Home Page › Forum › MISTERI DEL MONDO › Criptoarcheologia e misteri antichi › Quale Dio è presente nella Bibbia ?
Chiunque di noi ha letto un pò di Bibbia, chi più chi meno
Una cosa che all’uomo libero salta subito agli occhi è : Il Dio dell’AT è un altra entità rispetto al Dio del nuovo testamento, narrato da Gesù
La differenza è enorme, non conciliabile, come ve la spiegate voi ?
Non sono un teologo però mi sentirei di dire due cose:
da una parte è vero ciò che dici, che il Dio dell’Antico Testamento appare come un Dio diverso: più severo, con leggi assolutamente rigide, che invita ad applicare la pena di morte per chi trasgresisce la legge anche in questioni “minori”, che da’ una serie di regole molto dettagliate su tutti gli aspetti della vita.
Gesù Cristo, che si presenta come il Figlio di Dio, dice di non essere venuto per annullare ciò che lo ha preceduto, ma per confermarlo, ma allo stesso tempo offre un’immagine di Dio come un Essere amorevole, infinitamente disposto al perdono, un Padre a cui rivolgersi sempre nel momento del bisogno e che è disposto a dare il suo unico Figliuolo per l’uomo, e quindi in definitiva, Se’ stesso, in base all’idea della Trinità.
Secondo i teologi cristiani tutto ciò non fa’ una piega. L’idea stessa della trinità sarebbe da prendere alla lettera.
Secondo le capacità di comprensione dell’uomo ed anche secondo il semplice buon senso, l’idea della trinità assomiglia di più ad un’acrobatica invenzione dei filosofi, che difficilmente si può considerare vera in senso letterale: un Dio che è UNO, infatti sia il giudaismo che il cristianesimo sono considerate religioni MONOTEISTE, ma allo stesso tempo è TRINO. Esisterebbero il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che però, a detta dei teologi, sono entità PERSONALI, e non emanazioni del Dio Padre.
D’altra parte, anche chi non la pensasse in questo modo per quanto riguarda lo Spirito Santo, non potrebbe che convenire che almeno nel caso del Figlio, cioè Gesù Cristo, si debba per forza considerarlo un’entità personale, e non un’emanazione “di spirito”, in quanto Gesù si incarnò sulla terra ed era coesistente allo stesso tempo ed in luoghi diversi lontano dal Padre.
Tutto ciò risulta cervellotico, anche un po’ assurdo, se vogliamo, e dovrebbe portare ad ammettere che il cristianesimo non è una religione monoteista, ma una religione politesista. Ho detto una bestemmia? Spero di non offendere nessuno, mi ritengo cristiano anch’io, ma ritengo che l’idea della trinità ed il monoteismo siano di fatto inconciliabili.
Il giudaismo manterrebbe una coerenza maggiore, da questo punto di vita, non avendo accettato Gesù come il Figlio di Dio, e quindi potendosi affermare come religione monoteista.
Per tornare al quesito principale, la mia risposta è che la possibilità che si tratti di due entità inconciliabili non è così remota e sarebbe sostenuta dalla scissione che esiste tra cristianesimo e giudaismo.
Tutto questo però apre la strada a paure orribili e spaventose per un cristiano, perché se le due cose non sono conciliabili, allora qual è il vero Dio?
E’ vero quello dell’Antico Testamento e quindi Gesù fu un impostore? Oppure è vero che Gesù è il Figlio di Dio, ma allora tutta l’enfasi dell’Antico testamento sul Dio solo ed unico non è ben comprensibile. O forse è comprensibile se si abbandona l’idea cristiana che Gesù sia alla pari del Padre e si ipotizza che sia una sorta di angelo molto potente, importante, ma che Dio sia solo il Padre. Ma, ancora una volta, questo non è ciò che sostengono i teologi con l’idea della trinità.
Troppa filosofia in tutto questo. E non aiuta la comprensione.
Questa la mia ipotesi.
Forse il Dio dell’AT è così severo e rigido perché racconta eventi accaduti molto prima del tempo in cui è stato scritto e quando si parla di “origini del tutto” l’epicità è una chiave fondamentale del racconto. E credo che il mettere gli eventi sotto questa luce ha avuto due scopi: 1) dare maestosità a ciò che si va predicando, 2) la necessità pratica di costruire delle basi molto solide per sorreggere il tutto, e più la base è forte dura ed epica più può sorreggere il resto. Considerando poi anche che al tempo la superstizione era molto elevata e dunque per quanto epico il racconto risultava molto più credibile e meno “metaforico”.
