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Preveggenza: una testimonianza in cui un particolare ha fatto la differenza.

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  • Questo topic ha 5 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 3 mesi fa da Anonimo.
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  • #24133
    Anonimo
    Inattivo

    Cari amici del forum,

    la conversazione avuta ieri con una mia collega, di cui cercherò di non fornire troppi dettagli per privacy, è stata piuttosto illuminante su come certi eventi, privati di dettagli importanti, possono portare ad un’errata interpretazione.
    Conosco questa collega da anni, proviene da un paese meno sviluppato del nostro ed è più anziana di me, lo dico perché questo serve ad inquadrare le circostanze dell’evento.

    Qualche anno fa mi aveva detto scherzosamente di definirsi “strega” perché capace di prevedere certi eventi. Purtroppo uno di questi eventi è stato molto drammatico nella sua vita perché un suo stretto famigliare è venuto a mancare pochissimi giorni dopo che lei lo aveva “visto” disteso in una bara. Non si era trattato di un sogno, ma di una specie di “visione istantanea” mentre camminava per casa e buttava l’occhio in una stanza.
    Il racconto mi aveva molto colpito, al punto che, non trattandosi neanche di sogno, avevo pensato che forse, chissà, questa donna potesse avere davvero qualche dote di preveggenza.

    Facciamo un salto di qualche anno. Ieri, io e questa collega, abbiamo parlato del più e del meno ed il suo discorso è tornato sulla famiglia e su questo famigliare che purtroppo aveva lasciato prematuramente tutti morendo improvvisamente. Ricordandomi ciò che mi aveva raccontato anni fa, io le ho detto: “tra l’altro tu avevi previsto la sua morte, vero?” E lei mi ha detto di sì, però c’è un però… ha aggiunto un particolare di non poco conto. Quest’uomo aveva da giorni e giorni un forte ed anomalo mal di testa, tanto che lei, essendo infermiera, si era preoccupata e gli aveva suggerito di andare in ospedale dove lei lavorava, per farsi fare una TAC.
    Ricordatevi il contesto, Paese un po’ arretrato, sanità non perfettamente funzionante, aggiungiamoci un po’ di imprudenza da parte loro, insomma la signora è riuscita ad ottenere una prenotazione per alcuni giorni dopo, mentre la condizione dell’uomo suggeriva probabilmente d’essere visitato in pronto soccorso.
    Fatto sta che l’uomo non è mai arrivato a fare la TAC perché è morto per un aneurisma cerebrale.

    Senza nulla togliere alla drammaticità sia dell’evento in sé che della “preveggenza” della donna, quest’ultima acquista un significato completamente diverso alla luce del dettaglio omesso anni fa e chiarito oggi: ovviamente sapendo che l’uomo aveva dei sintomi preoccupanti e che lei era un’infermiera, è facile rendersi conto che la “visione” era scaturita quasi certamente dall’aver intuito, in base al quadro sintomatologico, che potesse trattarsi di cosa grave, tanto da prenotargli una TAC. Se la donna non fosse stata preoccupata, gli avrebbe detto semplicemente di prendersi un’aspirina.

    Perché ho raccontato questa storia? Perché se io non avessi riparlato di questo episodio con la collega, i miei dati sarebbero rimasti fermi a quelli di anni fa, dove non c’era altro da dedurre che si fosse trattato o di casualità oppure di preveggenza. E invece non erano né l’una né l’altra.
    Ricordiamocelo sempre molto bene quando raccogliamo racconti, testimonianze, quando leggiamo dei libri. E’ proprio per questo motivo che io dico sempre che gli aneddoti sono sempre e ripeto sempre, carenti per definizione.

    #76656
    Anonimo
    Inattivo

    Interessante testimonianza Valle…

    #76661
    Anonimo
    Inattivo

    Giusta osservazione! I dettagli sono molto importanti. Spesso, inoltre, ci capita di ometterli anche per illuderci un pochino che non esistano spiegazioni logiche e per fare in modo che gli altri non possano aprirci gli occhi :D

    #76674
    Anonimo
    Inattivo

    Esattamente!

    #76675
    Anonimo
    Inattivo

    Un caso molto interessante. Anche se alla luce dei nuovi particolari il mistero si dirada, trovo che sia affascinante il modo in cui la mente ha reagito mostrando attraverso una visione quello che probabilmente era il pensiero inconscio della signora.

    #76684
    Anonimo
    Inattivo

    prevedere una morte è qualcosa da sentire.
    ancora peggio è poter sentire una persona fredda intorno, bhe. in quel caso ha pochi giorni di vita.. purtroppo lo dico con esperienza e di certo non è qualcosa di grandissimo., in quanto se una persona percepisce la morte di qualcuno si allarma.
    nel mio contesto non cè stato mai nulla da fare, oltre che poter avvisare in anticipo.

    valle il ” ma ” è che lei ha inteso è semplice è il prevenire la morte, ma ( aggiungo io adesso ) con la giusta con condizione.
    queste nostre vite oltre ad essere gia saputo vivono con la legge del ” se “.
    questo “se” se non corretto, il destino svolge comunque la memoria corrente dell’individuo.

    a me dispiace dirlo,ma questa è la vita di ogni essere universale dalla zanzara al piu grande elefante.

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