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Dunque…apro questo topic dopo alcune ricerche in ambito “lavorativo”
Stando a stretto contatto con artisti sudamericani, ho avuto modo di conoscere meglio l’iconografia di questi paesi e sicuramente quella che mi ha colpito di più è stata la figura della cosiddetta “Madonna messicana” o dei “teschi messicani”, che stanno avendo grande successo anche qui in Europa. Dopo essermi documentata (cosa che pochi fanno quando vogliono farsi un tatuaggio non legato alla propria tradizione culturale) condivido con voi queste info che hanno anche una forte connotazione religiosa…
PS: se avete voglia di un tatuaggio fatemelo sapere! :ok:
Una donna col viso imbiancato da una base di trucco coprente: è lo stesso cerone che usano i clown ma qui rappresenta il volto della Morte. Su bocca e occhi si disegnano i tratti del teschio,sul naso spesso il disegno è l’asso di picche,mentre l’insieme si trasfigura di dolcezza con l’intervento dei colori e di bellissime decorazioni:rose o altri fiori sul mento; ragnatele,serrature,croci sulla fronte e cuori sul resto del viso.
Questo tatuaggio prende ispirazione da una maschera tipica. Riprodotta in migliaia di interpretazioni e varianti sul volto di uomini e donne, è una tradizione del Dìa de los Muertos o “giorno dei morti”, celebrazione che onora i defunti il 2 novembre ma che in Messico e in America Centrale inizia il 1 novembre. Per i messicani è una grandiosa festa che coinvolge l’intera popolazione e fra le usanze a essa legate c’è quella del make-up “da teschio”: il trucco brilla di luce propria grazie al fascino gotico, inqietante ma allo stesso tempo bellissimo, misterioso ed elegante. E’ un tributo alla Signora di ogni destino, La Dama della Morte, che i messicani rappresentano come una donna aristocratica e bella.
La Signora della Morte è una figura familiare in Messico, dove viene chiamata “la Catrina”, nome di un personaggio creato da Josè Guadalupe Posada nel 1800, incisore locale che rivisitava in chiave satirica le figure della borghesia.
Essa è la Morte personificata: una bellissima donna ingioiellata e truccata, dall’aria amabile con fiori che le ornano i capelli. Questo personaggio è la rilettura in chiave moderna della dea Mictecacíhuatl, signora della Morte azteca che da 3000 anni presidia la festa.
Per gli antichi mesoamericani la Morte non aveva le connotazioni morali della religione cattolica,dove l’idea dell’inferno e del paradiso serve a castigare o premiare il comportamento tenuto in vita. Queste popolazioni credevano che il destino delle anime fosse determinato dal modo in cui erano morte e i defunti erano destinati ai vari regni.
La Morte, eterna compagna del destino, in Messico paradossalmente si associa al piacere di vivere. Nel folklore messicano, immagini di “calaveras” (teschi) e “calacas” (scheletri) sono considerate immagini gioiose e non macabre. Spesso raffigurate con abiti da festa nell’atto di danzare o suonare chitarre e violini, rappresentano una lieta concezione dell’aldilà.
Interessante..è proprio vero paese che vai usanza che trovi quindi!
Si interessante e grazie per l’approfondimento
bella non lo sapevo! davvero interessante grazie Lydia