Close

Parliamo un po’ del Karma.

  • Questo topic ha 23 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 7 mesi fa da Anonimo.
Stai visualizzando 9 post - dal 16 a 24 (di 24 totali)
  • Autore
    Post
  • #55171
    Anonimo
    Inattivo

    @Roberto

    Grazie a te per la cortesia e la chiarezza che hai nel rispondere.
    Il problema è che a ogni risposta che dai mi vengono altre domande (tipo i bambini all’età dei perchè).

    Mi incuriosiscono i “Guardiani della Natura”…mi risuona qualcosa dentro…

    In merito a ciò che hai detto:

    1) Gli “Spiriti Elementari”, cioè i “Guardiani della Natura” li hai messi in relazione ai disastri naturali e dintorni quindi posso immaginarli come “Forme di energia pura e svincolata”?

    2) Quando dici che questi Spiriti Elementari rimangono tali fino al termine dell’emanazione che li riguarda significa a) fino a che hanno svolto il loro compito (per es. come nel caso di Karma collettivi) oppure 2) fino a che la terra gli consente di esistere in quel luogo. Mi spiego…ho immaginato lo tzunami che corrisponderebbe all’applicazione di un Karma collettivo ma mettiamo il caso che domani ci si sveglia e non c’è più il mar mediterraneo (cosa per altro successa in un lontanissimo passato-6 milioni di anni fa- ma non dalla sera alla mattina)…e mettiamo che prima di questo prosciugamento lo Spirito Elementare in questione non ha potuto esercitare il suo effetto (perché non si era raggiunto il numero di entità previsto). La sua emanazione finisce con l’evaporazione del mar mediterraneo o “per così dire” si disincarna per poi incarnarsi nuovamente in un “nuovo mare” che si andrà costituendo?

    3) Precisamente cos’è un emanazione e quanto dura (non mi riferisco ad una data precisa ma a cosa determina la fine dell’emanazione)?

    Per l’aura in relazione alla scoperta dei Kirlian mi ci sono imbattuta proprio perché cercavo di capire come si diventa pranoterapeuti … :)

    Utha

    #55289
    Anonimo
    Inattivo

    @ Utha,
    fai tutte le domande che vuoi, da parte mia cercherò di rispondere e dare il meglio possibile… ma sempre secondo me!

    Quote:
    Mi incuriosiscono i “Guardiani della Natura”…mi risuona qualcosa dentro…
    In merito a ciò che hai detto:
    1) Gli “Spiriti Elementari”, cioè i “Guardiani della Natura” li hai messi in relazione ai disastri naturali e dintorni quindi posso immaginarli come “Forme di energia pura e svincolata”?

    ATTENZIONE!!! Spiriti ElementaLi, non ElementaRi; la differenza è enorme… Forme di energia pura, certo, cos’altro potrebbe essere uno Spirito appena emanato?

    Quote:
    2) Quando dici che questi Spiriti Elementari rimangono tali fino al termine dell’emanazione che li riguarda significa a) fino a che hanno svolto il loro compito (per es. come nel caso di Karma collettivi) oppure 2) fino a che la terra gli consente di esistere in quel luogo. Mi spiego…ho immaginato lo tzunami che corrisponderebbe all’applicazione di un Karma collettivo ma mettiamo il caso che domani ci si sveglia e non c’è più il mar mediterraneo (cosa per altro successa in un lontanissimo passato-6 milioni di anni fa- ma non dalla sera alla mattina)…e mettiamo che prima di questo prosciugamento lo Spirito Elementare in questione non ha potuto esercitare il suo effetto (perché non si era raggiunto il numero di entità previsto). La sua emanazione finisce con l’evaporazione del mar mediterraneo o “per così dire” si disincarna per poi incarnarsi nuovamente in un “nuovo mare” che si andrà costituendo?