Una volta poste le basi quindi, quando poi si è dovuto raccontare di Gesù, non era più necessario imprimere “un’idea” così forte, quanto qualcosa di più accogliente.
E con tutto questo non voglio sottintendere che i due Testamenti parlano di due favole (sono cattolico pure io, per lo meno cristiano), ma il tono ed il modo con la quale sono esposti.
Per quanto riguarda il monoteismo del cristianesimo, devo ammettere che sono sempre stato un po’ perplesso. E’ vero, l’entità divina resta sempre e solo una, ma comunque ci sono venerazioni e devozioni molteplici se teniamo conto del Figlio di Dio stesso o di tutti i Santi ai quali le persone sono devote. I fedeli pregano la Madonna, pregano Padre Pio, pregano i loro santi patroni in base alla tradizione del luogo in cui vivono… e forse chi prega Dio è in minoranza rispetto a tutti gli altri. E’ una cosa un po’ anomala se pensiamo ad un puro monoteismo.
Infatti, Paranormal, qui si aprirebbe un discorso troppo lungo, che non troverebbe “pace” in pochi post, sull’ulteriore scissione, all’interno del cristianesimo, tra cattolicesimo e protestantesimo. Io mi reputo cristiano, ma protestante.
Il culto dei santi e della Madonna non trova posto nel cristianesimo dei primi tempi. E’ una commistione che è nata dopo, anche per effetto dell’influenza del paganesimo degli antichi romani. C’è addirittura una coincidenza di date delle festività “cristiane” che sono, in molti casi, state semplicemente sovrapposte ad antiche festività pagane, cambiandone il nome. Se già il cristianesimo, in generale, fatica ad essere assolutamente monoteista, il cattolicesimo lo è ancora meno. E come dici tu, in molte tradizioni locali, certi santi sono ancora più pregati del Dio padre, un po’ come se fossero delle figure più vicine e quindi più accessibili all’uomo.
Per non parlare del culto delle immagini, che è completamente contrario addirittura ai comandamenti contenuti nella bibbia, e i comandamenti stessi sono stati “ritoccati” dalla chiesa cattolica per farli quadrare maggiormente con la propria realtà.
Infatti il comandamento sul divieto di farsi delle immagini di ciò che è “nel cielo” è stato eliminato tout court, e via.
Mentre quello sul rispetto del giorno di riposo è stato trasformato in un generico “ricordati di santificare le feste”… quali feste?
Ovviamente per il comandamento era solo il sabato, ma nell’edizione cattolica è diventato TUTTE FESTE, e la chiesa cattolica di feste ne ha un sacco…. : nonsifa :
Ciò che dico non lo dico solo io, se avete dei dubbi fatevi delle ricerche, andate a leggere i dieci comandamenti nell’edizione originale, non sulle pubblicazioni cattoliche, e scoprirete che è così. Ed ovviamente è stata una mossa in cattiva fede.
Ma adesso non ho voglia di sollevare un polverone. E’ che un argomento tira l’altro e sono tutti collegati.
tutto giusto quello che dite, le contraddizioni sono tantissime se uno si basa sul significato “letterale”, che è quello che ci dice il Vaticano.
Ma io insisto su Dio, è chiaro che sono state alcune letture ad aprirmi la mente, fino a 46 47 anni mai avevo pensato che Dio fosse duplice. Ma oggi ritengo che Dio padre di Gesù non possa essere quello che ordina uccisione di primogeniti….o che fa il generale degli ebrei contro altri popoli, o che ordina di uccidergli solo gli animali più sani in gorma di rispetto. Ma chi è, il dittatore coreano ?
Allora le vie sono tre, è tutto vero e noi non lo capiamo , l’AT è una sciocchezza scritta da popoli guerrieri e violenti, oppure il Dio di Gesù è il Creatore di tutto e tutti, l’Onnipotente, l’infinito, l’assoluto , mentre il Dio di Mosè è il demiurgo degli gnostici, un Dio cattivo , e molto “terreno” contro cui viene a combattere Gesù
La terza ipotesi, però, non spiegherebbe perché Gesù non abbia mai rinnegato la legge mosaica:
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Certo, il fatto stesso che Gesù abbia detto questo, fa pensare che Egli stesso percepisse, o immaginasse che gli altri potessero percepire, una discrepanza tra il suo modo di interpretare la legge mosaica e la tradizione. Però non rinnegò mai nulla della tradizione.
