al lungo servizio (quarantennale?) del Dr Pinotii in ambito ufologico, stralcio qualcosa dal C.U.N. Soprattutto per la foto che ritrae il segretario dell’ONU di allora con il mytyco Hynek.

    Progetti e Rapporti su gli UFO

    http://www.centroufologiconazionale.net … roject.htm

    A cura del Centro Ufologico Nazionale

    #73456
    Anonimo
    Inattivo
    KitCarson1971 wrote:
    Per restare in tema e per rendere omaggio al lungo servizio (quarantennale?) del Dr Pinotii in ambito ufologico, stralcio qualcosa dal C.U.N. Soprattutto per la foto che ritrae il segretario dell’ONU di allora con il mytyco Hynek.

    Progetti e Rapporti su gli UFO

    http://www.centroufologiconazionale.net … roject.htm

    Oppsss…Orcocan…la foto era questa (speriamo bene…)
    A cura del Centro Ufologico Nazionale

    http://www.centroufologiconazionale.net/documenti/project.htm

    #73419
    Anonimo
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    Accipicchia, mai visti tanti copiaincolla presi da siti che propinano fuffa. Immagino che tra non molto anche i terrapiattisti potrebbero arrabbiarsi ove snobbati….

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