    In genere l’emanazione di uno Spirito ha la durata del “tempo” che impiega, esperienza dopo esperienza, a tornare puro come all’atto della sua emanazione.
    Normalmente ci sono tre emanazioni che si intersecano: la prima riguarda l’emanzazione precedente la nostra, la seconda è la nostra e la terza ovviamente quella successiva la nostra.
    Per lo Spirito ElementaLe il discorso è un po’ diverso, non ha la necessità di doversi mondare da qualcosa; il suo “Destino” rimane inevitabilmente legato alla emanazione di appartenenza.
    Rispondo ad una domanda che comunque mi avresti fatto: Perché le emanazioni sono tre contemporaneamente e si intersecano?
    Le emanazioni sono tre, ma non contemporaneamente ma sequenziali. E’ indispensabile che ciò accada, in questo modo le emanazioni proseguono ininterrottamente, differentemente, ogni fine emanazione dovrebbe esserci la fine di tutto e conseguentemente, una nuova creazione del tutto, ripartendo ogni volta dal pulviscolo che creerà il pianeta, dall’organismo monocellulare dallo sviluppo del quale, dopo qualche milione di anni nascerà la vita, ecc. ecc.
    Ebbene, con l’intersecarsi delle tre emanazioni si viene a creare un ciclo ininterrotto delle stesse.

    Quote:
    3) Precisamente cos’è un emanazione e quanto dura (non mi riferisco ad una data precisa ma a cosa determina la fine dell’emanazione)?

    Qui ti ho appena risposto e quindi passo al passo successivo.

    Quote:
    Per l’aura in relazione alla scoperta dei Kirlian mi ci sono imbattuta proprio perché cercavo di capire come si diventa pranoterapeuti …

    Non sarà di certo l’effetto Kirlian che ti farà capire come “si diventa” pranoterapeuti.
    Pranoterapeuti ci “diventano” coloro che studiano pranoterapia… questo tipo di persone, a livello di risultati, non andranno mai oltre la mediocrità. La prano è un dono che abbiamo tutti, si tratta solo di riuscire a scoprire a quale frequanza vibra quella di ognuno e adoperarsi per svilupparla; tutta quella gestualità che ti insegnano nei corsi a pagamento, ti assicuro che è perfettamente inutile ai fini della guarigione, perché mira soltanto alla suggestione sul soggetto/malato, come pure scaricare a terra le energie negative scrollando e mani… quanto mi fanno ridere… ma pensa un po’ te, questi invece di convogliare energia cosmica, assorbono l’energia negativa e se la tolgono di dosso semplicemente scrollando le mani!?!
    Eh, l’uomo, quanto è stolto e credulone…
    Se ti interessa, possiamo approfondire il discorso prano… ma non a pagamento, è? : nonsifa :

    #55172
    Anonimo
    Inattivo

    @ Roberto

    come sempre grazie :)
    ti posso chiedere di parlare un po’ dell’Emanazione precedente alla nostra e di quella successiva?

    Discorso pranoterapia: si mi farebbe piacere approfondire l’argomento se ti va. Prima o poi, mi sa che percorrerò anche questa strada…mi affascina molto ed un consiglio genuino e altruistico è sempre più che gradito.
    Comunque consolati che anche per gli psicologi ci sono una serie di corsi che “insegnano la mediocrità” a caro prezzo ed alla fine senti parlare del tuo lavoro, che ami, in modo non sempre gratificante….

    Utha

    #55316
    Anonimo
    Inattivo

    @ Utha
    parlare delle emanazioni non è mai facile, cercherò, ci proverò nel limite delle mie possibilità, di semplificare al massimo.

