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Il diagramma di flusso di Sant’Agostino.

  • Questo topic ha 20 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni fa da Anonimo.
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  • #77824
    Anonimo
    Inattivo

    Penso che la logica non faccia una grinza, ma questi schemi li trovo tutti molto superficiali se applicati alla fede. Voglio dire, non so se uno stia bene con se stesso obbligandosi a credere a qualcosa solo perché matematicamente gli conviene.

    #77826
    Anonimo
    Inattivo

    Ma infatti, Nyma, secondo me sono semplici disquisizioni, in quanto non si può obbligare se stessi a credere se non lo si senta veramente, nemmeno per convenienza.

    #77827
    Anonimo
    Inattivo

    Concordo, non credo che l’intento è obbligare qualcuno a credere o meno. Chi ha fatto questo diagramma avrà voluto semplicemente dare atto a quanto si è fortunati a credere o meno in ottica di probabilita

    #77828
    Anonimo
    Inattivo

    Secondo me invece non funziona come ragionamento.
    L’errore principale è che non è vero che credere a qualcosa che non esiste non ti faccia né vincere né perdere. Perché in realtà hai perso un’opportunità di maturazione e di crescita che vada oltre l’idea di aldilà, premo, salvezza e resurrezione.
    Hai perso la capacità di vedere il mondo per quello che è nonché l’idea che il prossimo e il bene della società vada tutelato perché così deve essere, non perché temi una punizione divina o perché desideri il premio nell’aldilà.
    Come ho detto altre volte, ci sono atei che sono molto rispettosi del prossimo, della natura e che si stupiscono del “creato”, che loro non considerano creato, per quello che è, per la sua bellezza intrinseca, e non per un presunto legame con una divinità.

    #77713
    Anonimo
    Inattivo

    Non solo, rispetto a quanto detto da Guglielmo aggiungerei che credere non è sufficiente, ma bisogna anche rispettare la dottrina.
    E rispettare la dottrina (faccio l’esempio del cattolicesimo, ma suppongo valga per tutte le religioni) non è affatto a “costo zero”.
    Quindi per capirci, non è vero che se Dio non esiste e si sono rispettate le regole che quindi ci si è auto dati si pareggia… Perchè le proibizioni che ci si è dati sono pesanti e da qui il concetto di peccato.

    Insomma, direi proprio che anche a livello speculativo non tornano i conti.

    #77829
    Anonimo
    Inattivo

    Rendiamoci però conto che ai tempi di Sant’Agostino essere comunque rispettosi degli altri non ti dava la salvezza:credere era fondamentale, poi potevi essere la persona più buona e samaritana di questo mondo, ma se non credevi :thumbdown:

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