TonyFire ha scritto:
chi vuole potrebbe postare una domanda, mi raccomando non uan cosa impossibile o troppo articolata, di cui la risposta sa solo lui …
un esempio ?
pinco prende un dado e lo lancia e gli esce un numero , se lo segna e domanda che numero gli è uscito e magari di che colore è il dado.
fatto questo lo posta in questo 3D e chi vuole provare con la scrittura fa questa domanda all’entità nel caso la riesca a contattare
e riporta la risposta per verificare
questo è l’esperimento
ottima idea..senza trucco o inganno.
Questa è una bella idea.
Premesso che, che io sappia, la scrittura automatica, usata come strumento di comunicazione con i “trapassati” o chi per essi, è possibile solo in stato di trance (a questo proposito, la mia domanda sul tipo di rito), c’è da dire una cosa: la scrittura automatica non è relegata solo al mondo del paranormale……….anzi.
In psicoanalisi, è un mezzo per sfruttare l’effetto Carpenter (una reazione psicofisiologica) e far emergere stati inconsci di disturbo e disagio.
devo andare a ricercare l’effetto carpenter
cmq di fatto questa cosa mi è venuta in mente perchè oggi ho sentito come se qualcuno volesse contattarmi … allora mi sono messo lì con la penna e dall’incerta scrittura è uscito un nome
leonardo
e un numero
69
le uniche cose un poco comprensibili ma poi ho dovuto scollegarmi …
incredibile come sentissi in maniera forte la mano trainata e quando sbagliavo direzione sentivo proprio come se venisse trattenuta …
forse solo suggestione … può essere di certo
di fatto ultimanente ho sempre più la crescente sensazione che ci sia qualcuno che vuole dirmi qualcosa ed io non so bene come poterla interpretare …
qualche giorno fa ad esempio era come se sentissi un groppo in gola come se avessi qualcosa da dire con forza questo mi ha spinto a far uscire aria aprendo la bocca ma nessun suono ne è uscito
Immaginate per un attimo di avere una delle mani su un tavolo e un po’ di elettrodi elettroencefalografici sulla testa. A un certo punto qualcuno vi dice: “muovi il dito indice” e voi lo fate. La sequenza neurale potrebbe essere concettualizzata (semplificando al massimo) in questi termini: 1. sensazione soggettiva di volontà – 2. emissione del comando – 3. esecuzione dell’atto.
Sembra ragionevole, ma non è così.
Il tracciato elettroencefalografico mostra infatti, in una situazione come questa, qualcosa di diverso: 2. emissione del comando – ritardo di tre quarti di secondo – 3. e 1. esecuzione dell’atto/sensazione soggettiva di volontà
In altre parole appena il messaggio “muovi il dito” viene percepito, il fatto stesso che questa idea entri a far parte del campo mentale determina l’emissione di un comando coerente pre-motorio che per una frazione di secondo resta “inconscio”. Dopo un certo ritardo il comando giunge a destinazione, determina l’atto vero e proprio e, solo in contemporanea con l’esecuzione, percepiamo la volontà soggettiva di mettere in atto l’azione, sperimentiamo cioè il senso di “aver voluto” muovere il dito. Questo potenziale pre-motorio antecedende l’atto volitivo fu scoperto nel 1965 da Hans Helmut Kornhuber e Lüder Deecke che lo definirono “Bereitschaftspotential” (potenziale di prontezza).
Adesso disegnate una croce su un foglio di carta e costruite un pendolo (una cordicella a cui attaccate un pesetto). Quindi, tenendo sospeso il pendolo sopra la croce, senza appoggiare il braccio, fatevi una domanda del tipo “sta piovendo in questo momento?”
Per indicare “sì” il pendolo dovrà oscillare in senso orario, per indicare “no” il pendolo dovrà oscillare in senso antiorario.
Con tutta probabilità potrete verificare che il pendolo tenderà a oscillare in modo da rispondere correttamente alla domanda.
Che sta succedendo? Siete diventanti improvvisamente radioestesici?
Niente paura, il fenomeno che avete appena sperimentato si definisce effetto ideomotorio. Mentre pensavate alla possibile risposta “sì” o “no” e immaginavate in quale direzione il pendolo “avrebbe dovuto” oscillare, il vostro cervello ha emesso un potenziale di prontezza.