    Quello che la nostra religione chiama Dio (sorvolo volutamente sulle altre) nel linguaggio spirituale si chiama Grande Luce o Energia Primigenia, dalla quale tutto si diparte e alla quale tutto torna!
    Questa Grande Luce, emana una parte di Se stessa; per emanazione immagina una parte delle Grande Luce che esplode come i fuochi d’artificio (una riduzione peggiore non sono riuscito a trovarla…) dove ci saranno miliardi di miliardi di miliardi (all’infinito) di scintille piccole come granelli di polvere d’oro; ogni scintilla (o granello) è uno spirito; ogni spirito da quel momento inizia il percorso della sua evoluzione. Molti decideranno di restare Spiriti Elementali per tutta la durata dell’emanazione, occuperanno i ruoli di Guardiani della Natura, gli altri sceglieranno il percorso evolutivo che sarà così composto: Spiriti Elementali ad evoluzione lenta, Spiriti Elementali ad evoluzione veloce, Spiriti Elementari, Spiriti Evoluti (l’uomo) Superuomini ecc. ecc.
    Alla fine del percorso, dove TUTTI chi prima, chi dopo arriveranno, verranno riassorbiti, trasfusi, nella Grande Luce… per essere riemanati di nuovo e ricominceranno da capo, ovviamente ad un livello spirituale molto più alto (quello raggiunto) e quindi con scenari all’altezza dell’evoluzione raggiunta.
    Per forza di cose le emanazioni debbono intersecarsi.
    Prendendo ad esempio quella che ci riguarda, secondo i Maestri del Cerchio Firenze’77 noi apparteniamo alla razza che ha iniziato la propria evoluzione 33.850 anni fa, e sempre secondo questi Maestri, dobbiamo ancora vivere il 3° periodo della 5ª grande età (2.450 anni) e tutta la 6ª e 7ª grande età (14.700anni) prima di giungere allo stadio di Superuomo, cioé alla fine delle incarnazioni umane di tutta la razza.
    Questa emanazione è iniziata con Lemuria, è proseguita con Atlantide, poi c’è quella attuale e quella futura.
    L’intersecazione delle emanazioni, dicevo, sono fondamentali per dare un continuum alle stesse, in modo da evitare che per ogni emanazione, necessitasse una nuova “creazione”, una evoluzione, una distruzione totale e di nuovo una “creazione” e così via all’infinito!

    Non so, se e quanto, sia risultato chiaro nello stringere troppo l’argomento, ma in ogni caso, se avrai domande (e ne avrai…), non farti scrupoli, io rispondo sempre volentieri… sempre nel mio piccolo!

    Per il discorso della prano, se non ti dispiace, te lo continuo domani, ho avuto una giornata piena e mi sento un po’ stanco.

    Roberto :biggrin:

    #55173
    Anonimo
    Inattivo

    Il karma …
    è innegabile, ovvervando la propria vita, che ci sia qualcosa di forma circolare che ci porta ad affrontare in maniera ripetitiva le medesime esperienze …
    è innegabile che è difficile comprendere il perchè accada e a cosa serva al nostro spirito superare queste esperienze in maniera positiva …
    questo è il nostro karma, non è facile capire il perchè s debba affrontare, ma è facile capire che nasce con la vita del corpo umano. Anzi è l’esperienza fisica che permette di generare un karma (una serie di esperienze) possibili e di interesse per lo spirito. Altre esperienze necessitanti allo spirito saranno possibili in altre forme che esso può assumere. Karma è una parola nata con l’umanità, è una nostra definiazione, propabilmente uno spirito non parlerà mai di karma, ma semplicemente di esperienze del suo percorso evolutivo. Per questo tendo a dire che la parola karma sia propriamente legata all’esperienza fisica umana e con la fine del personaggio (per usare termine già definito) termina, rimanendo in essere ciò che è il percorso evolutivo dello spirito. Non è detto che il percorso karmico terreno porti risultati, per questo lo spirito può reincarnarsi in altro personaggio e con esso ripetere le medesime esperienze per apprendere. Ma a questo punto non viene anche a voi chi ha definito tutto questo percorso per gli spiriti ? non vi viene da chiedervi se la terra sia stata creata solo per permettere agli spiriti di evolvere ? ma prima di tutto questo … prima del brodo primordiale … anche allora dovrebbero essere esistiti gli spiriti … e loro da cosa sono stati generati … ? dalla grande luce ? ma facendo queste congetture … si arriva a concludere che qui, ora, non è vita … è solo una “palestra” dove imparare qualcosa … dove non siamo noi … dove non sappiamo cosa siamo, chi siamo e quanto evoluti siamo … non si può che concludere che non siamo reali … perchè dico non reali ? perchè siamo fatti per far imparare qualcosa di più grande … un enorme “gioco didattico” che dura da miliardi di anni … per noi … poichè le dimensiono spirituali non hanno il tempo come grandezza fisica. Eppure il nostro pensiero in questo mondo fa accadere le cose. E’ provato è visibile e tangibile. Perchè dotarci di una tale autonoma se la posta in gioco e la ricompensa non fosse più alta ? frivole chiacchere e forse ho divagato ma ho cercato di spiegare ciò che penso anche se molto altro ho in mente

