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E’ un metodo che tiene conto della realtà psico-somatico-spirituale dell’essere umano.
L’uomo è una realtà complessa,costituita da vari aspetti o << veicoli >> subordinati a un centro di coscienza di origine spirituale che è chiamato << Sè<< o << Anima >>,il Vero Uomo.
Ma il Vero uomo no è ancora manifesto.Deve nascere superando ostacoli,resistenze,condizionamenti,automatismi,errori che si sono formati nelle energie della personalità.
Tutti gli squilibri derivano da un uso errato delle energie che sono in noi.Il primo passo è quello di raggiungere la la calma e la stabilità emotiva,con opportune pratiche e accorgimenti,per liberarsi da eventuali ostacoli o disturbi instauratisi.
I corpo fisico è il più esterno di questi veicoli ed è ritenuto essere solo “uno strumento” di espressione e di esperienza del Sè sul piano materiale.
Dunque non vi è una scissione tra lo Spirito e la materia,ma solo una gradualità di livello vibratorio.
Il rapporto tra lo Spirito e il corpo è sempre presente e in atto;la scissione esiste piuttosto dal punto di vista della <
Ci sentiamo privi,separati,ma non sappiamo da che cosa;e questo fa nascere il desiderio di recuperare l’unità perduta, ( non vale per tutti purtroppo… ).
C’è in ognuno la grande “nostalgia” del <
Si desidera venire in contatto con ciò che manca e di solito lo si cerca all’esterno,proiettando questo bisogno in un altro essere,il cosidetto << complementare >>.Che non si trova quasi mai.Perchè non è li che si deve “cercare”.Ma dentro sè stessi.
L’Evoluzione non è altro che una lenta trasformazione dell’energia in Coscienza ( Sri Aurobindo ).Più una persona è Evoluta,più è Cosciente.
Dovremmo rientrare in noi stessi.
Generalmente noi viviamo al di fuori del nostro vero Essere,distratti come siamo da innumerevoli sensazioni,preoccupazioni,ricordi del passato,progetti per il futuro.
Siamo << discentrati >>,ignari o dimentichi di quello che siamo in realtà.
Le tecniche contemplate nella Sintesi Armonica propongono pratiche che permettono di armonizzare e di integrare i vari aspetti del dinamismo umano,alla luce di una maggiore consapevolezza e di una presa di Coscienza.Hanno lo scopo di portare equilibrio in tutti gli aspetti dell’essere umano,dal fisico,all’energetico,al mentale,allo psichico e allo Spirituale.
Alcune” tecniche ” :
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-Respirazioni yoga ( vedi panayama );
-Meccanismi di protezione e di recupero di energie;
-Mantam – i “suoni Cosmici >>;
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-Varie tecniche di Meditazione;
La musica fa da “supporto” ad ogni seduta.
Il rilassamento è una tecnica abbastanza semplice,con una efficacia notevole.Rilassarsi significa ” mettere a riposo “il corpo e la psiche con un’efficacia che può prevenire o curare tutta una serie di squilibri fisici e psichici.
Mentre nel linguaggio corrente rilassarsi significa solo distendersi,sostituire al lavoro una attività di tempo libero,in termini scientifici si tratta di instituire sistemi specifici ai fini non solo di prevenzione,ma anche terapeutici.
La medicina psicosomatica ci dimostra che lo stomaco,il fegato,il cuore e tutti gli altri organi interni funzionano meglio quando siamo sereni.
Esperimenti in laboratorio hanno provato che non è possibile sentirsi irati,impauriti,ansiosi,insicuri ed in pericolo se i muscoli restano perfettamente rilassati ( ma lo yoga ,vecchio di millenni,è la dimostrazione di tutto questo e altro… ).
<< Chi non è in contatto neppure con il suo corpo,non potrà mai essere in contatto con l'Anima o lo Spirito.Se non siete in contatto con i vostri confini più esterni,non potete esserlo con i vostri più intimi centri >> Bhagwan Shree Rajneeesh.
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Ricordo che anni fa, mia madre andava a degli incontri tenuti da una medium che, guidata da quello che lei chiamava Maestro Paracelso, continuava sempre a ripetere questa frase: conosci te stesso.
Molto spesso lo stesso Paracelso nelle lettere che inviava, per mezzo della medium, alle persone tramite la scrittura automatica, concludeva lo scritto con questo messaggio.
