Home Page › Forum › MISTERI DEL MONDO › Stranezze ed altri argomenti › Probabilmente il Paranormale non esiste
Sono giunta ormai alla conclusione dell’inesistenza del paranormale.
Il termine stesso indica: “Di fenomeno non spiegabile alla luce delle conoscenze scientifiche”.
Ciò non vuol dire che sia scientificamente inspiegabile ma che, alla luce degli strumenti attuali è semplicemente ignoto e ancora da scoprire.
La mia conclusione è avallata dall’osservazione del fatto che il sovrannaturale e il paranormale non è dimostrabile scientificamente.
Tendo a credere ad una finezza dei 5 sensi conosciuta in gergo come ‘sensibilità’ o ‘medianità’.
Un esempio sulla dimostrazione dell’effettiva esistenza di questa sensibilità è che i cani, i nostri amici a 4 zampe, percepiscano il terremoto prima di noi. Come pure percepire in anticipo la morte del loro padrone.
Sono forse medianici? Chiaro che la risposta è da ricercare sullo sviluppo dei 5 sensi.
Il sesto senso non esiste.
Potrei continuare all’infinito riportando esempi di animali con spiccate doti sensoriali… Basti pensare ai pipistrelli e i gatti che nel folklore, proprio per la finezza dei loro sensi, sono sempre stati visti come portatori di messaggi sinistri.
Io credo che la potenzialità da tenere a bada sia la mente, allenandola con la cultura; non c’è niente di più nocivo e mortalmente dannoso di una mente ignorante.
C’è chi crede alla reincarnazione in piante o animali (senza ovviamente dimostrazioni scientifiche) o addirittura di vedere anime trapassate.
La mente quando si tratta di credere ad una cosa è capace di renderla realistica.
L’effetto placebo esiste perché infinite sono le potenzialità mentali!
Se io sono convinta di vedere anime trapassate la mia mente vedrà e creerà anime trapassate nel mio campo visivo senza scomodare disturbi mentali o disturbi alla vista.
Se sono convinta di prevedere il futuro o leggere nella mente altrui la mia mente si affinerà in modo tale da riuscirci.
Poi ci sono quelle persone che vanno sostenendo da secoli che il sovrannaturale e paranormale non si adatta ai metodi scientifici e quindi difficilmente si paleseranno. È un’affermazione sciocca, priva di fondamento.
La verità più ovvia e la più accreditata è che semplicemente non esistono tali fenomeni all’infuori della propria mente.
Con buona pace di chi si rifugia in dottrine consolanti ed eteree.
probabilmente hai ragione, però noi diciamo 5 sensi perchè sono i principali, ne abbiamo molti di più, chi più sviluppati chi meno, altri usufruiscono più di un certo tipo rispetto ad altri. Dire che abbiamo 5 sensi è abbstanza un eufemismo contando che si studiano solo questi perchè ne racchiudono molti e sono i principali, se dovessimo studiarli tutti ci impiegheremo troppo tempo. Ora, magari hai ragione tu, non dico che hai sbagliato assolutamente e non sono nemmeno agressiva ora, solo cerco di confrontare anche la mia opinione con la tua per imparare anche di più. Io ho sempre supposto che le persone sono variabili, ognuno ha un modo diverso di adattarsi al mondo in cui dovrà sopravvivere e che alcuni posso sviluppare caratteristiche bizzare, magari non obbligatoriamente nell’aspetto ma anche in vizzi e perchè no?! nel vedere cose paranormali ho avere caratteristiche paranormali. Io ho sempre creduto fermamente che alcune persone possano essere divere, avendo poteri o caratteristche al di fuori dell’immaginazione.
La tua supposizione però è molto acuta e mi ha fatto anche riflettere, solo mi è sembrato incorrento la parte sui 5 sensi.
Scusa se la mia risposta ti ha dato noia, buon proseguimento della serata.
Ciao, sono d’accordo la mente ha un potenziale enorme. Poi le immagini, le percezioni, cambiano a secondo delle credenze. Per esempio gli Sciamani, le Streghe, i Medium, i Santi, ecc. hanno tutti le stesse capacità ma ogniuno vede e crede in cose diverse, non sapendo che apparteniamo tutti ad un unica energia universale. E’ poi la parte del nostro Ego che pur di prevaricare ci fa sentire unici e divide le religioni e le etnie.