    #55370
    Anonimo
    Inattivo

    @ De Bergerac
    perdonami, non ho capito a quale conclusione sei arrivato. Secondo me, metti troppa carne al fuoco, vogliamo provare con una, due, massimo tre domande alla volta?
    Devi sapere che per ogni risposta alle domande sul Karma (del quale quello che hai scritto c’entra veramente poco…), ci si potrebbe scrivere un intero libro!
    Il karma è l’argomento più ostico in assoluto del percorso spirituale, proprio in virtù dei milioni di risvolti e varianti, di cui si compone.
    Domande interessanti potrebbero essere ad esempio: cos’è il Karma, come si forma, come si estingue, quando, cosa sono le varianti, la differenza fra Destino e Karma, etc, etc.

    Se vorrai parlarne, sappi che mi trovi a tua disposizione :biggrin:

    #55174
    Anonimo
    Inattivo

    @roberto7101

    visto la mia troppa carne al fuoco … penso che la via migliore sia che io stia zitto e che sia tu a parlarne non trovi ?
    e qualora non mi tornasse qualcosa … mi soffermi a domandare su essa

    #55388
    Anonimo
    Inattivo

    @ Bergerac
    se vogliamo parlare seriamente possiamo andare avanti in eterno, se invece hai intenzione di tirarla ancora per le lunghe con questa sterile polemica, allora è il caso di lascir perdere, perché io non ho né tempo, né voglia di portare avanti discorsi inconcludenti, ok?
    A te la decisione…

    #55392
    Anonimo
    Inattivo

    Vedo che l’interesse per questo argomento va un po’ scemando, sicuramente a causa della mia propensione alla polemica, difetto da correggere al più presto.
    Vediamo un po’ di ravvivare il discorso, anche perché sull’argomento ci sarà da parlare ancora per molto… spero!
    Come antica consuetudine posto due degli insegnamenti (uno in rima) ricevuti tramite uno dei miei gruppi di allora.
    Attendo i vostri commenti

