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Ciao a tutti,
davvero strana l’esperienza con le carte di Isabelle! E’ comunque possibile, come dice Ghost whisperer, che l’immagine abbia fatto leva su qualche ricordo emotivamente pregno, anche se tu non sei riuscita a metterlo a fuoco.
Per quanto riguarda l’ipnosi regressiva, oltre a ciò che ho già scritto sulla sua limitata validità, c’è da aggiungere che è meglio non svegliare il cane che dorme. C’è una ragione per cui alcuni contenuti della nostra mente sono stati “etichettati” come non funzionali e quindi chiusi a chiave dentro un cassetto. Andare a tutti i costi a cercare la chiave e ad aprire quel cassetto non porta sempre giovamento, anzi, se mai un giovamento ci sarà, questo non arriva senza prima aver prodotto scompiglio e destabilizzazione. Valutate quindi se è il caso oppure sia meglio lasciar perdere.
Ricordo che anni fa, in occasione di un ciclo di formazione per il nostro lavoro, l’èquipe si trovò a lavorare con un professionista che tra i vari metodi formativi utilizzava anche una sorta di leggera ipnosi di gruppo. E’ andato (senza volerlo) a toccare dei tasti delicati, ed una mia collega ha avuto delle forti crisi di pianto da cui non riusciva a riprendersi per il resto della seduta. Ha pianto per circa due ore, e poi non l’ho più vista alle formazioni successive.
E giustamente, chi gliel’ha fatto fare! :OT: