Home Page › Forum › MISTERI DEL MONDO › U.F.O. e vita extraterrestre › Esiste la vita extraterrestre? › l’UFO di Caselle
Secondo il mio parere questo di Caselle è uno di quei casi che NON offre le “solite” spiegazioni di comodo: meteore, palloni sonda, fulmini globulari, tecnologia terrestri, la bocca larga dell’ometto di turno….ecc.
Portiamo qualche esempio:
1) L’oggetto era stato osservato visualmente da testimoni tecnicamente qualificati, quali addetti alla Torre di Controllo dell’aeroporto e i piloti di TRE aerei che in quel momento si trovavano sul campo: un Piper in fase di atterraggio (pilota Riccardo Marano), un DC9 in arrivo da Parigi (pilota Mezzalami), e un altro DC9 in partenza per Roma (pilota Tranquillo). Appariva come un globo luminoso “pulsante”, emanante cioè dei bagliori di varie colorazioni: dal violetto all’azzurro al rosso.
2) L’oggetto fu intercettato simultaneamente da almeno due radar, quello dell’Aeroporto di Caselle e quello della base militare di Mortara.
3) Apparve sugli schermi radar come un “punto materiale” di intensità paragonata a quella che può dare un grosso aereo di linea (per esempio un DC8) . Secondo la testimonianza del comandante militare dell’aeroporto di Caselle, colonnello Rustichelli, l’obbiettivo appariva inizialmente IMMOBILE.
4) I movimenti dell’oggetto,osservati sia visualmente sia al radar, erano apparsi da subito incredibili: spostamenti bruschi e scatti orizzontali e verticali ad una velocità elevatissima stimata sui 5000 Km. orari. Si osservò per esempio, una impennata in verticale di 4800 metri in due secondi: un’accelerazione terrificante, insostenibile per un essere umano anche se provvisto di tuta spaziale.
5) Il pilota del Piper, Riccardo Marano di 28 anni tentò invano di avvicinarsi all’oggetto. Mentre si apprestava all’atterraggio, il Marano fu avvertito dalla Torre di Controllo della presenza dell’ufo (che si trovava in quel momento a circa 400 mt. dal suolo). Il pilota si fece “guidare” da terra verso l’obbiettivo, e lo avvistò visualmente quando gli giunse ad una distanza di 3500 mt. A questo punto cominciò il classico gioco del gatto e del topo che ben conosciamo, ben noto agli studiosi di ufologia, si pensi ad esempio al celebre caso Gorman. Il globo luminoso cominciò a “fuggire”, impedendo all’aereo di avvicinarsi ulteriormente ed esibendo tutta una serie di evoluzioni impossibili: improvvise deviazioni, cabrate, picchiate, “balli verticali come se giocasse a rimpiattino”.
In un SOLO ISTANTE il pilota se lo vide passare da prua in coda. nel comunicare con la Torre di Controllo, il Marano cambiò tono di voce, nonostante anni di esperienza al suo attivo, non potè evitare un attimo di emozione. Credo sia umanamente giustificabile. Questo nostro pilota fu comunque molto più coraggioso di quel pilota americano durante un volo per Rapid City (Sud Dakota) nel 1953, che pur essendo stato un veterano delle guerre in Europa e in Corea, che aveva affrontato i Messerschmitt e i mig-15, rimase così turbato dallo sconcertante comportamento dell’ufo che i nervi gli cedettero. Ebbe paura e chiese di rientrare alla base senza portare a termine la missione.
Il Marano seguì comunque l’ufo fin quasi a Voghera. Qui essendo ai limiti della propria autonomia, avrebbe desistito mentre l’ufo continuò la sua fuga. Questo punto non è in verità molto chiaro, secondo alcuni giornali l’UFO sarebbe scomparso salendo in verticale a velocità “quadrisonica”.
L’oggetto dunque c’era ed era reale e i radar lo hanno segnalato lungo. A questo punto i casi sono due: o i fatti (descrizioni, testimonianze, nomi e cognomi) riferiti dai giornali, dalla radio e dalla televisione sono falsi, e allora ci sarebbe da chiedersi chi e per quale motivo avrebbe avuto interesse ad inventare di sana pianta una storia del genere; oppure sono veri, ed allora le spiegazioni “ufficiali” in termini di meteore, palloni sonda e fulmini globulari non reggono neanche un poco e costituiscono un evidente tentativo, ieri come oggi, di minimizzare l’accaduto giocando sulla credulità e la tradizionale mancanza di senso critico della gente.
Un saluto
L’avvistamento di cui parli è di quest’anno?
Io vivevo a Rivoli (TO) e dalla mia finestra vedevo il Monte Musiné, che pare sia stato più volte teatro di avvistamenti UFO e relativi inseguimenti di caccia militari.
Caselle è soltanto ad uno sputo da lì, dal punto di vista dell’aviazione, quindi pare che la zona sia interessante per gli alieni. :alieno:
In effetti si tratta di veri e propri oggetti non identificati (che non significa alieni), ma anche a me pare difficile trovare una spiegazione “classica” a tutti questi dati.
Certo mi immagino su una nave che parte dalla Terra per arrivare sul pianeta X dopo un lungo viaggio (forse non così lungo se sono molto evoluto) allo scopo di sfrecciare nel cielo, fare due giravolte luminescenti e puf. Un po’ come il ragazzino che col motorino fa due evoluzioni in piazzetta e via.
Qualunque cosa siano il fenomeno è reale.
Mi riferivo, riguardo a Caselle dell’anno 1973.
Quest’anno in data 08-07-2018 un vero avvistamento si ebbe a Corio nel canavese,ne hanno dette di tutte, hanno provato a sminuirlo ma non ci sono riusciti. va da sè che, come tanti altri, seppur veri, andrà anche lui nel dimenticatoio, sarà in buona compagnia.
Un saluto
Dico la verità, non mi hanno mai convinto le spiegazioni “tradizionali” dell’UFO di Brema (Cermania). Del 9 gennaio 2014. Complottista? Sarà…
Si disse, per chiudere il caso, che fosse un drone con un potente faro incorporato (solo per questo, e per le 3 ore d’uso rilevate, gli asserviva una quintalata di batterie, dove mai poteva trasportarle un cosino di pochi kg? Mah!). Sarà! Un drone dunque, si disse, di ridotte dimensioni, guidato da terra, che vola sopra uno spazio aereo interdetto a qualunque cosa che non siano aerei o elicotteri e che, nonostante questi divieti, mi sorvola per ore detto spazio. Lo trovo assurdo. Ancora adesso non ha lasciato tracce e nessuno ci dice se hanno trovato lo sconsiderato che mise a repentaglio la sicurezza dell’aeroporto di Brema.
Un elicottero alzatosi in volo, pur rimanendo a debita distanza per diverso tempo, lo qualificò (non subito, ma a posteriori) come un drone. Un lasso di tempo di distinguo molto lungo per l’identificazione: se era un drone, perchè rimanere in volo per così tanto tempo ad osservarlo? Si disse che era un modellino-ino, dalle dimensioni inferiori di una POIANA in volo, mi chiedo come mai i radaristi dell’aeroporto si siano allarmati così tanto per un oggetto se era così piccolo, al punto di dirottare i velivoli in arrivo e di impedirne la partenza a quelli in pista. Tutto sto can-can per un modellino. Figuriamoci se fosse passata una cicogna con apertura alare sopra i 2 mt. cosa avrebbero deciso? Di rifugiarsi nei bunker ancora agibili?
E’stato detto e appurato, che la distanza tra il “drone” e la Torre di Controllo Voli era effettivamente breve, come sia mai possibile mi RI-domando che nessuno, dico nessuno degli addetti dell’aeroporto dotati di binocolo sia mai stato in grado di identificare l’oggettino che svolazzava allegramente sulle loro capatoste?? Hanno mai divulgato l’arresto (non dico le generalità) del furbacchione proprietario del modellino? Non mi risulta. Si vede che la polizia di Brema è così efficiente che scoprire chi acquista modellini di droni a Brema è praticamente fuori portata, sarà perchè non si hanno nemmeno gli scontrini dei milioni, ma cosa dico milioni, bilioni e bilioni di appassionati che giornalmente acquistano droni in questa città…
Per Corio hanno dimostrato giusto un paio di cose:non hanno minimamente avuto la situazione sotto controllo.
Non hanno saputo dare una risposta un minimo convincente(caccia militari a bassa quota sopra un centro abitato che inseguivano un puntatore luminoso(che poi cos’è,in che senso?i puntatori sono laser e i segnalatori sono tipo bengala che illuminano il bersaglio,non sono un bersaglio).
O non vogliono ammettere una”leggerezza”di qualche pilota in vena di bravate,o non vogliono dire che qualcuno sorvola a suo piacimento i nostri cieli e non c’è nulla da fare,o non hanno la minima idea di cosa sia quello che hanno inseguito.
MI dispiace troppo lungo, magari quando avrò tempo lo leggerò adesso non o voglia, va bene? nn è ke visto ke sn egiziano tu fa razista no? alla prossima ciao
Si può diventare complottisti pur cercando di rimanere neutrali ? Cerrrrrto! Si può… :alieno: :ronfronf:
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Una delle cose che non capisco di questa storia, ma potrei non aver letto bene, è questa:
dopo la conferenza, Alberto Negri viene preso da parte dal presunto operatore della torre di controllo che il giorno dell’avvistamento aveva dato a Golinelli l’ordine di alzarsi in volo verso l’oggetto. Questo personaggio gli dice che nella conferenza ha sbagliato una cosa, cioè la quota dell’oggetto, che non era a 30.000 piedi ma a lmeno a 60.000. Tradotto in metri significa più di 18.000 metri.
Nell’articolo stesso si dice che gli F84F, l’aereo utilizzato da Golinelli per l’avvicinamento, potevano raggiungere al massimo una quota di 40.000 piedi, cioè circa 12.000 metri.
Da 12.000 metri a 18.000 metri, quota del presunto UFO, abbiamo ben 6.000 metri di differenza. Nell’intervista da parte di Negri al pilota Golinelli, cui si accenna alla fine dell’articolo, pare che Golinelli abbia sostenuto d’essere stato obbligato a dire d’aver visto un pallone sonda, mentre in realtà ha visto uno splendido oggetto triangolare che brillava di luce propria.
Io mi chiedo: questo pilota che cosa poteva vedere a 6.000 metri di distanza? Che cosa aveva al posto degli occhi, un telescopio?
O ci sono delle inesattezze nell’articolo oppure i numeri non quadrano.
Le strumentalizzazioni di bordo di un aereo, già dopo la seconda guerra mondiale, era altamente sofisticata, ben oltre la portata visiva umana, pure con radar di bordo. Si poteva probabilmente vedere il canarino Titti inseguito da gatto Silvestro a vari km di distanza…
Un saluto
La sua testimonianza è riportata in questo modo:
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Chiaramente si tratta di una descrizione di un oggetto visto ad occhio nudo, non su un radar di bordo.
Comunque qui si sta discutendo di un articolo, il quale da “i numeri”, evidentemente incongruenti, su testimonianze di terzi contenute in un video, e così via… Bisognerebbe andare a pescare le testimonanze video dirette. Troppi passaggi.
Solite discussioni sulla lana caprina.
Solita assoluta mancanza di prove.
Solita noia.
Ancora esistono persone che credono agli ufo (intesi come mezzi alieni e non come oggetti non identificati), a malanga e a rol.
Proprio un bell’utilizzo di risorse mentali.
Valle, ti stimo per la pazienza, la deduttività e la saggezza che poni nei tuoi interventi , ma credo che anche tu stia sprecando il tuo tempo cercando di spiegare a chi non vuol capire.
cari amici, partiamo dicendo che NON è nè MAI sarà mio compito convincere chiunque dell’esistenza degli UFO o OVNI che dir si voglia, visti come oggetti al di fuori delle capacità umane, ci sono migliaia di documentazioni che lo attestano. Al di là della loro certa esistenza, si è cercato in mille modi di entrare nella complessità delle loro prestazioni e delle loro intrusioni nella sfera umana. Jung, per esempio, quando morì era molto perplesso a proposito degli UFO, intendeva dimostrare come essi fossero una proiezione dell’inconscio collettivo, ma era estremamente sconcertato dagli effetti fisici: come può un archetipo, o una proiezione produrre bruciature, segnali radar, o tracce tangibili sul terreno?
Per questo anche gli incontri ravvicinati del terzo tipo NON possono essere spazzati sotto il tappeto… Nella scienza NON è lecito trascurare i dati solo perchè non piacciono. Ci blocchiamo davanti al muro dell’inconoscibile, cercando la vita altrove noi dovremmo considerare NON soltanto la vita che conosciamo, ma anche una vita di tipo ignoto e addirittura inimmaginabile. Noi siamo terribilmente ingenui e pre-copernicani nel concepire la vita intelligente. Anche l’ufologo più smaliziato è condizionato da idee più o meno precostituite su ciò che dovrebbero o non dovrebbero essere gli UFO.
Senza passare per boccaloni, ci si può riferire a documenti certi, per esempio si conosce che fin dal 1947 gli UFO sono stati considerati REALI dalle autorità ufficiali USA (vedi lettera del Gen. Twining). -Perdonate ma sto stringando all’osso-… L’ipotesi di natura interplanetaria (che, a mio parere resta tutta da vedere) del fenomeno fu seriamente valutata negli ambienti dell’USAF, con inchieste e intromissione dell’allora presidente in carica -anni 1948-1952-(Estimate of the Situation, e Studio Fournet sulle manovre “intelligenti” degli UFO).
Non solo, ci sono stati motivi, fin dal 1947, che hanno consigliato le autorità USA a mantenere “classificate” le informazioni sugli UFO, questo lo sanno praticamente tutti, e che a partire dal 1953 (Giurì Robertson) hanno addirittura indotto le medesime autorità a minimizzare e ridicolizzare il fenomeno per distogliere da esso l’attenzione e la curiosità dell’opinione pubblica. Politica questa, che è stata poi ricalcata da TUTTI gli altri paesi del mondo e che perdura , in parte ancor oggi. Che altro dire? Orco can ce ne sarebbe, pur riducendo al massimo…
Un saluto
Potrei tranquillamente fare un lungo elenco di alte personalità, di fisici, di senatori, di astrofisici, di piloti militari e non, di presidenti, di Premi Nobel che inquadrano il fenomeno Ufo. Va sempre ricordato che dagli anni ’70, ogni pilota made in USA, tra gli altri documenti, detiene dei moduli prescritti da compilare in caso di avvistamenti di OVNI. Nel nostro paese sono noti i periodici dibattiti parlamentari sulla questione UFO. Dibattiti che di quando in quando vengono riproposti nonostante gli sghignazzamenti vari. Questo fin dalle prime presidenze di governo con a capo G. Andreotti.
Potrei dilungarmi sulle inchieste governative di OGNI stato al mondo, dalla Finlandia all’Iran, dalla Spagna all’Inghilterra, dalla Cina al Cile, ecc ecc. Ci vuole coraggio, per chi ha una posizione altolocata interessarsi degli UFO. Certo ne ebbe L’astronomo Bonilla quando pubblicò una sua foto che ritraeva un “piatto volante”… L’astrofisico Peter Sturrock, ruppe gli indugi e fece un sondaggio fra i membri della Società Astronomica Americana per conoscere le opinioni “ufologiche”. Alla fine molti di questi ammisero di credere negli Ufo, ma che dedicare il loro tempo ad essi sarebbe stato, professionalmente un “suicidio”.
Per i piloti militari è molto più dura, i controlli dell’Istituto medico-legale permettono a questi di pilotare macchine che costano allo stato vari milioni. Quando questi (per loro disgrazia) identificano oggetti non aero-navali, il problema si fa grosso… irrompe nella coscienza del professionista ed incrina la sua sicurezza. Come faccio (pensa) a vedere un Ufo se mi hanno sempre detto che non esistono… Tu non esisti ed io non sono pazzo…ripensa. Ma il tracciatore magnetico smentisce anche colui che non vuole fare la fine di Galileo… e che non vuole perdere il posto di lavoro.
Un saluto
Su questo mi dico d’accordo. Sicuramente io non sono uno scienziato e quindi a certe considerazioni potrei non essere arrivato, ma una domanda che spesso mi sono posto di fronte alla ricerca della vita e delle condizioni che possono ospitare la vita su altri sistemi solari, è il perché di questa ricerca alle “nostre condizioni”. Noi cerchiamo una vita basata su DNA, cellule ed organismi simili al nostro. E se esistessero forme di vita che non siano basate su DNA, cellule ed organismi come noi li conosciamo? A quel punto cadrebbe anche la necessità di avere condizioni che noi consideriamo indispensabili per la vita, come la presenza di acqua, temperatura nel giusto range, ossigeno e così via. Ma può darsi che gli scienziati abbiano dei motivi per ritenere che la vita debba avere caratteristiche universali, non saprei.
Tornando invece alla questione UFO, questi sono senza dubbio veri.
In che senso? Nel senso che essendo oggetti “non identificati”, come dice l’acronimo stesso, restano sconosciuti, almeno all’oservatore casuale. Anche la lanterna cinese che ho lanciato io l’anno scorso nei cieli brianzoli è stata probabilmente per alcuni un oggetto non identificato. Per me era noto.
Che poi i governi (responsabili) e l’aeronautica sappiano che cosa sono e si inventano delle balle come i palloni sonda per coprire velivoli ed esperimenti militari è assolutamente possibile, e può essere la spiegazione di alcune minacce fatte ai piloti per difendere il segreto militare.
Anche il fatto che esistano moduli e procedure sugli avvistamenti può servire allo scopo di verificare eventuali attività nemiche o la visibilità delle proprie.
Ho qualche dubbio sui famigerati e rapidissimi movimenti a zig-zag visti in certi casi. Possibile? Non lo so.
Teniamo presente anche le illusioni dovute alla posizione dell’osservatore. Se un velivolo procede, per esempio, a veloicità supersonica o comunque molto elevata in linea retta verso di me, io lo percepirei come fermo o come una luce che si ingrandisce. Se poi il velivolo vira brutalmente di lato, potrei immediatamente percepirlo come un oggetto che passa da fermo a velocissimo in un secondo, cosa che non sarebbe possibile, ma in effetti è un’illusione dovuta al mio punto di osservazione.