Io ero poco più di un adolescente e non capivo fino in fondo il significato intrinseco in questa frase. Io pensavo: come conosci te stesso? Io vengo qui perché ho bisogno di risposte e tu mi dici di cercarle dentro di me? Dico, stai scherzando? Che vuoi che ne possa sapere io a 17 anni…
Ora di anni ne ho dieci di più e sebbene non siano molti, ho vissuto delle esperienze che mi hanno aperto uno spiraglio e mi hanno fatto capire che quelle parole non erano buttate al vento o “frasi fatte condite di misticismo spicciolo” come pensavo allora.
Di strada ne devo fare ancora parecchia, per carità, ma alcuni piccoli traguardi li ho raggiunti anche grazie a questo insegnamento.
@Jack_Thanatos
E’ l’unico possibile punto di partenza…
Nasce te ipsum…senza il quale non è possibile essere onesti con se stessi e con gli altri… la vera conoscenza di sé implica anche la capacità di vedere lacune ed ipocrisie che ci appartengono per dare inizio al vero cambiamento che porterà all’Opera per sconfiggere tutto ciò che ci impedisce di assaporare l’Armonia dell’Infinito
” Vedere le lacune e le ipocrisie che ci appartengono”…Quanto hai ragione ! Sono ostacoli che non si possono aggirare;è necessario affrontarli per superarli e sconfiggerli.Scendendo nel profondo di noi stessi l’ego si rivela sempre di più un avversario formidabile che ci ostacola usando tutte le arti illusorie a sua disposizione,e sono molte…
L’ego è davvero una brutta bestia.
Io all’inizio credevo che intraprendere il cammino della ricerca spirituale avrebbe portato ad avere una visuale più ampia e che ciò mi avrebbe aiutato a vedere gli ostacoli in anticipo e superarli con facilità. Una cosa che si è rivelata vera solo per metà, per così dire. E’ vero: con l’andare del tempo questa “visione” delle cose che stavo pian piano sviluppando mi dava modo di cogliere diversi aspetti, anche nella vita quotidiana, che prima di allora non avevo mai preso in considerazione o su cui non mi ero mai soffermato a ragionare più di tanto, ma il percorso si è rivelato in salita e non in discesa come avevo ingenuamente supposto.
Per imparare a conoscere sé stessi, bisogna prendere in esame il pacchetto completo; e se da una parte la visione degli aspetti positivi di ciò che ero/sono ha portato anche un certo orgoglio e compiacimento (inutile negarlo), mettermi davanti a uno specchio e riconoscere anche i lati negativi della mia persona, non è stato altrettanto piacevole. Prendere coscienza dei “lati bui”,al di là di quelli belli, è un grosso boccone da mandare giù… sopratutto per uno come me che tende a fare paragoni e essere un po’ supponente e superbo…e qua le trappole dell’ego ci sguazzano che è un piacere.
La strada è ancora lunga, l’importante è non fermarsi.
@ Jack
Io ho sempre seguito un antico insegnamento : << Lascia fare all'Anima >>…Infatti chi meglio del Se può stabilire quel “contatto”con la nostra mente cosciente al momento opportuno e con gli strumenti adatti per la nostra attuale personalità ?
Hai ragione Alceste!
Accettarsi così. .nel bene e nel male aspettare il cambiamento senza forzare, perché forzando è una costrizione che non riguarda più la nostra essenza ma una imposizione della nostra mente…
Jack come ti capisco…
Certo Dem…anche l’accettazione è un segno di umiltà, perché dobbiamo attendere di essere pronti ad affrontare gradatamente e nel giusto momento ogni passo che facciamo e che ci porta sempre più vicini alla Metà.Questo sempre ricordandoci che dobbiamo attivare la nostra Volontà di superare i propri lati bui,di riflettere e porre rimedio agli errori attraverso la necessità di migliorare…..mi ricordo le parole di Cristo… lui cercava uomini di buona Volontà. È davvero dura a volte ,quando vedi in te stesso e negli altri tanta disarmonia e così poca Volontà da farti sentire indegna di Ricevere tanto Amore dal Creatore…ma di sicuro sento anche la spinta a continuare… e per quantomi senta imperfetta oggi, so che la strada che ho intrapreso è l’unica per me che abbia un senso .