Riguardo invece agli animali, io ho un cane di 15 anni, a volte sembra che voglia parlare e penso che loro siano uguali a noi solo che fisicamente hanno altre caratteriestiche. Quando torno dal lavoro lui è sempre del mio stesso umore, è pazzesco. Siamo collegati da qualcosa anche a distanza.
Forse è il non credere che possa essere possibile una cosa del genere che non la fa accadere.
Qui si ritorna sulla capacità della mente, se ci si libera dai blocchi e dalle credenze che ci han insegnato sulla terra , tutto diventa possibile 😉
La visione paradossale è in parte condivisibile. Se il paranormale è “ciò che ha una spiegazione ma per ora resta un mistero” allora va da se che non esiste perché la spiegazione la ha. Ma anche se questa spiegazione fosse appurata e fosse di natura spiritica (es. si scopre che l’anima ed i fantasmi esistono per certi e venissero certificati), allora questo non sarebbe più paranormale ed il paranormale sparirebbe.
Cioè… il ragionamento ha la sua logica… ma ci sono troppi “se”. Pertanto credo che il paranormale esista perché forse non si esauriranno mai tutte le domande.
In effetti di cose strane ne succedono tante e le domande sono infinite!
Luna, ciò che affermi è più o meno molto simile a ciò che dico io da tempo in questo forum.
E cioè: non dovrebbe esserci alcuna contrapposizione tra scienza e ricercatori SERI del paranormale.
A meno che non riteniamo la comunità scientifica una sorta di gruppo complottista che vuole negare l’esistenza di qualcosa, idea che io non ritengo realistica.
Anche perché la scienza non è un corpo monolitico. Esistono al suo interno vari rami e discipline e ricercatori dislocati in tutto il pianeta.
Ciò che il concetto stesso di paranormale implica è che un fenomeno possa essere ATTUALMENTE, cioè allo stato attuale della conoscenza, non spiegabile. Ma questo non significa che una spiegazione (anche perfettamente scientifica) non esista. La scienza progredisce e con essa la scoperta e la spiegazione di molti fenomeni.
Faccio spesso l’esempio delle onde radio: prima dell’invenzione della radio, il fenomeno dell’elettromagnetismo era inesistente? Le onde radio sono sempre state lì sin dall’inizio dei tempi, ma una volta non ce ne accorgevamo nemmeno. Anzi, non sapevamo neanche che cosa fossero. Poi si è imparato ad osservarle e a sfruttarle come mezzo di comunicazione.
Prima del ‘700, quando si scoprirono i microrganismi, le malattie erano un fenomeno scarsamente compreso nella loro genesi e nella loro trasmissione. Era qualcosa di “paranormale”, in un certo senso, perché non spiegabile secondo le conoscenze del tempo. Poi si scoprirono i batteri, più tardi anche i virus. E molte cose divennero più chiare. Ma la realtà è sempre stata presente allora come oggi.
Tornando a noi, alcuni dei fenomeni inspiegabili che si palesano oggi (laddove siano genuini e non delle prese in giro) potrebbero avere un’origine a noi attualmente ignota ma che può essere scoperta in futuro e che può essere osservata, misurata, compresa nel suo funzionamento.
Un fenomeno ritenuto paranormale cessa di essere paranormale e diventa normale mano a mano che viene compreso e la conoscenza dell’uomo avanza.
Ciò che il concetto stesso di paranormale implica è che un fenomeno possa essere ATTUALMENTE, cioè allo stato attuale della conoscenza, non spiegabile. Ma questo non significa che una spiegazione (anche perfettamente scientifica) non esista. La scienza progredisce e con essa la scoperta e la spiegazione di molti fenomeni.
Faccio spesso l’esempio delle onde radio: prima dell’invenzione della radio, il fenomeno dell’elettromagnetismo era inesistente? Le onde radio sono sempre state lì sin dall’inizio dei tempi, ma una volta non ce ne accorgevamo nemmeno. Anzi, non sapevamo neanche che cosa fossero. Poi si è imparato ad osservarle e a sfruttarle come mezzo di comunicazione.