E’ molto piccolo naturalmente, ma basta e avanza a determinare lievi movimenti dei muscoli della mano che regge il pendolo: movimenti impercettibili che, correttamente e in totale buona fede, percepirete come completamente privi di intenzionalità e del tutto indipendenti da voi o non percepirete affatto.
Il fenomeno ideomotorio è alla base della rabdomanzia così come del movimento della tavola OuiJa nelle sedute spiritiche.
I movimenti generati in questi casi sono totalmente autoprodotti, ma poiché non si ha l’impressione di averli causati consciamente e volontariamente, perché effettivamente non è così, si può essere sinceramente convinti che una forza esterna (spiriti, forze magnetiche, energie varie) ne sia responsabile.
La domanda allora è: se il cervello “se ne parte prima”, in quali circostanze ci consegna un’esperienza di volontà consapevole, benchè ritardata rispetto alla “partenza” incoscia?
Secondo alcuni ricercatori esso ci coinvolge, implicando la nostra coscienza, solo a posteriori del potenziale di prontezza, quando quest’ultimo soddisfa tre condizioni precise: quando precede l’azione in un intervallo di tempo appropriato, quando è coerente e proporzionato con l’azione eseguita e quando il nostro pensiero è l’unica causa possibile.
Nel caso del pendolo, il potenziale di prontezza non è proporzionato con l’azione che ne consegue in quanto, mentre i movimenti dei muscoli della mano sono lievissimi e quasi impercettibili, le oscillazioni del pendolo sono ampie ed evidenti.
Di fronte a questa discrepanza la mente disconosce l’azione come propria, cioè non ce la riconsegna come volontaria. Intrigante no?
il che nel succo vuol dire che tutte ciò che viene eseguito, a livello spiritistico, con un oggetto che si deve muovere toccandolo non può essere considerato come un fenomeno reale paranormale ma come subconscio ?
De Bergerac ha scritto:
ehhhhhhhhh…..questa è una delle domande che divide i grandi schieramenti: chi crede e chi no.
Il pendolo di Chevreul è una dimostrazione palese dell’applicazione dell’effetto ideomotorio.
Io sono un possibilista e quindi dico no: non tutti i risultati ottenuti durante gli esperimenti devono essere considerati fenomeni legati al subcoscio.
Sicuramente, in questi casi, pretendo qualche controprova.
In realtà alcune delle cose credute come paranormali sono state ipotizzate scientificamente. Nel caso pendolo e tavola ouija, essendoci un link uomo-oggetto è possibile che si verifichi quanto scritto sopra.
Giustamente chi non è al corrente delle potenzialità psichiche confonde le situazioni e procede per la propria errata strada.
Tuttavia questo non spiega o dimostra che il paranormale non esista, bensì identifica l’azione dell’uomo come immersa in una rete di relazioni “invisibili”. Il fatto che tramite un pendolo riusciamo a prevedere il futuro o a conoscere situazioni passate è già un super fenomeno.
beh di fatto l’esperimento che propongo potrebbe smentire o confermare se si tratta di subcosncio o meno no?
Allora,ringrazio tutti per avermi risposto in topic ,putroppo in questi giorni non mi sono collegato tanto e quindi aime non ho potuto scrivere ma oggi lo farò
.
Cominciamo nel dire che sto in un condomino siamo un 10 piani tra cui il mio appartamento e accanto ha un’altra famiglia ,ma la cosa piu bella e che l’altra famiglia e in campagna quindi rumori zero silenzio assoluto
ritornando a noi,l’esperimento e stato fatto in cucina con candele accese,erano verso le 23:00 di sera e li con il mio foglio e penna stetti li nel aspettare qualche chiamata chiamamola cosi,stetti fermo una bella mezzoretta anche di piu ma niente da fare un po mi stavo autoconvincendo che era una sciocchezza invece mentre stavo lasciando tutto mi senti attratto dal foglio come se qualcuno mi chiamasse cosi feci,mi sedetti e mi rimisi con la penna in mano scrivendo
,restai sbalordito perchè non era una cosa normale era come se qualcuno mi dicesse dove andare,che segni fare,che frasi dire,certo sono tutte righe o come qualcuno puo pensare disegni di bambini anche io pensavo cosi però dopo un po mi sono venute delle frasi feci una prova e cosi successe nella scritta scrissi questo :
“Simone,sappi che io ti voglio bene e ti guardo,sono un tuo parente”
Dopo questo non successe niente solo frasi senza piu un senso,la cosa pure strana e stata che mentre scrivevo queste frasi mi senti cambiare lettere senza un motivo tipo “ti voglio btene” cosi robba del genere,ora ragazzi non so se sia autosuggestione,entità,ma quelle frasi vi assicuro mi anno tranquillizato quella sera,anzi se volevo potevo continuare ma poi mi fermai era la prima volta e non volevo andare oltre ,cosa ne pensate di questa storia?sarà autosuggestione?o veramente era un parente che mi voleva dire questo?oppure un’entità burlona?.
Un’altra cosa che pure mi e rimasta un po impressa e stata il quadro caduto dietro la porta ,una cosa molto strana mai capitata,vi spiego un po :
Nella stanza diciamo cosi la chiamo io “degli esperimenti” ho un quadro dietro la porta messo in orizzondale che era diritto come una candela ,questo quadro in teoria sbattendo la porta puo cadere perchè no ma non successe mai solo e dico solo quella sera dopo aver chiuso la sessione di scrittura senti come se in quella stanza c’era qualcuno che mi aspettasse infatti spensi la luce,chiusi la porta,e bumm un rumore stranissimo come se qualcuno l’abbia preso e buttato violentemente e pure bussare dietro,subito dallo spavento sono corso e vidi il quadro per terra e la porta non aprirsi
,restai un po terrorizzato,certo di aprire era impossibile perchè il quadro e grande quanto l’apertura ma pure era come se qualcuno ci mettesse forza per non farmelo alzare,come se era sopra che aspettava dietro la porta,subito mi presi di coraggio con la mano e lo alzai e subito la forza spari
,entrai e tutto tornò normale
,ora ragazzi si potrebbe essere autosuggestione ma credetemi qualcosa in casa era rimasta non so chi ma io sentivo che dietro quella porta pure bussavano qualcosa c’era e aspettava me
,ora secondo voi dopo questa storia conviene riprovare?potrò avere dei risultati megli?mi anno detto con il tempo si puo imparare tutti siamo medium puo essere?.
Ps:Ragazzi so che e una lunga storia ma e giusto che io vi racconti tutto ,anzi un po di fifa lo avuta
De Bergerac ha scritto:
propongo di seguire il tuo piano!
Qualche novità ragazzi?
secondo me vale la pena che riprovi e che poni domande se vuole rispondere
Ma prima di questa sessione di scrittura, che hai detto che era la prima volta che eseguivi, hai mai avuto a che fare con altri “fenomeni strani”?
Ragazzi,questa diciamo non ne che sia la mia prima volta magari ho scritto male ,un’anno fa ci provai ma senza tanti risultati solo dopo un 5 giorni e stato come questa volta,stesse scritture,stesse linea infatti una sera mi svegliai verso le 02:00 di sera e la mano mi tremava cosi forte non so cosa era come se qualcuno mi invogliava nel scrivere qualcosa,ora vi chiedo,puo capitare questo genere di fenomeni?che l’entità provocano anche il tremolio della mano come segno di scrittura?.
P.s:Ragazzi proverò di nuovo,secondo me la sera e la migliore che ne pensate?
Nuovo1 ha scritto:
P.s:Ragazzi proverò di nuovo,secondo me la sera e la migliore che ne pensate?
Aggiungi che molti effetti sono dovuti alle tue suggestioni. La mano che trema è normale visto che hai fatto qualche esperimento di scrittura automatica e l’hai tenuta, inconsapevolmente, in modo innaturale. Infatti quando scriviamo usiamo una certa pressione sulla penna. Quando fai scrittura automatica tieni questa pressione a livelli più bassi, causando un diverso afflusso di sangue.
boo,per me era come se qualcuno mi chiamasse nello scrivere infatti sentivo una pressione mha chi lo sa puo essere che hai ragione .
Comunque grazie