    Alcune vittime delle Torri gemelle

    Oggi vengo a portarvi tre delle vittime dell’apocalisse americana. Sono qui, al mio fianco, ognuna con la propria storia, ognuna con i propri sentimenti d’impronta ancora molto umana e, ciò, a testimonianza dello scompenso e del turbamento dei più, all’inizio dell’esistenza spirituale che, generalmente è dura da accettare, specialmente quando giunge all’improvviso…
    Fai attenzione, le voci che ascolterai ti arriveranno un po’ fioche. Io traduco facilmente, come al solito, ma trattandosi di entità trapassate di recente, le vibrazioni sono particolari e influiscono anche su di me…
    ÷
    Parlo io per prima, me lo hanno permesso. Sono Ethel Templar, nata a New York 21 anni fa. La nonna materna era italiana, di Motta di Livenza e venne in USA in veste di sposa di guerra avendo sposato uno dei soldati americani sbarcati da voi. È morta da un paio d’anni, dopo il nonno; gli altri nonni, non ho avuto la fortuna di conoscerli.
    Siamo stati sempre una bella famiglia unita, anche se alcuni di noi non vivono più a New York da tempo, ma nell’Ohio; però abbiamo conservato l’abitudine di riunirci tutti a casa dei nonni, per le festività di Natale e di fine d’anno.
    Ero fidanzata con Bob; è stato lui, che faceva l’ascensorista, a procurarmi l’impiego in un negozio di biancheria, uno fra i tanti che si aprivano in successione appena varcato l’ingresso della prima torre e che occupavano l’intero piano e anche parte del seminterrato, un’ala del quale era invece strutturata come scuola/asilo, ove le madri che lavoravano nei vari complessi parcheggiavano i bambini, fino all’ora di rincasare.
    Molti, di questi piccoli, neppure sapevano camminare.
    Bob ed io pensavamo al matrimonio, facendo un mucchio di progetti fantastici, ma pur decisi ad attendere almeno un altro anno dato che Bob non aveva ancora conseguito la sospiratissima laurea che gli avrebbe permesso qualcosa di più che fare l’addetto alla manutenzione degli ascensori.
    Quando è accaduto il terribile fatto, sapevo che era salito al 35° piano per un guasto alla porta di un montacarichi. È indescrivibile il boato e la bolgia che ne è seguita! Non vi sono parole, non vi sono aggettivi su misura, bisogna viverla quella realtà per capire che è impossibile tradurre quell’immenso orrore!
    Se scrivessi, urla forsennate, se scrivessi un inferno di fumo, se scrivessi pioggia di fuoco e di polvere, se scrivessi delle persone stese a terra, come fantocci di pezza, come marionette senza filo… non tradurrei un bel nulla, perché sono solo parole!
    I vigili del fuoco probabilmente mi avrebbero salvata, (avevo riportato soltanto delle abrasioni in faccia), ma invece di precipitarmi verso l’uscita, mi sono infilata nella prima scala, in ansia di ricongiungermi a Bob e convinta di scamparla insieme a lui. Piangevo e urlavo il suo nome, saltando di rampa in rampa, ma ad un tratto sono rimasta travolta dalla massa di gente che correva in senso opposto. Ricordo di essere caduta e che qualcuno mi aveva calpestata… poi il vuoto… un pozzo nerissimo… e più nulla!
    Quando ho capito di essere finita (pur sentendomi stranamente ancora me stessa), la mia disperazione ha raggiunto l’acme, e allora ecco che mi sono trovata circondata da creature sconosciute, che mi parlavano senza voce, ma che ugualmente sentivo, consolandomi e quietandomi poco a poco.
    Ad un tratto, ho riconosciuto la cara nonna Antonietta, che mi ha abbracciata teneramente trasmettendomi che mi sarebbe rimasta al fianco e mi avrebbe detto tante cose che dovevo sapere. Mi ha parlato che tutti, qui, avremo la possibilità di tornare in vita; dapprima ho stentato a crederle, non si dice forse, che si vive una sola volta? Non avevo mai sentito parlare di questo fatto, ma adesso ci credo, anche perché ho saputo da altri che quando sarò “pronta”, mi sarà data la prova che ho vissuto di già!, e così capirò la causa di ciò che è accaduto.
    Adesso sono molto più calma, anche se il rimpianto dei miei bei sogni, a tratti, mi procura un certo soffrire che mi fa dire: “Beati voi, che potete ancora sognare!” Io desidererei tanto sognare di nuovo, ma solo fra le braccia del mio Bob!
    Tommaso: È un iter del tutto naturale questo di Ethel; indubbiamente una sofferenza più o meno forte, coesiste finché lo spirito non è completamente libero dalle spoglie umane. Un grande contributo alla sua accettazione lo darà la retrovisione dei sui vissuti più significativi, che però avverrà quando sarà più pronta alla totale comprensione…
