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Posso sognare queste case non familiari e mai viste prima e rivederle dopo un breve o lunghissimo tempo.
Queste esperienze sono divise in due parti,posso entrare in una casa che non ha mai sognato e mai visto e provare lo stesso sensazioni molto forti; o sognare una casa e i suoi soggetti e rivedere la casa dopo un tot. di tempo. Ti posso assicurare che una casa sognata la riconosco sempre a prima impatto e ha lo stesso effetto di una calamita
Il fenomeno è interessante. Avevo una collega di lavoro che viveva un fenomeno solo in parte simile al tuo. Quando entrava in certe case percepiva delle sensazioni molto forti ed inspiegabili. A volte anche soltanto in una stanza della casa.
Ciao AmayaKo. Dopo le ottime introspezioni dell’amico Gemini risulta difficile dare ulteriori consigli e spiegazioni, mi soffermo un attimo sulle case “viste” in sogno e poi fisicamente visitate. Io stesso (in un momento di debolezza…) descrissi qui, sul forum, di aver sognato una casa con una ragazza dai capelli rossi che ne scendeva le scale. Ebbene, diversi anni dopo mi sposai e andai ad abitare in quella casa con quella ragazza, ormai diventata mia moglie. Tornando a te, già dissi (personalmente ne sono certo) della possibilità reale di una tua intima sensibilità che sconfina nella sensitività. Considero insomma i tuoi “fenomeni” aventi una base chiaroveggente.
Per non ricalcare Gemini, autorevole “inventore” di pizze più disparate, roba da leccarsi le orecchie…. vorrei entrare nello specifico del sogno della donna “attraversata” da un serpente. Partiamo da lontano, dalla simbologia dello stesso serpente che è vastissima, antica come i culti animali. La dea egiziana Uazit era rappresentata da un serpente, così come la mesopotamica Kedl, simboleggiante la Dea Madre. Così come il serpente Ananta era considerato dagli indiani il vero simbolo della Materia Primordiale.
Generalmente il serpente viene accostato alle oscure forze della Terra e spesso della sessualità, costruttrice e distruttrice ad un tempo, menzionato ovviamente anche dalla Bibbia. La setta Gnostica degli Ofiti fece del serpente il simbolo del Messia con riferimento ad un passo del vangelo di Giovanni (III, 14): “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così deve essere innalzato il Figlio dell’Uomo. Per questo si giunse infine alla rappresentazione del serpente crocifisso, emblema molto caro agli alchimisti. Ma torniamo alla tua visione: il serpente che trapassa una donna.
Speriamo che tu non mi fraintenda, non è mia intenzione parlare di sesso, ma di sessualità, così come il sogno spesso la rappresenta. Non bisogna nascondersi, nel simbolo onirico sopra descritto, il serpente può rappresentare il fallo maschile, e il fatto che trapassi una donna, va da sè l’insieme dell’atto sessuale o la sua intrinseca rappresentazione. Perchè un sogno simile? Forse nemmeno tu potresti dare deduzioni significative, dal momento che quasi tutti i sogni sono “liberazioni” oniriche, non condizionate dal soma. Un tuo problema attinente al sesso che di solito accantoni? Forse un pò di timore verso gli uomini? Verso il rapporto sessuale? La componente fallica nei sogni delle donne è rappresentativa, con molteplicità di simboli, non ci si deve vergognare di questo. In sostanza individuo (ma posso benissimo sbagliare) un tuo problema in tal senso. Non volermene non è certo mia intenzione indurre argomentazioni astruse e stupide verso tale argomento.
Un saluto
Io sono d’accordo su tutto ma attenzione e accetto sempre pareri altrui,ma attenzione io non ho detto che la donna era penetrata ma la donna era per metà serpente,solo la testa e il petto usciva dalla spalla della donna
Indipendentemente da dove entrava o dove usciva, il serpente è effettivamente un simbolo fallico, secondo l’interpretazione freudiana. Accostato al corpo femminile lo è ovviamente ancora di più. Oltre al simbolismo fallico, inoltre, il serpente rimanda ai concetti di tentazione, seduzione, inganno, trasgressione e così via, che sono anch’essi legati in vario modo alla sessualità.
Quindi l’interpretazione di KitCarson ha un suo senso.
Detto questo, poi, io i sogni li prendo sempre con le molle perché aldilà di Freud, simbolismi e possibili interpretazioni, ci andiamo ad addentrare in terreni veramente impervi ed intricatissimi quali i meandri della psiche.
Io sono più interessato, invece, ai riscontri oggettivi delle tue visioni oniriche. Potresti spiegare qualche caso preciso in cui hai visto una casa prima in sogno e poi nel reale ed i motivi per cui erano certamente lo stesso luogo? Hai poi scoperto qualcosa sul passato di queste abitazioni?
Io non sarei così dicotomica nello scindere la tendenza verso l’introspezione e la passione per la psicologia con la curiosità verso la sfera del paranormale.
Men che meno la psicoanalisi.
Detto ciò, sarebbe molto interessante potersela discutere, oltre che con noi qui sul forum (le possibilità non si escludono mai tra loro), con un “addetto ai lavori della psiche”, di quelli che non sposano lo scientismo a tutti i costi, ma che con atteggiamento tanto “archeologico” quanto in grado di abbracciare miti, credenze ed appartenenze antropologiche e sociali, possa accompagnare in un cammino di conoscenza senza lasciare indietro o minimizzare esperienze e parti di sé importanti.
Come vedi non c’è nulla che abbia a che fare con la follia, né con la psicopatologia, in quello che dico. Anzi, la troverei un’opportunità arricchente e “normalizzante”. E quando dico normalizzante faccio riferimento in primis alla tua preoccupazione, AmayaKo, di poter essere presa per matta.
Dopo tutto, lo diceva anche il grande Basaglia che “da vicino, nessuno è normale”. Per fortuna 😉
In bocca al lupo!