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La svapo sparisce e poi riappare.

  • Questo topic ha 32 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 5 mesi fa da Anonimo.
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  • #77036
    Anonimo
    Inattivo
    dany wrote:
    @Nyma
    Per quanto pseudo-scientifica, hai ragione a dire che questa teoria è forse meno assurda rispetto all’idea di un oggetto che “scompare”. Ma quello che mi chiedo è se questo “fenomeno” (chiamiamolo così) sarebbe potuto accadere simultaneamente a due persone.

    Basta che sia successo solo a te. La tua amica non sapeva comunque dove avevi appoggiato la svapo. Il “fenomeno” riguarderebbe la tua sola coscienza: eri convinta di aver posato la svapo sul tavolo di fronte la finestra, luogo corretto in una dimensione, ma sbagliato in quella in cui la coscienza è slittata.
    Comunque voi avevate cercato più volte sopra la stampante, il che mi lascia perplessa. Ho sempre pensato a questi slittamenti come a fenomeni immediati, ma in questo caso la svapo non è finita subito sopra la stampante…

    #77043
    Anonimo
    Inattivo

    Ma l’ ipotesi di slittamento temporale puó reggere fino ad un certo punto…punto in cui iniziamo a farci, poi, due domande e considerazioni: possibile che in una realtá parallela, o in una sola di presunte svariate possibili realtá, l’ unica cosa fuori posto, magari fuori contesto, e coinvolto in questa ipotetica intersezione sia stato solo la svapo?…

    #77045
    Anonimo
    Inattivo

    In effetti anche a me lascia perplesso l’obiezione di Gemini… unica differenza tra le due dimensioni, la posizione della sigaretta. Comunque, se non ricordo male, una delle ipotesi fatte da alcuni fisici quantistici è che ogni volta che nell’universo si pone un’alternativa (testa/croce, si/no, acceso/spento) si genererebbe un ulteriore universo parallelo nel quale ha luogo la diversa alternativa. Mi sembra una teoria un po’ assurda perché pensate a quanti universi paralleli dovrebbero nascere ogni volta che una stupidissima alternativa si pone nella nostra realtà… sono lì che sto per starnutire, ma non proprio. Sono lì che faccio “ehh ehhh ehhhh….. : drinktwo : ” ed ecco che nasce un universo parallelo in cui io faccio “etchuuu!” mentre magari in questo universo lo starnuto non mi viene. Ora io l’ho messa giù semplice, ma la teoria ha un suo bel fondamento logico e matematico.
    Un’idea del genere potrebbe anche giustificare il perché dell’unica piccola differenza tra i due universi. Per esempio, la persona che ha mandato il messaggio alla nostra amica all’ultimo momento ha pensato “le scrivo o non le scrivo?” A questo punto si apre un secondo universo parallelo. Nel primo la nostra amica ha ricevuto il messaggio, ha posato la sigaretta e si è messa a leggere. Nel secondo universo non ha ricevuto niente. Poi magari si è alzata per fare altro, è andata nello studio e lì ha posato la sigaretta. I due universi si sono poi incrociati e lì tutto è andato in tilt.
    Perché nel mio universo non potrebbe avvenire uno slittamento del tipo: la mia collega acida e bruttina improvvisamente slitta in una dimensione parallela in cui è in realtà Angelina Jolie, ed è anche pazza di me! Dopo aver fatto follie in ufficio, mi riprendo e mi accorgo che la mia collega è sempre quella bruttina ed acida che ricordavo. E a quel punto, mi convinco d’essere diventato pazzo. :hahahaha:

    #77047
    Anonimo
    Inattivo

    Infatti se vogliamo ipotizzare che dany e la sua amica sono state vittime di un dislocamento dimensionale, dobbiamo per forza di cose prendere in considerazione non solo la svapo che non si trova più nel posto di origine, ma anche una marea di alternative a tutte quelle azioni svolte fino a quel momento…compreso persone fisiche.

