Home Page › Forum › ESPERIENZE PERSONALI › Altro › Semplicemente “pesciolino”
Ecco un’altra storia, un’altro racconto a modo mio.. come piace a Rank ( moderatore ) Premetto che non amo gli animali ( non me ne vogliano gli animalisti e i comuni ma finti amanti degli animali ) che io non li ami non vuol dire però che non ne rispetti la loro vita e l’ambiente dove vivono, anzi detesto chi dice di amarli e poi spesso pur di averli vicini li fanno vivere in ambienti non consoni alle loro esigenze, poco attenti al loro stato di salute ecc ( grazie al cielo fortunosamente non per loro tutti è così )… contenti ? adesso tanti potranno rispecchiarsi in quei pochi possessori che li rispettano, ma come si fa a dire io amo gli animali e poi detenere un’uccellino in una piccola gabbia, per il resto della sua misera vita facendolo spesso diventare pazzo prima che la morte venga poi a liberarlo, no amici miei… io non amo gli animali ! Prima o poi doveva succedere, aspettavo che arrivasse un giorno tale richiesta dalla mia bambina ( la chiamo ancora bambina, ma oggi ha oltrepassato i 20 anni )…. ” papii.. vorrei un pesciolino.. lo so come la pensi, ma ti giuro che ne avrò cura “… “lo farò stare bene.. lo coccolerò” ecc ecc ( allora la mia piccola aveva appena 5 / 6 anni, senza subito rispondergli immaginai quel pesciolino nella classica boccia di vetro che girava intorno come uno scemo, immaginai pure me nel negozio dove sarei dovuto andare per acquistarlo e mi vidi davanti un piccolo acquario con al suo interno centinaia di piccoli pesciolini che si muovevano caoticamente sbattendo il muso l’uno contro l’altro, allora mi venne l’idea… avrei acquistato si un pesciolino ma avrei comprato un acquario decente e degno di questo nome… avrei accontentato lei e allo stesso tempo avrei offerto un’esistenza più vivibile almeno ad uno di loro, così tornai a casa con un acquario 120 x 40 e 60 cm di altezza ( un vero salasso per le mie finanze ) più il pesciolino che lei aveva scelto… solo come razza ma preso a caso tra i suoi tanti simili e consegnatomi nella classica busta trasparente piena d’acqua naturalmente, oltre al manuale d’uso per il buon funzionamento dell’acquario non mancai di farmi spiegare verbalmente come avrei.. avremmo potuto trattare al meglio quel pesciolino, infine e non ultimo il “mangime”…prodotti per la pulizia, minerali per l’acqua ecc, così comincio questo idillio tra la mia piccola e il suo… pesciolino ( semplicemente pesciolino.. non le aveva dato nessun nome era il “pesciolino” colore rosso la forma di un piccolissimo sarago ( schiacciato ) ma con grandi e sinuose pinne, ( portai più avanti altri pesciolini… se non altro per non lasciarlo da solo, ma niente morivano tutti nel giro di qualche settimana ) sembrava destinato a rimanere solo, ma sembrava pure felice e chissà come vi era un legame tra lui e la mia piccola, lo capivo da come lui si avvicinasse al vetro e di come la puntasse quando lei si avvicinava all’acquario poggiando le sue manine al vetro… già erano diventati amici, ma il ciclo della vita riscuote sempre la sua parte e vuol completare la sua opera, passarono all’incirca due anni ed un giorno finito il mio turno e tornato a casa per l’ora di pranzo trovai la mia piccola preoccupata, il suo pesciolino aveva qualcosa che non andava… “andiamo gli dissi ..fammi vedere” effettivamente nuotava di traverso e sembrava che faticasse a trattenersi a mezz’acqua ?.. come se qualcosa lo spingesse sù… la mia piccola passo tutto il pomeriggio attaccata al vetro dell’acquario, con lui sempre più sul fianco e sempre più sofferente, lo sguardo di lei non era più