    ÷
    Pure io sono italiano come la nonna di Ethel, e come lei, di origini venete, ma di un altro paese chiamato Sacile.
    Marcello Bartoletto è il mio nome (se ancora i nomi servono a qualcosa per identificarci, in questo stato…) ma vi dico subito che non m’importa un cavolo di essere morto, perché tanto dovevo morire per forza! I dottori mi avevano pronosticato due o tre mesi per un carcinoma alla vescica. Al contrario del nostro sindaco Giuliani, io non avevo potuto curarmi al meglio, forse perché la mia assicurazione non mi ha permesso le cliniche e i dottori che ha potuto permettergli la sua… ma alla fin fine, quei matti m’hanno fatto un piacere, sparandomi in aria a pezzi senza che neppure me ne accorgessi!
    Ma perché parlarvene? Cosa può importarvi? Alla gente, importa solo di se stessa, e se per esempio avessi confidato a qualcuno la mia malattia, al massimo dello sforzo mi avrebbe risposto: “Oh, poverino! Oh, quanto mi dispiace! Oh, come ti capisco!” Un cavolo avrebbe capito! Se non sei dentro del problema non fingere di capire! Per questo, non l’ho mai detto a nessuno, neanche sul lavoro, tirando avanti a botte di morfina!
    Lavoravo al penultimo piano, allo snack-bar, dietro il quale una scala interna portava ad un mastodontico restaurant che impiegava una trentina, e forse più di persone fra chef, sommeliers e camerieri. Molti erano italiani o italo/americani. Morti tutti insieme… volati per aria, come me!
    Mi viene da ridere ricordando un certo Bruno, che in quei giorni si stava dando da fare per soffiare il posto ad un aiuto-cuoco… bel servizio gli hanno fatto, i Kamikaze!
    Vorrete sapere come sto qua: benissimo… ultra-benissimo! L’ex moglie non può più scocciarmi con l’assegno degli alimenti… non mi scoccia più il padrone di casa, né il coinquilino che suona la tromba anche di notte… e, soprattutto non ho più alcun tormento, non più terapie, non più cateteri… ho solo una grande meraviglia di ritrovarmi più VIVO che mai!
    Neanche da piccolo ci credevo, quando mia zia – una fissata bigotta – mi trascinava alla Messa e mi facevo nero di rabbia, non potendo invece unirmi agli amici, a giocare a biglie e a piastrella, oppure a fiondare i passeri e le anitre selvatiche. Beh… sono proprio contento di essermi sbagliato, a patto che tutto continui così…”.
    Tommaso: Questa entità, si trova chiaramente ad un livello spirituale alquanto diverso dalla precedente e il suo Sentire si manterrà ancora tale, anche perché la situazione critica che stava vivendo prima, gli prospettava altre grandi sofferenze e quindi ha accolto la Morte come vera liberazione! In seguito giungerà anche per lei il momento di ampliare i suoi orizzonti.
    ÷
    Sono rimasta sepolta sotto un’ala del Pentagono, ma non provo rancore per chi ha provocato la mia morte, perché è stato il dito che ha premuto l’interruttore della mia corrente. Vi sembrerà strano questo, ma è così. Tanti miei compagni di sventura li sento ancora imprecare, e scorgo i loro corpi come rigonfi di tutti i fumi e le polveri che ci hanno soffocato, mentre io ho la sensazione di essere leggerissima e di muovermi con straordinaria agilità, e c’è da ridere pensando che il mio Joseph mi chiamava scherzosamente aerostato!
    Povero, povero caro! Ho dolore per lui, rimasto da solo, e anche per Shila la nostra vecchia cagnetta. Chissà come guairà, cercandomi invano per la casa!
    Oh, ma non mi sono presentata… mi chiamo Jessie Carsson, sono di sangue misto, nata in Virginia, Joseph fa il camionista e io lavoravo al Pentagono per un’impresa di pulizie. Il mio lavoro finiva sempre molto prima dell’arrivo degli impiegati, prima dell’ora in cui accadde la tragedia, ma quel giorno ho chiesto di fare dello straordinario perché mi servivano dei soldini in più, per festeggiare i cinquant’anni del mio Joseph. Mi ero messa in testa di regalargli un televisore portatile, perché potesse seguire le sue amate partite in ogni momento.
    Davvero mi rammarico tanto per averlo lasciato! È stato un matrimonio felice, il nostro, un matrimonio di oltre vent’anni, ma ora so che era il mio momento di lasciare il mondo e che era giusto che finissi come sono finita, perché ho già preso coscienza delle brutture commesse, in un’altra epoca.
    Per un essere immondo che, un giorno, aveva sepolto viva una bambina dopo averla stuprata, morire asfissiata sotto una montagna di macerie era il castigo più adeguato. Io, Jessie Carsson, ho avuto la morte che detti!
    Tommaso: Mi pare che non ci sia necessità di commentare.

    (Dopo circa dieci minuti, Tommaso si scusa, presentando una quarta entità…)
    ÷
    Sono pur io fra le vittime delle Twin Towers e voglio intervenire solo per esporre il mio critico punto di vista (dal momento che i Capi non hanno mai rivelato la necessità di sviscerare certi problemi dei quali mi occupavo).
    Mi chiamo Edmund, altri dati sono superflui. Per un periodo sono stato membro permanente del National Intelligence Council, in seno al quale, già da qualche anno dilagava la certezza di gravissimi atti terroristici in preparazione. Tanti e chiari erano i segni, e la causa era sempre da attribuirsi innescata soprattutto dall’imperialismo nazionale e dalla economia globale.
    Più volte, avevamo relazionato tale situazione ai più alti vertici governativi, ma con risultato zero!
    Con la ridimensione dello spauracchio comunista e di un ipotetico attacco nucleare, i nostri sommi registi avevano ripreso i loro sonni tranquilli, e non erano bastati a scuoterli dal torpore tutti quegli episodi, chiaramente anti-americani, che si accendevano qua e là, un poco in tutti i Paesi. Non erano bastati i nostri militari trucidati, non erano bastate le varie dimostrazioni filo-islamiche, non erano bastate le nostre bandiere sputacchiate e bruciate e le nostre ambasciate prese a sassaiole… e adesso, scornati nel tentativo di sterilizzarsi dall’onta dell’indifferenza, dell’incapacità e superficialità, nonché di quella della super-autostima, tutte le responsabilità le rigettano sulla CIA e su altri Servizi Segreti, accusando tutti di inadempienza.
    Mi domando: hanno mai capito qualcosa di politica internazionale i grandi personaggi che ci hanno governato e ancora ci governano? Hanno mai posseduto la benché minima lungimiranza? Hanno mai pianificato e praticato un’intelligente giusta, mirata strategia di convivenza o ritengono più che sufficiente predicare sui palchi imbandierati, abbracciare i negri e gli islamici cosiddetti moderati, o genuflettersi ai Papi?
    Oh, questa generosa, ospitale, civilissima America, che sempre si è creduta la vetta dell’universo! Questa prepotente America, che sempre si è creduta in diritto di manovrare, per i propri esclusivi interessi, i destini di tanti popoli, a costo di seppellirli sotto le torri dei suoi dollari!
    Non s’indigni, questa America, e non indignatevi neppure voi, se si è conquistata l’odio di oltre mezzo mondo! E fino a che non cambierà radicalmente i suoi giochi politici, fino a che non toglierà gli artigli dal petrolio del Medioriente, finché non rinuncerà alla convinzione di porre rimedio ai suoi innumerevoli soprusi con l’elemosina dei pacchi-viveri stampigliati di proclami di fratellanza e solidarietà, finché non si convincerà che “pace-pane-libertà” non sono solo parole, ma stimoli a concretizzarle in azioni, per il bene ed il rispetto di ciascuno, MAI diverrà veramente UNA GRANDE BUONA AMERICA!
    Tommaso: È rilevante la diversità del Sentire di queste creature e la prova del perdurare, in ciascuna, delle loro tracce caratteriali nel loro vissuto concluso da poco. Se ho acconsentito a tradurle (previo permesso dei Maestri) è perché l’ho giudicato utile, sia a loro, sia a voi.
    Tommaso 11.11.2001

    Agiamo pe’ missione!

    Pur io accorsi a pensieri scuri
    de’ omini, stravolti da’ furore,
    che stavan pe’ gettarsi contro muri,
    mentre piangean, altri, di terrore!

    Co’ spirti bruti, iniziai tenzone
    e, però, vano resultò l’intento!
    Risposero: “Agiamo pe’ Missione!”
    Allora, li lassai, tutto sgomento

    …e, sgomento, udii imman boato
    palazzo longo vidi, io, crollare,
    qual castello di sabbia fosse stato,
    giuoco di fantolin, in riva a’ mare!

    Urli, udii… e vidi tanta gente
    che, invocando aiuto, si sporgea
    soccorsa, l’avarìa, ma io pe’ niente
    in tale fatto, operar potea!

    Non restavami che raccoglier l’Alme,
    pe’ ben guidarle a l’estremo Porto
    che, mano a man, facevansi più calme
    a’ dir mio, e a’ mio conforto.

    Rimembranza di tal accadimento
    ancor non mi lassa, me tapino!
    Ancora dole e procurami tormento
    pensar che, omo, è sempre più “Caino”!

    Sante

Stai visualizzando 9 post - dal 16 a 24 (di 24 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.