E perché non lo fece mai? Non penso per evitare d’essere messo a morte, dato che sapeva che quello sarebbe stato il suo destino, ed anche in croce non rinnegò nulla.
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Certo, il fatto stesso che Gesù abbia detto questo, fa pensare che Egli stesso percepisse, o immaginasse che gli altri potessero percepire, una discrepanza tra il suo modo di interpretare la legge mosaica e la tradizione. Però non rinnegò mai nulla della tradizione.
E perché non lo fece mai? Non penso per evitare d’essere messo a morte, dato che sapeva che quello sarebbe stato il suo destino, ed anche in croce non rinnegò nulla.
in questo caso Gesù sarebbe meno buono diquello che immaginiamo, perchè nessuno di noi pensa che Gesù ordinerebbe di uccidere primogeniti ….c’è qualcosa che non quadra. Non lo so neanche io intendiamoci…sono cristiano, e su molti punti anche cattolico, non avrei nessun dubbio se la Bibbia iniziasse col Nuovo testamento. Sono i primi libri della Bibbia, quelli con Mosè e i suoi successori che mi lasciano perplesso.Quel Dio gelosissimo superbo e molto vendicativo non se ne scende
Se poi si deve leggere tutto in chiave simbolica,,,,allora tutto torna.
Gesù era solo un uomo,un Iniziato certamente,ma solo un uomo che aveva compreso,come alcuni di noi lo hanno compreso che era figlio di un Dio nella specificità della parte Immortale che è in ognuno di noi.
Ma come…Avete trascurato completamente la concezione e la Realtà dell’Immanenza del CRISTO,che ovviamente non ha nulla a che fare con il Maestro Gesù.
Ma non mi dilungo,perchè questi ragionamenti non portano a nessuna conclusione
come sempre.A meno che la mente non abbia “un’apertura e una profondità di vedute”superiori alla mediocrità.
Poi pensatela come volete.
Tanto vero perché siamo tutti figli di Dio, nel suo caso vige però una doppia valenza (oggettiva e metaforica). Premesso che nessuno potrà mai andare a fare un test del DNA a Gesù per scoprire di chi era figlio davvero (oltre che di Maria), sta alla coscienza di ognuno credere se fosse solo un ispiratore con buon idee, o anche qualcosa di più. Personalmente parlando alla domanda “se potessi andare indietro nel tempo per conoscere un personaggio storico famoso, da chi andresti?”, io ho sempre risposto Gesù. Sarei tanto curioso di ascoltare ciò che aveva da dire perché sono certo che fosse davvero un maestro, ma le sue parole poi sono state adattate giacché le scritture non le ha scritte lui, così come in nome di Dio si son compiuti massacri (che è questa la vera bestemmia, non la parolaccia).
Tornando però al discorso iniziale, io credo che il Dio dei primi libri dell’AT sia tanto diverso da quello raccontato dopo quanto quella parte è palesemente poco realistica, da metaforizzare. Quindi in realtà, tolta la parte epica/metaforica, le versioni si riavvicinano molto.
Probabilmente è proprio la kabbalah a far interpretare la Bibbia come si deve…
Comunque io propendo per una lettura esoterica della Bibbia, e il Vangelo di Giovanni è il testo esoterico per eccellenza. Tutto è da vedere in chiave simbolica, il popolo eletto non erano gli ebrei ma simboleggiavano quelli che si univano a Dio e che facevano la sua volontà, così tutti quei sacrifici erano per riferirsi al nostro ego terreno che doveva essere sacrificato per una parte divina , superiore
C’è poi il capitolo melchisedec, molto trascurato dalla,teologia ordinaria, il sacerdote per eccellenza, colui che non aveva geneaologia
Personalmente negli anni sono andato modificando e relativizzando parecchio la mia visione della Bibbia e della fede. Anche con delusione, devo aggiungere, perché si tratta di dover ammettere a se stessi che tante cose date per certe, non sono più da considerarsi così certe.
Per fare alcuni esempi, l’incompatibilità dei tempi della storia del nostro pianeta ricostruita attraverso la cronologia biblica (secondo varie comunità cristiane, il nostro pianeta avrebbe solo tra i 6.000 ed i 10.000 anni, cosa che risulta non avvalorata da praticamente nessuna delle discipline scientifiche moderne);
la storia stessa della Bibbia come libro che, ricordiamolo, non è UN LIBRO, ma una raccolta di scritti diversi, fatti in tempi diversi e da diversi autori, raccolti in un secondo momento. La decisione stessa di quali libri includere nella Bibbia è stata decisa e rimaneggiata nel corso dei secoli dalla Chiesa, quindi da uomini. Le datazioni sono spesso oggetto di discussione e di dubbi. Vieni quindi spontaneo domandarsi quanto ci sia di umano, all’interno della bibbia e dei suoi messaggi, e quanto di divino.
Quand’anche la trascrizione e la selezione dei libri della bibbia fossero stati “impeccabili” nel tempo, resta sempre una questione di “fede” accettare che coloro che scrissero e tramandarono certi racconti biblici fossero realmente ispirati da Dio e non da se stessi.
Se si aggiunge che ogni popolo nella storia ha avuto i propri “profeti”, i propri maestri, ecc…. ne viene fuori un relativismo da cui non si esce più, se non con l’idea che è impossibile pretendere di avere la verità.
Noi oggi siamo qui a discutere della Bibbia perché siamo italiani, siamo nati in un paese di cultura cristiana, ma se fossimo nati in un paese di religione islamica, staremmo forse a discutere del Corano.
Viene spontaneo fare una riflessione per cui se le “verità” sono tante quanti i popoli di questo pianeta, allora è probabile che la “verità” non ce l’abbia nessuno perché altrimenti ce ne sarebbe in circolazione UNA ed una soltanto. Il Dio che decide di rivelarsi, può farlo al mondo intero e a tutti i popoli.
E’ un po’ arrogante ritenere che un popolo sia prediletto, e gli altri lasciati nell’ignoranza perché meno meritevoli.
Insomma sono riflessioni che mi fanno pensare molto.
A meno che non si usi un altro approccio, e si giunga a pensare che tutti i popoli del mondo raggiungano, a modo loro, pezzi di conoscenza, prospettive di conoscenza del creato, e che non ci sia una sola verità assoluta, ma solo dei punti di vista. In questo caso non si parlerebbe di una verità rivelata, perché non ci sarebbe nessuna rivelazione da fare, ma ogni cultura avrebbe pari dignità in quanto forma di ricerca.
Ma questo ci porta lontano anni luce dalle più comuni idee sulla religione e sulla fede perché bene o male ogni grande religione ritiene di avere in pugno la verità.
Non ho risposte… anzi, più ci penso, e più domande mi vengono.
Per fare alcuni esempi, l’incompatibilità dei tempi della storia del nostro pianeta ricostruita attraverso la cronologia biblica (secondo varie comunità cristiane, il nostro pianeta avrebbe solo tra i 6.000 ed i 10.000 anni, cosa che risulta non avvalorata da praticamente nessuna delle discipline scientifiche moderne);
la storia stessa della Bibbia come libro che, ricordiamolo, non è UN LIBRO, ma una raccolta di scritti diversi, fatti in tempi diversi e da diversi autori, raccolti in un secondo momento. La decisione stessa di quali libri includere nella Bibbia è stata decisa e rimaneggiata nel corso dei secoli dalla Chiesa, quindi da uomini. Le datazioni sono spesso oggetto di discussione e di dubbi. Vieni quindi spontaneo domandarsi quanto ci sia di umano, all’interno della bibbia e dei suoi messaggi, e quanto di divino.
Quand’anche la trascrizione e la selezione dei libri della bibbia fossero stati “impeccabili” nel tempo, resta sempre una questione di “fede” accettare che coloro che scrissero e tramandarono certi racconti biblici fossero realmente ispirati da Dio e non da se stessi.
Se si aggiunge che ogni popolo nella storia ha avuto i propri “profeti”, i propri maestri, ecc…. ne viene fuori un relativismo da cui non si esce più, se non con l’idea che è impossibile pretendere di avere la verità.
Noi oggi siamo qui a discutere della Bibbia perché siamo italiani, siamo nati in un paese di cultura cristiana, ma se fossimo nati in un paese di religione islamica, staremmo forse a discutere del Corano.
Viene spontaneo fare una riflessione per cui se le “verità” sono tante quanti i popoli di questo pianeta, allora è probabile che la “verità” non ce l’abbia nessuno perché altrimenti ce ne sarebbe in circolazione UNA ed una soltanto. Il Dio che decide di rivelarsi, può farlo al mondo intero e a tutti i popoli.
E’ un po’ arrogante ritenere che un popolo sia prediletto, e gli altri lasciati nell’ignoranza perché meno meritevoli.
Insomma sono riflessioni che mi fanno pensare molto.
A meno che non si usi un altro approccio, e si giunga a pensare che tutti i popoli del mondo raggiungano, a modo loro, pezzi di conoscenza, prospettive di conoscenza del creato, e che non ci sia una sola verità assoluta, ma solo dei punti di vista. In questo caso non si parlerebbe di una verità rivelata, perché non ci sarebbe nessuna rivelazione da fare, ma ogni cultura avrebbe pari dignità in quanto forma di ricerca.
Ma questo ci porta lontano anni luce dalle più comuni idee sulla religione e sulla fede perché bene o male ogni grande religione ritiene di avere in pugno la verità.
Non ho risposte… anzi, più ci penso, e più domande mi vengono.
quello che hai detto è la riflessione , giusta, di chiunque “rompe le catene” del dogma cattolico o musulmano o induista o ebreo. Per cui diventi eretico, diavolo, etc etc
Non c’è dubbio che i testi sacri sono “simbologie” per pochi, è sgradevole….ma la Sapienza non è per tutti. Perchè a tutti deve rimanere la storia letterale, a pochi quella VERA . E’ sgradevole ma lo ha detto Gesù….uomo e Dio per me, che ammiro, e mi definisco suo umile “discepolo” , servo purtroppo no perchè sono pieno di peccati ed errori. E’ stato lui, a dire esplicitamente, che pochi dovevano sapere e moltissimi conoscere solo le parabole, è stato lui a parlare di non dare “le perle ai porci”. Le perle sono le Verità antiche, primordiali, ancestrali, la Tradizione !
La lettura biblica di oggi è emblematica di ciò che noi diciamo , ma anche oltre…è davvero una frase incredibile .
Più o meno, Gesù dice che se un uomo fa la volontà di Dio, Dio e Lui Gesù dimoreranno presso di lui. Oggi io la interpreto così, se si fa la volontà di Dio amando Dio, ma quindi amando il prossimo perchè Dio è nel prossimo nostro, abbandoniamo il nostro ego terreno, falso, effimero, e ci uniamo alla parte nostra eterna, ci congiungiamo al Tutto. In conclusione ciò che ci divide dal Tutto divino è l’egoismo che ci allontana dall’amore verso il resto del creato.
Non mi sembra proprio lo stesso Dio che si rivolgeva solo agli ebrei
Io lo dico proprio brutalmente… L’Antico Testamento non parla di Dio… Ed è per questo che le figure tra AT e NT sono così diverse.
Paradossalmente, nella lingua in cui è scritto l’AT non esiste il termine Dio, tanto per capire l’entità della manipolazione.
Tra l’altro quella che oggi noi leggiamo è assolutamente diversa rispetto a quella che è stata scritta, perchè frutto di una manipolazione (anche non volontaria, dovuta a tutte le tradizioni e traduzioni che si sono susseguite e che hanno messo mano su quel testo) enorme.
Ma per fare un’opera più divulgativa e completa di quella che potrei scrivere in queste poche righe, consiglio di vedere una delle conferenze di Biglino su YT (ne linko una a caso, ma ce ne sono decine)… Apre un punto di vista alternativo e molto interessante sulla lettura della Bibbia.
Un’affermazione un po’ forte.
Nel principio Dio creò i cieli e la terra. (prima riga della genesi)
Questo nella versione “tradotta” che è l’unica che ho disponibile. Piacerebbe anche a me avere davanti il testo originale per verificare se la traduzione abbia scritto “Dio” dove non c’era “Dio”. Sai dove trovarla? Non vorrei certo dare torto a studiosi più o meno famosi, ma non mi sembra questa una teoria così certa/diffusa, quindi mi piacerebbe verificarla con davanti il testo. Facile altrimenti per loro interpretare le cose in modo particolare se nessuno degli ascoltatori può andare a leggere e verificare.