preoccupato ma terrorizzato.. aveva capito che il suo amico stava per lasciarla, si fin ancora da più piccola avevo spiegato a quella piccola ma aperta mente come funziona la vita e ne aveva capito il meccanismo, ma ora trovatosi davanti a questo tremendo passaggio tutti gli schemi erano saltati.. l’umanità e la sua innocenza non sapevano confrontarsi con tale evento, che dolore che provammo io e mia moglie, non solo per lei ma anche per il suo pesciolino che sembrava cercasse aiuto poggiandosi là dove lei sul vetro schiacciava le sue mani, ormai era sera il “pesciolino quasi non si muoveva più, e ormai affiorava per meta fuori dall’acqua.. respirava a tratti, presi la mia piccola tramortita per la stanchezza… ormai i suoi occhi non avevano più lacrime, la portai nel nostro lettone e la cingemmo con i nostri corpi. Nelle prime ore dell’alba erano le 5 circa senti il suo corpicino che passandomi sopra..scavalcandomi per venire fuori dal letto mi destò, scalza senti i suoi piedini percorrere quasi di corsa il semibuio corridoio… andava dal suo pesciolino ? no.! non l’avrei voluta ostacolare ma vidi sbirciando dal letto stesso e guardando diagonalmente fuori la camera da letto che andava nello sgabuzzino dove oltre a tenere attrezzi detersivi e cianfrusaglie varie vi era pure uno scatolone con all’interno roba dell’acquario e il mangime per il pesciolino, fu allora che mi alzai e la raggiunsi fino al soggiorno dove lei era già arrivata, meraviglie delle meraviglie… la trovai che versava mangime nell’acquario mentre il pesciolino aveva ripreso il suo colore rosso che la sera prima aveva perso abbondantemente, guizzava freneticamente, disinteressato del mangime che aveva ricevuto ma molto più preso ora a nuotare..ora ad appiccicare il suo muso lì dove poggiava quello di lei come a baciarsi, mi avvicinai in lacrime per quella scena ( non lo confesserei mai a tu per tu con nessuno e mai lo racconterei se il mio interlocutore mi conoscesse ) arrivo pure mia moglie.. stavamo vivendo un momento magico.. un’altro natale che ci accompagno fino a tarda mattinata, le dissi allora Clara ( nick x mia figlia.. capirete grz ) penso chè l’ora che il pesciolino abbia un nome, ne azzardai uno e furono anche moglie e figlia d’accordo, come poteva chiamarsi se non Lazzaro, domanda cosa aveva riportato la vita in Lazzaro ? il mio amore per mia figlia o il suo amore per Lazzaro ? chissà..! Oggi mia figlia a più di venti anni, Lazzaro non so come faccia ma ha più di 13 anni ( non credo che un semplice pesce possa vivere così tanto… ma c’è.! vive ancora… forse e l’amore quello vero quello puro non muore mai, le abbiamo dato diversi anni fa una compagna.. è morta l’estate scorsa e credo che Lazzaro abbia perso anche lui la voglia di vivere ( dalla morte di lei sembra aver perso quell’energia che da quel giorno l’ha accompagnato per molti anni, ho chiesto a mia figlia ” clara. tu sai quello che voglio dire.. forse e meglio lasciarlo andare ” certo lei oggi capisce e mi ha risposto… SI Scusate gli errori… ma non sono di grande cultura, solo grande umanità.
Un racconto molto bello e sentimentale. Mi dispiace un po’ intervenire con il mio punto di vista scientifico.
Cito due righe di un brevissimo articolo su Focus.it
“La durata della vita di un pesce rosso dipende molto dalla varietà cui appartiene e dal modo in cui lo si accudisce, ma in generale si tratta di pesci molto robusti e resistenti, veri campioni di sopravvivenza. I più longevi possono arrivare addirittura a 40 anni, anche se quelli che teniamo in casa difficilmente superano i 10 anni.“
(“Difficilmente” non vuol dire che è impossibile).
Ho trovato anche il video di un esperimento in cui un pesce viene immerso in azoto liquido e si congela… e immerso nuovamente nell’acqua, dopo un po’, torna a vivere. Ecco il link per gli interessati: http://tv.liberoquotidiano.it/video/11838697/Il-pesce-viene-lanciato-nell-azoto.html
Tutto questo per dirti che l’ipotesi del pesciolino resuscitato mi piace ed è toccante, ma è possibile che si sia trattato anche di un malore passeggero.
È bello questo racconto…
I bambini hanno un’amore particolare, “fraterno” nei confronti dei loro piccoli amici. …
Grazie Nyma, hai fatto quello che avrei dovuto fare io ( la ricerca ) mi hai delucidato sopratutto sul fatto della sua lunga vita… mi pareva assurdo, non credevo che vi fossero pesci capaci di vivere così a lungo, si ! è possibile che avesse subito un malore e che lo stesso malore le abbia fatto perdere buona parte del suo colore e poi riacquistarlo ? può essere.. ! anche noi umani a volte impallidiamo ( bianchi come la morte.. si dice ) humm però comincio a pensare una cosa, se continua così va a finire che Lazzaro ” ci seppellisce ” chi gli darà poi da mangiare ? :
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…Nyma rifletto solo ora, hai fatto una ricerca a tal proposito ? hai devi avere una forte passione, ho tanto altro da raccontare, non pubblicamente.. non sò se vi sono minori tra gli iscritti o magari adulti ma di facile suggestione, io scrivo e ho raccontato il raccontabile, ho tante cose, eventi molto forti e particolari, stò cercando tra gli iscritti… chi e a quanti poterli raccontare, ho già individuato chi potrebbe recepire certi fatti veramente straordinari, lo farò nei messaggi privati però e tu ne farai certamente parte, Non ho mai avuto un interesse particolare per la mia esistenza in questo mondo, non ho mai provato attrazione per la vita.. e qui mi fermo… per il momento ( lo farò.. ma solo nei mess. privati )
Ciao Malo! Sì ho fatto una breve ricerca che mi ha portato ai risultati che ho postato. La mia curiosità è dettata dal desiderio di cercare una spiegazione il più scientifica possibile, cosa che comunque non mi fa mai escludere del tutto le possibilità paranormali.
Felice di averti fatto una buona impressione, se hai qualcosa da raccontare puoi scrivermi senza problemi nei messaggi privati, ma spero continuerai comunque a postare le esperienze più “tranquille” pubblicamente nel forum.
…siii Nyma, mi hai dato nuovo impulso, come al solito comincio con una premessa, il pc da dove mi collego appartiene ( bene comune ) alla onlus dove “lavoro” è vecchiotto, lento… ma và lo stesso, abbiamo un’ottima connessione e raramente avvengono interruzioni, quello che mi accingo a raccontare era il seguito di una mia considerazione diretta sopratutto ad uno degli iscritti… ore al pc, tra riflessioni, e la ricerca delle parole giuste e definizioni varie affinché non facessi la figura dell’ignorante riguardo la mia grammatica ( visto che effettivamente non sono un pozzo di cultura ) cmq.. mancavano pochi minuti per finire il mio scritto ma la connessione cominciava ad andare una volta più lenta e una normale ,poi ancora più lenta..quasi a volersi scollegare ( lo vedevo nella icona che in alto allo schermo ci indica la potenza del segnale ) allora mi affretto… non poteva mollarmi dopo tutto quello che avevo già scritto, invece.. ploff è andata, rimanendo con il mio bel scritto davanti..ecco che riprende la connessione allora concludo in tutta fretta ed invio, mi chiesi sarà partito il mio messaggio ? ( concluso e senza nemmeno i saluti per il destinatario, non so