Prima del ‘700, quando si scoprirono i microrganismi, le malattie erano un fenomeno scarsamente compreso nella loro genesi e nella loro trasmissione. Era qualcosa di “paranormale”, in un certo senso, perché non spiegabile secondo le conoscenze del tempo. Poi si scoprirono i batteri, più tardi anche i virus. E molte cose divennero più chiare. Ma la realtà è sempre stata presente allora come oggi.
Tornando a noi, alcuni dei fenomeni inspiegabili che si palesano oggi (laddove siano genuini e non delle prese in giro) potrebbero avere un’origine a noi attualmente ignota ma che può essere scoperta in futuro e che può essere osservata, misurata, compresa nel suo funzionamento.
Un fenomeno ritenuto paranormale cessa di essere paranormale e diventa normale mano a mano che viene compreso e la conoscenza dell’uomo avanza.
Esatto Valle ma come ha fatto osservare Emiliano, se verrà dimostrata scientificamente l’esistenza dei fantasmi si resterebbe comunque nel campo dell’inspiegabile perché si dovrebbe ammettere implicitamente l’esistenza della vita dopo la morte e conseguentemente l’esistenza di Dio.
Non necessariamente, Luna.
Vedi, la storia insegna che l’uomo è solito attribuire a ciò che osserva nomi e concetti che sono propri della cultura della quale è intriso.
Se gli indiani d’america videro i primi fucili e li chiamarono “canne tonanti”, per fare un esempio banale, è perché non sapevano come altro spiegarsi tali oggetti potenti e rumorosi. Assomigliavano a delle “canne” ed emettevano un rumore come di tuono.
Se noi oggi vedessimo un’entità, intrisi come siamo della cultura giudaica-cristiana-cattolica, daremmo a ciò che vediamo il nome di demone, angelo, diavolo, a seconda di quel che meglio può rappresentarlo. Ma non è detto che un’eventuale entità debba necessariamente appartenere ad una di queste categorie.
Ci sono culture orientali, ad esempio, che non hanno il concetto di un DIO che tutto vede e tutto può, ma di una sorta di intelligenza universale, una forza, una fonte di vita da cui tutto trae origine ed a cui tutto torna alla fine del proprio ciclo di vita o di vite.
Noi siamo abituati a pregare e a rivolgerci ad un Dio personale, ad immagine dell’uomo (“Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza” come è scritto nella bibbia, potrebbe essere anche letto al contrario, e cioè l’uomo che dice: “Facciamo Dio a nostra immagine e somiglianza”).
Quindi se si scoprisse l’esistenza di quello che noi oggi chiamiamo “aldilà”, il regno dei morti, ecc… non è detto che sia ciò che la chiesa cattolica insegna.
La chiesa l’ha appreso, codificato, tramandato a modo proprio, e tra l’altro è anche diverso da ciò che la bibbia dice, e dice molto poco, sulla morte, parlandone come di un “sonno” e non soffermandosi su che cosa accada dopo.
Scoprire l’esistenza di una realtà altra da quella del mondo fisico, se sarà un giorno una scoperta osservabile e descrivibile in modo condiviso e oggettivo, non implica la veridicità dei concetti religiosi-cattolici su Dio, il paradiso, l’inferno, i diavoli e gli angeli. Potrebbe essere qualcosa di inaspettato e diverso da ciò che le varie religioni e filosofie hanno codificato.
Potremmo essere oggi gli indiani che chiamano “canna tonante” qualcosa che non sanno essere fatta da polvere da sparo, una reazione chimica violenta di trasformazione della materia da uno stato ad un altro, espansione dei gas, espulsione di un proiettile, ecc. ecc.
Da questo punto di vista della conoscenza, siamo dei “primati”.
Condivido anche io quello che dite.
ciò che non riusciamo a spiegarci, a giustificarci, a capire..lo dobbiamo comunque metabolizzare in qualche modo perché è la natura di noi esseri viventi che ce lo impone. Pensiamo ai cani o ai gatti. Al di là dell’istinto naturale che permette a chiunque di porre in essere alcune attività in maniera automatica senza alcun collegamento con il vissuto e l’esperienza diretta, ciascuno di loro, come noi stessi, matura facendo esperienze, a volte forzate ed altre ricercate, e attribuendo a quest’ultime un significato, stimato in una semplice scala di valori dal positivo al negativo. Imparano il nostro linguaggio del corpo percependo le volte che vogliamo coccolarli o rimproverarli, si abituano alla voce umana comprendendone le diverse sfumature e fanno tesoro di tutte le situazioni che li vedono protagonisti nella vita di tutti i giorni. Ora non tutto quello che fanno, che vedono, che odono riescono a comprenderlo pienamente soprattutto se tale interazione NON DETERMINA una alterazione della propria sensibilità. Gli animali non sanno di che cosa sono fatti, che organi hanno al loro interno, quale la loro funzionalità; non sanno dove vivono…se in Calabria, in Abruzzo, in Lombardia, in America o in Australia…sulla Terra o su Marte; non sanno cos’è internet e non immaginano che mentre io sto seduto davanti a loro, concentrato nel dare dei piccoli colpi ripetuti ad un oggetto che sto fisso, in realtà sto scrivendo un post che tra qualche minuto sarà pubblicato e letto da altre persone. Non sanno tutto questo perché per la loro esistenza ciò è completamente irrilevante. Ma se non è importante o vitale per loro non vuol dire che non esista per gli altri, e anche qualora percepissero la parvenza di qualcosa ma non riuscissero a capirne l’essenza o la provenienza, reagirebbero esattamente come reagiamo noi rispetto all’ignoto. C’è chi fa finta di nulla; chi si intimorisce; chi non percepisce alcunché; chi è invece curioso di saperne di più. Ovviamente noi siamo più evoluti e complessi tra gli animali e godiamo di tante altre prospettive sull’argomento in ragione del fatto che attraverso la parola ci confrontiamo e ci influenziamo a vicenda su questioni mosse dalla curiosità di pochi. Parliamo ad esempio di paranormale e di religione, due facce di una stessa pesantissima medaglia. Entrambe afferiscono a due aree e dimensioni che esulano dalla nostra conoscenza, che non potendole trascurare le interpretiamo attribuendo loro significati molteplici in ordine alla sensibilità di ciascuno. Mentre però la sfera legata al sovrannaturale si pone l’interrogativo di approfondire e conoscere e possibilmente smascherare l’ignoto, nella dinamica ultraterrena la religione non rappresenta “soltanto” la fede degli uomini verso una dimensione divina legata ad un Dio o più di uno, libero di fare e disfare, concedere e privare bensì consiste in un potente strumento di protezione per l’uomo contro i più terribili e devastanti quesiti di sempre….ma qui si corre il rischio di aprire dei capitoli interminabili.
Pertanto, a mio parere, il paranormale, inteso come ciò che eccede la normalità di cui siamo tutti abituati, esiste ed esisterà sempre nella veste di grande punto interrogativo ai nostri quesiti circa l’ignoto, che sarà, ahimè per noi, sempre infinitamente inconoscibile.
@Snake
Condivido le tue riflessioni.Aggiungerei solo una ulteriore considerazione che può apparire banale e scontata : la nostra specie umana,almeno su questo pianeta,è l’unica che ha la consapevolezza ( e la certezza ) che la sua vita avrà fine.
Da questa certezza scaturiscono innumerevoli reazioni a questo inevitabile nostro destino;la paura o il fatalismo,la negazione di un proseguimento,in quanto troppo identificati con il nostro corpo fisico.
Vi sono anche altri esseri che di questa certezza e conseguente paura di una fine ,ne fanno un’arma di controllo per esercitare un potere sugli altri;e qui siamo alle dittature,ma anche alle Religioni.
Secondo me il problema di credere o non credere in un “aldilà ” nasce dall’identificarci con la nostra personalità,il nostro ego,poichè ognuno considera se stesso un microcosmo avulso dal vastissimo macrocosmo che è tutta l’umanità.
Di conseguenza per molti è naturale affermare che morendo l’ego finisce tutto. Ed in parte è vero,innegabilmente. Si spegne per sempre la luce.
@quandosioscuralaluna
mi sembri un po troppo categorica…sei giunta alla conclusione dell’inesistenza del paranormale…ma ti sei gia stancata di cercare/studiare/documentarti sull’argomento? non so quanti anni tu abbia ma io credo che continuerò ancora a cercare, fino all’ultimo minuto di vita…dopodichè scoprirò finalmente la verità :teschio:
mi sembri un po troppo categorica…sei giunta alla conclusione dell’inesistenza del paranormale…ma ti sei gia stancata di cercare/studiare/documentarti sull’argomento? non so quanti anni tu abbia ma io credo che continuerò ancora a cercare, fino all’ultimo minuto di vita…dopodichè scoprirò finalmente la verità :teschio:
Io penso che il vero sovrannaturale (e non paranormale) si manifesti raramente e per cause urgenti. Tutto il resto del paranormal… ha cause mentali e psicologiche, giacché è molto evidente.
Ho conosciuto persone convintissime di essere visitate dal paranormale ma ahimè dovetti poi alla fine scoprire che era solo un loro gioco mentale. È molto difficile per gli esseri umani ammettere i propri errori e preferiscono così dare la colpa al fantasma di turno per aver fatto sparire un portachiavi od un portafoglio.
Lo ripeto: il vero sovrannaturale si manifesta non solo raramente ma anche ad una rarità di persone. Per sovrannaturale intendo: anime e aldilà, Dio.
@ lunablu
Pensa che S.Agostino ( Dottore della Chiesa,sic… ) asseriva e lasciò scritto : << la reincarnazione non esiste perchè io non mi ricordo di altre esistenze >>.
Miope,anzi cieca deduzione dettata esclusivamente dal proprio piccolo ego( infatti non sanno distinguere ego da Ego.Eppure sono rimaste tracce di questa filosofia anche nei Vangeli ( quello che non sono riusciti a cancellare… ).Infatti,ai tempi in cui visse Gesù,la reincarnazione era considerata ed accettata…
Il problema è l’enorme confusione che molti hanno nel loro cervello sui molti temi che riguardano la loro stessa Essenza;ma non comprendendo loro,pretendono che anche tutta l’umanità si adegui al loro modo di “pensare”.
Ovviamente hanno tutto il diritto di manifestare il loro pensiero :purchè rispettino quello degli altri.
Dire che la reincarnazione non esiste in quanto non se ne ha ricordo è una sciocchezza. Altrimenti dovremmo anche sostenere che non esiste la vita nel grembo materno in quanto non ne abbiamo ricordo.
Tuttavia, Alceste, non è possibile neanche dire che esista la reincarnazione. Come si fa a dirlo? Qualcuno sostiene di avere ricordo delle vite passate, ma questo non è un criterio affidabile in quanto si possono avere falsi ricordi.
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@valle
Si,il “concetto”della Reincarnazione rimane un concetto più tipicamente filosofico che fideistico ;infatti andrebbe affrontato con la massima serenità ed “apertura”mentale e,senza fanatismi di parte.
Il concetto di Reincarnazione però,scaturisce da un altro “concetto”indispensabile e strettamente correlato e cioè l’Evoluzione dello Spirito.Non può esistere una Evoluzione da parte dello Spirito se lo stesso non ha appreso tutte le sfumature e le Conoscenze che scaturiscono dalla libertà di sperimentare il Libero Arbitrio,e di conseguenza sperimentare il vero significato di Bene e Male.
Le radici di questi due concetti nascono semplicemente da queste considerazioni…
Inoltre,un “fenomeno di disturbo”,che inquina fortemente questo concetto,è dato dall’identificare la parte che si deve Evolvere con in nostro ego ,con la nostra personalità attuale.Questo è molto fuorviante,inopportuno e ininfluente per questo fine.
Certamente anche per il nostro ego,relegato alla nostra identità personale e fisica, è auspicabile che abbia anch’esso una costante evoluzione nel corso degli anni della nostra vita…Ma questo processo primordiale termina ovviamente con la morte fisica e con l’ovvia dissoluzione permanente del nostro ego.
Questa è un’altra considerazione non ben compresa da coloro che citano a sproposito il concetto di Reincarnazione ed Evoluzione.
Certamente concordo con te che coloro che affermano di avere “dei ricordi”di vite passate”,a testimonianza del concetto della Reincarnazione,siano sotto l’influenza della loro auto-illusione molto egoica…
In ogni caso,anche questi concetti e considerazioni,rimangono tali,appartenenti per certi versi a speculazioni puramente filosofiche o alla peggio,fanatiche;ma questa è la natura umana.
Rimane sempre valido,in ogni caso, il motto << chi morirà saprà ...forse. >>.