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In casa mia c’è qualcuno oppure qualcosa?.

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  • Questo topic ha 41 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 11 mesi fa da Anonimo.
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  • #77574
    Anonimo
    Inattivo
    valle wrote:
    Ma aldilà della battuta, questo tuo aneddoto dice una cosa interessante: a quanto pare la risma di carte c’era davvero nell’altra stanza (anche se non era caduta) e voi lo sapevate. Quindi avete collegato un rumore inatteso (ma non totalmente sconosciuto) ad un evento immaginato: che cosa c’è di là che può fare questo rumore? La risma di carte che cade…”

    Esattamente quello che intendevo: il rumore era quello di fogli che cadono e si spargono per terra, un onomatopeico ‘sCiafffff’ e noi eravamo a conoscenza della risma vista precedentemente dunque la nostra mente ha fatto l’associazione; chi mai avrebbe pensato a un secchio d’acqua. Allo stesso modo la nostra amica conosce bene la ringhiera e il rumore che fa, ed ignorando altre possibilità ha collegato con certezza il rumore a quello. Purtroppo, se cosi fosse, finché non sarà testimone della vera causa del rumore, resterà con la certezza che sia stata la ringhiera come noi saremmo rimasti certi della risma se per sfortuna non avessimo assistito al secchio poco dopo.

    #77578
    Anonimo
    Inattivo
    valle wrote:
    Però questa ipotesi dovrebbe funzionare con lo spirito nella vasca da bagno. Ma con il nonno secondo me funziona meno. Dovremmo ipotizzare che il nonno fumi anche da disincarnato. Perché se non è un messaggio appositamente inviato, allora è un odore che il nonno emette o possiede anche senza volerlo.

    Ti rispondo quotando una tua risposta precedente :)
    […] ” a meno che le infestazioni non siano, come qualcuno ritiene, una sorta di “ripetizione”, come un nastro che si riavvolge nel tempo, di eventi avvenuti nel passato, con tutto il loro corollario di immagini, suoni, azioni sugli oggetti e così via.”
    Adesso supponiamo che queste “ripetizioni” siano più facilmente percepibili da alcune persone più sensibili e l’ipotesi non stona. Tanto più considerando che queste ripetizioni oltre a rumori, immagini, movimenti di oggetti comprenderanno pure anche gli odori.

    #77579
    Anonimo
    Inattivo
    valle wrote:
    Però questa ipotesi dovrebbe funzionare con lo spirito nella vasca da bagno. Ma con il nonno secondo me funziona meno. Dovremmo ipotizzare che il nonno fumi anche da disincarnato. Perché se non è un messaggio appositamente inviato, allora è un odore che il nonno emette o possiede anche senza volerlo.
    Ma uno spirito può odorare di qualcosa come proprietà sua?
    Gli odori sono provocati da molecole di materia. Sono sostanze molto volatili, ma hanno comunque una massa misurabile. Non sono spirito.

    Concordo le perplessità sull’odore di fumo, cosi come sulla forma. Vorrebbe dire che si supporrebbe che il nostro spirito, la nostra energia, conservi la forma del corpo nel quale ha abitato cosi a lungo. Quanto ha senso? E se anche avesse senso, l’energia avrebbe l forma del corpo, ma i vestiti col quale appare? Perché uno spirito dovrebbe avere anche l’evanescenza di un vestito ottocentesco? Questa considerazione la collego all’odore di fumo: il fumo di sigaretta e il suo odore, cosi come il
    vestito, non farebbe parte dell’essenza dell’entità… quindi perché dovrebbe ad essa esser legato? Si potrebbe dunque supporre che l’entita sia in grado di manipolare atomi e molecole e creare dal ‘nulla’ molecole di fumo per lanciare un messaggio, cosi come di manipolare la propria energia per decorarsi un abito addosso… ma non stiamo esagerando? Anche prestigiatori?

    #77580
    Anonimo
    Inattivo

    Sì, Nyma, immaginato così funziona. :zucca: :)

    Emiliano, ho le stesse tue perplessità, ma sapendo che Nyma è appassionata di viaggi nel tempo, immagino che anche la questione infestazione, dal suo punto di vista, possa essere immaginata come una sorta di anomalia temporale.
    Un’anomalia che rimette in scena azioni ed eventi passati nel presente. Così si potrebbero spiegare anche gli abiti ottocenteschi di cui parli, il fumo e qualunque altra cosa. Tranne… quando avviene, l’interazione con il presente. Cioè quando un presunto disincarnato parla ad un suo discendente. Forse qui tutto si fa più complicato.

    #77581
    Anonimo
    Inattivo

    In questo caso pero non si potrebbe parlare di ‘presenza’. Un eco dal passato non è una ‘presenza’ presente, che giro di parole. Quindi in quel caso non ci sarebbe nessun altro in casa :)

    #77582
    Anonimo
    Inattivo

    Sì, il punto è che se così volessimo spiegare le apparizioni e le infestazioni, non si tratterebbe di presenza vera e propria, ma sarebbe un po’ come vedere la luce di una stella lontana anni luce dopo che questa si è già spenta. Vediamo la stella com’era mille anni fa, anche se non esiste più.
    Con la differenza che il fenomeno della stella si può spiegare in termini fisici. L’eco delle infestazioni, se esiste, non abbiamo la più pallida idea di come si produca.
    Senza contare che molti sostengono di avere interazione con il nonno, la nonna, gli avi e così via. In questo caso la spiegazione di cui sopra non avrebbe senso e dovremmo parlare di altro. Cioè di presenza e azione intenzionale.

    #77583
    Anonimo
    Inattivo

    A meno che l’eco dal passato non sia intesa solo come un eco ‘registrato’, ma una distorsione temporale vera e propria che fionda il soggetto nel futuro (presente a noi) e gli da tutte le facolta di agire in coscienza. Come se per qualche istante noi ci ritrovassimo avanti di 100 anni nel medesimo posto e potessimo interagire per brevi istanti con cio che ci circonda, per poi tornare al nostro tempo al momento preciso della traslazione cosi che non ci rendiamo conto di nulla

    #77584
    Anonimo
    Inattivo

    Sì… potremmo ipotizzare anche questo. Tanto ormai siamo scivolati con tutte le braghe nella fantascienza :P
    Questa idea non va d’accordo con quella per cui il nonno veglia sui nipoti, si presenta in caso di bisogno per consigliare, confortare e così via. Perché vorrebbe dire che il nonno può produrre a piacimento i vari slittamenti temporali.
    E’ chiaro che nell’ultimo caso non si possa che credere ad una vita dopo la morte in cui si è ancora in grado d’essere presenti in questa dimensione per vedere cosa succede e magari intervenire.

    #77585
    Anonimo
    Inattivo

    Certo, eviterei di scivolare troppo anche per non andare OT prendendo la tangente. Però credo che le nostre considerazioni, per quanto hanno ‘scivolato’, hanno comunque mantenuto l’aderenza necessaria per rispondere proprio alla domanda che ci è stata posta.

    Certo che a ben vedere, di tutte le ipotesi avanzate, ognuna risolve un problema ma ne apre un altro. Forse la pareidolia è fin ora quella che non lascerebbe buchi… o no?

    #77555
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao Spiritgirl ,qualche anno fa anche io ho avuto ombre che mi giravano per casa e nello stesso periodo,ho iniziato ad avere sgradevoli sensazioni in una stanza della casa.Prima di allora io non avevo mai sentito parlare di ombre e inizialmente ho dato la colpa ai miei occhi,poi ho iniziato a sentirmi osservata e se mi voltavo di scatto percepivo l’ombra scivolare via velocissima.La parola ombra non rende bene l’idea,sembravano fumo nero e denso e la parte finale era frastagliata.Ero preoccupata,anche perché si era aggiunta la sgradevole sensazione che provavo entrando nella stanza di mio figlio.Non ho detto nulla al mio compagno non solo perché è scettico ma perché se le ombre erano reali prima o dopo le avrebbe dovute vedere anche lui.Così è stato,un giorno di punto in bianco mi ha detto “sto impazzendo,vedo ombre nere per casa “.Le ombre sono sparite quando ho trovato il coraggio di entrare in stanza di mio figlio con l’intento di capire chi o cosa ci fosse in casa mia.Non solo le ombre sono sparite,anche la stanza è tornata quella di prima,quella sensazione di angoscia e paura che provavo entrando è svanita.Magari anche per te la soluzione sta nella stanza .

    #77564
    Anonimo
    Inattivo
    spiritgirl_97 wrote:
    Era sera, ed ero in camera mia, seduta sul letto che stavo fumando una sigaretta

    Quindi tu fumi…oppure quella sera quando hai sentito odore di tabacco bruciato non avevi ancora iniziato a fumare? E scusa l ‘ impertinenza, sono solo domande non insinuazioni, capiamoci bene: fumi solo sigarette o qualcosa d’ altro? Fai uso di alcolici?…

    #77597
    Anonimo
    Inattivo

    Ai tempi dell’accaduto non fumavo e nessun altro fumava.

    E no non mi drogo e no non bevo.

    Questo cosa dovrebbe centrare?

    #77586
    Anonimo
    Inattivo

    Mi fà piacere che tu abbia condiviso questa esperienza con me. Mi fà sentire meno sola :’)

    Comunque sinceramente non saprei. Non sò neanche cosa possa essere che mi provoca una reazione simile e nemmeno cosa possa essere successo in quella stanza. Parliamo comunque di una casa che ha un bel pò di anni. Mio nonno che ha 75 anni, quando è stata costruita era un ragazzino.

    #77587
    Anonimo
    Inattivo
    Introspettiva wrote:
    …Le ombre sono sparite quando ho trovato il coraggio di entrare in stanza di mio figlio con l’intento di capire chi o cosa ci fosse in casa mia.Non solo le ombre sono sparite,anche la stanza è tornata quella di prima,quella sensazione di angoscia e paura che provavo entrando è svanita.

    Ciao Introspettiva, questa corrispondenza tra ciò che vedevi tu e ciò che vedeva tuo marito mi sorprende, soprattutto perché non gliene avevi mai parlato prima e quindi si dovrebbe escludere la suggestione.
    Ciò che non riesco a capire, invece, è come tu abbia potuto risolvere il problema. Sei entrata nella stanza di tuo figlio con l’intento preciso di capire… ma alla fine che cosa hai capito? O manca un pezzo al racconto oppure la sola intenzione di risolvere il problema l’ha risolto. Senza arrivare alla comprensione di nulla?

    #77575
    Anonimo
    Inattivo

    Faccio una breve premessa. Io abito in un paesino di massimo 50/60 persone e casa mia è abbastanza isolata.

    Venerdì sera (orario 00:00) il mio fidanzato è venuto sù al mio paesino con i suoi due cugini. E quindi eravamo in quattro. Loro sono persone comunque che credono molto in queste cose, per esperienze vissute personalmente. Il cugino più grande anche abbastanza inquietanti.

    Abbiamo deciso di rimanere fuori casa, però un po’ più avanti. Praticamente dopo aver superato una stradina per venire verso casa mia, c’è un muretto di fronte alla casa vicina alla mia, dove noi già in passato stavamo. Ci siedevamo lì, chiacchierando per passare il tempo. Il nostro intento era quello anche quella sera.

    Il primo avvenimento strano è stato questo. Io praticamente ero in piedi, con il viso rivolto di fronte alla casa vicino alla mia, il cugino grande era di schiena (quindi verso di me), il cugino piccolo alla mia sinistra e il mio fidanzato alla mia destra. Quella è casa del nipote di mio nonno, che vive in Svizzera. Ma non è una casa abitabile. Nel senso che l’affittano ai turisti per brevi soggiorni quì. Svizzeri insomma. Quindi quel giorno non c’era nessuno, anche perché quando arrivano turisti si vede, si capisce. Questa casa, ha tipo una casetta attaccata, che viene usata per tenere gli attrezzi, il tagliaerba e così vià. Stavamo parlando, io all’improvviso mi blocco perché alzando lo sguardo notai che dal tetto della casetta, usciva del fumo. Ma non era fumo come quello che esce dal camino. Era un fumo strano. Quasi trasparente. Difatti rimasi inquietata e chiesi pure agli altri e confermarono di vederlo anche loro. Però cercai di non darci troppo peso.

    Il secondo avvenimento purtroppo, l’ho vissuto solo io, perché era visibile solo per me, essendo che gli altri erano rimasti fermi al loro posto. Noi avevamo portato qualche schifezza e qualcosa per poter bene, nel caso ci venisse fame oppure sete, quindi decisi di prendere il sacchetto e buttarlo nei secchi dell’immondizia che ci sono infondo alla mia stradina. Quando buttai il sacchetto, non sò perché, ma mi voltai verso casa mia. Era tutto spento ovviamente, i miei nonni dormivano. Guardando dentro alla finestra, che dà nelle maledette scale, vidi sul vetro una specie di piccola pallina di luce. Nel senso, avete presente quelle penne che sul muro proiettano quella pallina rossa. Ecco, io sul vetro vidi una cosa del genere, però leggermente più grande e arancione. Credetemi non c’era niente che potesse produrre una cosa del genere. Lì incominciò veramente ad avere paura. Dentro di me pensai che dovevo lasciar correre perché altrimenti sarebbe andato ancora peggio.

    Il terzo avvenimento è stato quando ho deciso di muovermi un po’. Ero stanca di star ferma (dopo essere tornata alla mia posizione iniziale) e quindi decisi di camminare un po’. Il muretto di trovava alla mia sinistra. Appena raggiunsi una catena che chiudeva il passaggio dopo il muretto, nel mio orecchio sinistro sentii chiaramente una donna parlare. Si sentiva talmente forte che pareva fosse proprio al mio fianco. Non capii cosa avesse detto perché parlava velocissima. Ma vi dico solo che non mi ha dato una bella sensazione quella voce. Quì mi stavo letteralmente cagando addosso. Anche perché eravamo soli, in mezzo al buio totale, isolati.
    Anche questa voce l’ho sentita solo io.

    Quando poi tornai al mio posto (non volevo più allontanarmi) terrorizzata, per non pensarci, incominciai una lunga chiacchierata con gli altri. In quel momento stavo ridendo ad una battuta del cugino più grande, e sentii alla mia destra, in mezzo al mio fidanzato e me, una risata sempre di donna. Forte, molto forte. Io e il cugino ci guardiamo, ridendo per cercare di sdrammatizzare, e gli chiedo: “l’hai sentito anche tu?” E lui purtroppo mi confermò di averlo sentito anche lui. Dico purtroppo perché speravo di sbagliarmi. Alla fine, sabato, scoprimmo che l’aveva sentito anche il cugino più piccolo.

    Il cugino più piccolo, vide l’ultima cosa che ci successe quella sera, tralasciando qualche piccolo rumore (grazie al cielo). Dietro di me c’era parcheggiata l’auto del mio fidanzato e lui, dall’altro lato della macchina, vide un’ombra nera sfrecciare vià. Fino al momento in cui vide quella cosa, tra l’altro lui continuava a prendermi in giro e a scherzare un po’ troppo, prendendo in giro questa “presenza?”. Dal momento in cui vide quella cosa smise, incominciando a spaventarsi anche lui. Alla fine ci siamo chiusi in macchina.

    Sabato abbiamo riparlato della serata e sinceramente siamo ancora esterrefatti. Vi dico solo che il giorno dopo, appunto sabato, quando ho raccontato questa cosa a mia nonna, ha voluto benedirmi.

    Voi cosa ne pensate?

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