ma lo vedrò domani…visto ché già tardi e devo lasciare il posto ai colleghi del prossimo turno. Eccoci all’indomani ( chiederò subito scusa al destinatario almeno per i mancati saluti ) cerco il mio scritto…. niente non lo trovo, “accidenti l’ho perso..pazienza lo riscriverò più avanti e con più calma ( un’attimino mi era passata per la testa l’idea che trattandosi di un evento molto intimo..il “soggetto” in questione ne avesse impedito l’invio ) lo stesso giorno scrivevo allo stesso iscritto ( non me ne voglia.. anche se dovrei essere io l’offeso ) facendole osservare un’omissione in un suo post, il giorno seguente… non trovo più neanche quello, allora deduco per forza di cose chè stato cancellato dallo stesso iscritto, che si fosse irritato per la mia osservazione ? non dovrebbe.. perché da quello che dà ad intendere dovrebbe trattarsi di una persona al di sopra certe sensazioni dettate dal proprio ego, allora concludo oggi… forse non meritava neanche quel racconto che stavo si scrivendo pubblicamente, ma che però stavo dedicando al suo io..con l’intenzione di rafforzare il suo percorso ( a volte il ricercatore più fervido si inasprisce se non trova risposte alle proprie ricerche… non ha capito che il creatore a quei ricercatori conserva tesori più grandi ) cmq dopo questa lunghissima premessa passiamo al racconto…. anzi sai che faccio ? ti invio questa premessa ( visto ormai l’ora ) e nel pomeriggio ti scriverò il mio racconto.
Nell’ambito del mio lavoro e nei momenti di difficoltà usiamo dire.. ” chi soccorre i soccorritori ? ” Io non ho un’ Angelo custode, anche perché con me avrebbe parecchio da fare e spesso invece di una soave luce che mi guidi e che mi protegga avrei bisogno invece di una sonora bastonata. Ho invece il mio Creatore, chiamiamolo Dio, chiamiamolo Madre Celeste o Elohim, per me resta sempre “un amico” …il mio Amico, il mio Creatore, spesso ci litigo per la mia ribellione a certi suoi principi, e molto più spesso per le mie “trasgressioni” cmq.. mi ama e mi è sempre vicino ( lo sento, lo percepisco ) anche quando arrabbiato con me si nasconde, questo era uno di quei periodi, dove pur non dialogando “interiormente” ne avvertivo la sua costante presenza, vivevo già da qualche anno appena fuori dalla mia caotica città, in un bellissimo, caratteristico borgo marinaro… quiete e pace d’inverno e allegro frizzante e con tanta movida ( si dice così vero ? ) 24 non stop per tutta l’estate, sono solito andare a fare il bagno e prendere il sole alle spalle del piccolo porticciolo, dalla parte esterna del piccolo molo che lo protegge, il mio posto preferito è una piccola insenatura del mare fra gli scogli, un posto generalmente isolato, un piccolo golfo di circa 5 metri dove di fronte ( anche qui 5 metri circa distante ) affiora per non più di 20 cm uno scoglio che levigato dal continuo passaggio dei flusso e riflusso delle onde lo fa sembrare la “cupola” di un ombrello a testa in giù adagiato sull’acqua, quel pomeriggio posizionata la stuoia nella posizione e nel posto esatto dove sono solito stendermi e dopo un primo rinfrescante tuffo, asciugatomi solo il viso, accesi la mia sigarette ( si fumo malgrado io faccia Yoga… non per tutti ) e me la gustai seduto fissando l’orizzonte davanti a me immerso nei miei pensieri, pensieri che automaticamente diventano sempre più profondi e contemplativi, finita la sigaretta e restandomi in mano quello che ne rimaneva ( la cicca.. il mozzicone ) ecco che scatta in me il gesto dell’uomo incivile… nell’osservare andirivieni delle onde che si infrangevano spumeggianti fra