Paragonando le esperienze degli yogi orientali con i mistici Cattolici è evidente che entrambi questi Ricercatori hanno avuto le medesime esperienze…
Con la differenza sostanziale che i primi,gli orientali,erano( e sono ) consapevoli della metamorfosi e delle facoltà che avvenivano in loro perchè figli di un’eredità millenaria di Consapevolezze e di una profonda cultura dello Spirito e delle sue manifestazioni.
I mistici occidentali,purtroppo,hanno dovuto accettare quasi passivamente le manifestazioni delle quali essi erano protagonisti in prima persona percè erano ( e sono ) all’oscuro delle Leggi che governano l’Evoluzione interiore;questo perchè erano seguaci di una Religione che si basa prevalentemente sul “peccato”,sull’indegnità e sulla penitenza,quindi “tarpando le ali”della Ricerca interiore perchè ritenuta fonte di orgoglio.
Se questi mistici avessero potuto comprendere e capire quello che essi provavano,il loro cammino sarebbe stato senz’altro meno doloroso.
E’ il caso,tra i tanti,di Francesco d’Assisi;in India è riconosciuto e considerato a tutti gli effetti come un grande yogi Illuminato;egli nonostante la sua vita di macerazione e di autopunizione è riuscito a vivere e comprendere l’Unità del Tutto traendo insegnamento dalla natura e riconoscendo in essa la Fratellanza del Creato…
Lo stesso,in altre considerazioni,vale per Padre Pio;egli stesso affermava di essere un mistero a se stesso…