    #77046
    Anonimo
    Inattivo

    @Gemini e @Valle In realtà l’ipotesi regge lo stesso. Ho spiegato che bisogna prendere in considerazione la possibilità che possano esistere infiniti universi che presentano variazioni anche minime uno dall’altro. Gli universi non si creano nel momento in cui compio una scelta, esistono già. Per esempio in uno indosso un modello di scarpe nere, in un altro indosso lo stesso modello ma blu. E poiché gli universi qui ipotizzati sono infiniti, sono infinite anche le variazioni minime. In un universo può esserci anche una sola matita spostata sulla scrivania di un centimetro, tanto che se avvenisse lo slittamento, in questo caso, uno neanche si accorgerebbe della differenza.

    Comunque, dopo le ipotesi concrete che sono venute fuori, mi spiace ammettere che lo slittamento temporale non è tra le più probabili (Ma va?! :marameo: )
    Tra tutte, trovo interessante l’idea che Dany non si fosse accorta di avere la svapo in mano e dopo aver cercato l’abbia distrattamente posata sulla stampante. Infatti l’amica ha controllato la stampante prima di Dany, quando presumibilmente la svapo non era ancora stata posata lì. Se ci guardava dopo Dany e non trovava niente, la cosa si faceva più misteriosa.

    #77049
    Anonimo
    Inattivo

    @Nyma
    Mio malgrado devo ammettere anche io che lo sgambetto temporale è poco probabile, almeno restando ancorati a ciò che ne sappiamo in merito, ma ammetto anche che è intrigante l’ ipotesi…ció non significa con chiarezza che queste infinite realtá simultanee non possono esistere, è solo che bisognerebbe approfondire il ragionamento. Ad esempio se ognuno di noi, in ogni istante, potremmo essere soggetti a questo tipo di transazione, allora perché ce ne rendiamo conto poi? Perchè una volta transitati in quella dimensione alternativa non ci restiamo e nessuno si accorge di niente?….allora una dimensione di default ce l’ abbiamo, visto che ci ritorniamo e poi notiamo i cambiamenti, come nel caso dell’ amica dany? E se queste dimensioni prevedono anche solo piccoli cambiamenti perché dovrebbero presentarsi a random? Per farci uscire di senno? Oppure in ogni attimo transitiamo da una realtá all’ altra senza minimamente accorgercene…la somma di tante dimensioni che formano una sola realtá costante ma che per qualche motivo ogni tanto qualcosa va storto e si perde la naturale progressione…

    #77028
    Anonimo
    Inattivo

    La teoria esposta da Nyma è sicuramente affascinate, però anche io nutro dei dubbi in merito. Tra l’altro, mi viene da chiedermi: perché tra queste dimensioni coesistenti dovrebbero verificarsi solo degli slittamenti impercettibili o quasi? Per es., perché non si dovrebbero verificare anche slittamenti visibili e incontestabili, poco significativi per i multiversi, ma verificabili per noi? Tipo, che so: in un universo “Tizia” ha deciso di tagliarsi i capelli ed in un altro non li ha mai tagliati; in un dato momento si verifica uno slittamento per cui Tizia una mattina si risveglia con i capelli di nuovo lunghi, corre sbalordita per tutta la casa a guardarsi in tutti gli specchi, finché poi all’improvviso si ritrova di nuovo con i capelli corti :hahahaha: … E’ un es. stupido, ovviamente, ma era per rendere l’idea di quello che intendo dire.

    @Gemini,
    quanto all’ipotesi che io avessi la sigaretta in mano per tutto quel tempo mentre la cercavo, personalmente la escludo. Ma neanche tanto perché qui andremmo oltre “l’integrità mentale”, :hahahaha: quanto perché ricordo che, sulle prime, non ritrovando la sigaretta né sul tavolo (dove ricordavo di averla appoggiata), né sul davanzale su cui mi ero appoggiata per rispondere al messaggio, l’ho cercata nella stessa stanza in cui mi trovavo già, ovvero il salotto; perciò: sul tavolino di fronte al divano e subito dopo sul divano stesso, sollevando i cuscini con le mani e poi infilando le dita tra la seduta e lo schienale del divano (presumendo che fosse potuta scivolare lì). Dopo di che nelle tasche (benché non la metta mai lì) e poi per tutta la casa, girando più e più volte per le stanze. Lo studio non è stato tra i primi posti della casa ad essere setacciato, ritendo più opportuno cercarla in prossimità del salotto, e cioè in altri vani della casa. E ti potrei aggiungere molti altri dettagli che mi confermano che non posso aver avuto la sigaretta in mano per tutto quel tempo.

    Non voglio dire che vi sia qualcosa di paranormale nella vicenda, perché una soluzione più razionale ci sarà, anche se io stessa non ne sono venuta a capo neanche ragionandone “a caldo” con la mia amica. Però allora deve essere proprio vero che la mente… ci mente… Infatti, continuo a non ricordare in nessun modo né di essere andata nello studio, né di averci portato l’oggetto… mentre invece entrambe ricordavamo di aver guardato sul punto del “ritrovamento” più volte. Comunque a questo punto mi viene da pensare: non possiamo proprio fidarci delle nostre percezioni e dei nostri ricordi? E questo potrebbe riguardare moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana, come i nostri rapporti interpersonali, i nostri giudizi ecc. ecc. Questo sì che è inquietante : confuso :

    Grazie a tutti e un saluto

    #77051
    Anonimo
    Inattivo

    Nelle indagini della polizia su crimini e testimonianze, per fare un esempio, questo è un fenomeno tenuto sempre in considerazione. I testimoni, anche quando sinceri al 100%, devono essere in qualche modo messi in dubbio perché possono essere vittime di percezioni e ricordi sbagliati. Non dico che sia il tuo caso, ma il fatto che “la mente mente” è proprio vero, quindi anche le certezze possono essere messe in discussione.
    Una mia collega ha ricevuto una multa per passaggio con il semaforo rosso. Si è recata dalla polizia locale su tutte le furie perché non ricordava assolutamente di aver mai preso un rosso. L’agente le ha mostrato il video (non la foto) in cui si vedeva tutta la scena. La mia collega si è vista arrivare al semaforo rosso, fermarsi, e poi ripartire poco dopo con la luce sempre rossa :confused: . Quando si è rivista nel video, si è messa le mani nei capelli dicendo “ma come ho fatto a fare una cosa del genere? Ma assolutamente non me ne sono proprio accorta”. Ovviamente, oltre alla multa presa, ha rischiato anche di provocare un grave incidente, e anzi, la polizia avrebbe potuto sottoporla a revisione della patente visto che ha ammesso di non essersi nemmeno accorta di ciò che ha fatto e quindi è sospettabile di non essere in condizioni psicofisiche idonee alla guida. Ma questo è ciò che il nostro cervello a volte ci combina!

    #77052
    Anonimo
    Inattivo
    dany wrote:
    La teoria esposta da Nyma è sicuramente affascinate, però anche io nutro dei dubbi in merito. Tra l’altro, mi viene da chiedermi: perché tra queste dimensioni coesistenti dovrebbero verificarsi solo degli slittamenti impercettibili o quasi? Per es., perché non si dovrebbero verificare anche slittamenti visibili e incontestabili, poco significativi per i multiversi, ma verificabili per noi? Tipo, che so: in un universo “Tizia” ha deciso di tagliarsi i capelli ed in un altro non li ha mai tagliati; in un dato momento si verifica uno slittamento per cui Tizia una mattina si risveglia con i capelli di nuovo lunghi, corre sbalordita per tutta la casa a guardarsi in tutti gli specchi, finché poi all’improvviso si ritrova di nuovo con i capelli corti :hahahaha: … E’ un es. stupido, ovviamente, ma era per rendere l’idea di quello che intendo dire.

    Perché in teoria gli universi dove le differenze sono minime sono quelli più vicini alla nostra realtà e quindi richiedono un minore dispendio di energia per lo slittamento. Lo slittamento non avviene dal nulla, bisogna ipotizzare delle interferenze o fluttuazioni di qualche tipo che lo provocano. Per far sì che lo slittamento in un altro universo mostri grandi variazioni, significa che c’è stata una fluttuazione enorme dove c’era in gioco una quantità di energia esorbitante. Per questo è più plausibile pensare che gli slittamenti coinvolgeranno più facilmente universi molto vicini e quindi produrranno cambiamenti minimi di ciò che in circonda. Comunque siamo nella fantascienza 😉

    #77058
    Anonimo
    Inattivo

    Peri rispondere a Valle, senza andare troppo nel paradosso, anche a me è capitato tra le mura domestiche di aver fatto cose che ero sicuro di non aver fatto tanto da arrivare a “bisticciare” sulla questione. Ma quando l’altro ti porta poi prove inconfutabili e precise che inchiodano al muro, non resta che sentirsi davvero rincogl…

    Però questo è un caso un po’ diverso credo perché la penna è sparita e lei non si è alzata; un conto invece se avesse detto che si era alzata per andare in cucina e durante questo movimento ha “dimenticato” di esser passata per un’altra stanza, o accanto un mobile, o aver fatto un’azione che non ricorda tra le altre. Ma se non si è levata dal divano o siamo in presenza di un forte caso di amnesia…

    #77029
    Anonimo
    Inattivo

    @Emiliano

    Mi sono alzata, ma sempre restando nella stessa stanza. L’amnesia di essere poi andata nello studio la voglio accettare ma quello che proprio non capisco è come abbiamo fatto a non vederla quansdo abbiamo cercato. Comunque a sto punto mi sa che non lo saprò mai

    #77060
    Anonimo
    Inattivo

    Ok se ti sei alzata allora torna possibile il fatto che tu sia passata dove hai trovato lo svapo senza farci caso da ricordartelo. Certo la tua perplessità sul non averla trovata durante la ricerca resta.

    Sinceramente mi pare difficile ipotizzare cosa sia successo. Detto questo, mi resta altrettanto difficile pensare che “allora è stato uno spirito a far sparire e ricomparire l’oggetto”.

    Bel dilemma.

    #77061
    Anonimo
    Inattivo

    In realtà anche il guardare in un posto e non vedere un oggetto non è impossibile. Avete presente il classico caso del marito che dice alla moglie “dove è la mia camicia nuova? — nell’armadio — sto guardando, non c’è da nessuna parte!” e poi la moglie arriva e la camicia è in bella vista. :hahahaha:
    Come si suol dire, a volte un oggetto “ti frega gli occhi” ma tu non lo vedi, forse perché non sai bene dove guardare.
    Piccolo aneddoto di quando ho fatto il militare come accompagnatore invalido di guerra. Davo assistenza ad un cieco, che mi aveva chiesto di accompagnarlo all’ufficio postale. Ci sono arrivato proprio davanti con l’auto, ma non lo vedevo perché mi aspettavo il classico edificio del tipo “posta”, invece era come un qualunque negozio con solo l’insegna piccola davanti… quando il cieco ha saputo che era lì davanti e non lo vedevo, mi ha detto “Adesso ti faccio dare la tessera dei ciechi!” :hahahaha: :hahahaha: :hahahaha:

    #77063
    Anonimo
    Inattivo

    Dany ricordo bene se scrivo che il tuo post d’esordio in questo forum riguardava un’altra esperienza inspiegabile?

    #77066
    Anonimo
    Inattivo

    Sì, the_believer, ricordi bene; anche se quella è avvenuta quando abitavo in un’altra casa ed è stata spaventosa per me, mentre stavolta sono solo incuriosita e stupita

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