gli scogli di quella insenatura lanciai quella cicca in un angolo per vederla così aggredita, sopraffatta dalla prima onda e poi da un’altra, vederla sparire tra i flussi per poi riemergere e risparire ancora fra lo spumeggiare dell’acqua a tratti fin quanto scomparse del tutto, fu allora che mi distesi sulla mia stuoia, seguendo con l’udito il suono del mare, sentivo le onde, le immaginavo infrangersi sempre in quella mia “personale” insenatura e spesso come mi aspettavo arrivavano gli spruzzi che mi rinfrescavano la pelle.. ( quando scrivo onde ed infrangersi, non intendo che vi fosse una tempesta ) “quella stà solo nel mio cuore e nella mia Anima” ….dopo diversi minuti di contemplazione interiore ed il pensiero sempre rivolto a quell’unico mio vero ma da qualche giorno silenzioso Amico mi tornò in mente quel mozzicone di sigaretta, fu qui che la mia mente ne ripercosse l’amaro destino… anche se visto che essendo al mare avrei dovuto scrivere il salato destino subito da quella cicca… certo sarà stata inzuppata dall’acqua, a volte succede… ( l’ho già visto in altre situazioni )… la punta spesso salta via e se non salta via la punta si sgretola si scioglie si apre quel po di cartina rimasta lasciando disperdere quell’altrettanto poco tabacco rimasto e non acceso, poi in fine è la volta pure di quella copertura del filtro.. per intenderci quella che generalmente e di color giallo scuro, scollandosi salta via e con il “martirio” subito dalle onde.. ecc ecc Certo ho fatto un resoconto che sa di drammatico e magari mi sarò prolungato e ripetuto, ma vorrei essere certo di dare un ampio e dettagliato quadro della cosa. Tutto questo sarà successo.. lo pensai e ne immaginai l’iter rovinoso di quella cicca fino al suo dissolvimento. Fu qui, a questo punto che mi sorse una domanda che quasi provocatoria rivolsi interiormente.. ” si sarà dissolta ?” e ancora.. ” chissà ?.. se anche in questo caso vale quel detto che dice… “non cade foglia che Dio non voglia ” ( che grande provocatore che sono ) “devo essere per forza uno dei suoi impuniti prediletti” non feci in tempo di finire di pensare.! che la mia attenzione fu presa da un cocente calore… ( non arrivavano più spruzzi sulla mia pelle )… qualche secondo di attenzione… mi fece capire.. non sentivo più le onde infrangersi, non mi aspettavo nulla di più, annullato subito il pensiero riguardante la fine della cicca di sigaretta, la mia attenzione (sempre disteso ) era ormai tutta rivolta nell’attesa di una più consistente ripresa del moto ondoso… ( a volte le onde alternano moti più considerevoli a qualcun’altro più lento ).. ma ormai era calma assoluta, “Troppo silenzio” pensai, mi sollevai quasi di scatto pensando goliardicamente.. ” vuoi vedere che si sono fregati il mare ? ” Noo.. il mare naturalmente era sempre li, calmo.. piatto, l’insenatura racchiudeva sempre quella fetta di mare, ma lo scoglio che affiorava li.. proprio di fronte a me naturalmente non era più sommerso continuamente da nessuna ondata, invece esibiva quel mozzicone di sigaretta quella insignificante cicca che come ogni cosa.. anche inutile ed insignificante vivrà, esisterà, non morirà, non cadrà come una foglia che Dio non voglia… Dedicata a te Nyma.. e a tutti i fedeli cercatori
Ti ho letto con piacere Malo! E tra la poeticità delle immagini, credo di aver percepito le riflessioni profonde di una persona che sta cercando nel suo Io interiore un modo per entrare in armonia con il Tutto.
Mi hai fatto pensare alla definizione dello yoga: chitta vritti nirodha -> la calma dei vortici della Mente. :thumright: