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Franco Rol
24 dicembre alle ore 20:45 ·
«Aiutare fisicamente gli altri, eliminando i loro bisogni materiali, è davvero magnifico; ma l’aiuto è ancora maggiore se maggiore è il bisogno e se l’aiuto è di vasta portata. Se i bisogni di un uomo vengono eliminati per un’ora, lo state aiutando; se questi vengono eliminati per un anno, l’aiuto sarà maggiore; ma se i suoi bisogni sono eliminati per sempre, questo sarà sicuramente il più grande aiuto che egli possa ricevere.
La conoscenza spirituale è l’unica cosa che possa distruggere per sempre le nostre sofferenze; ogni altro tipo di conoscenza soddisfa i bisogni solo per un momento.
È solo con la conoscenza dello spirito che la tendenza al bisogno viene annientata per sempre; quindi, aiutare l’altro spiritualmente è il sostegno più importante che gli si possa dare. Colui che dona all’uomo la conoscenza spirituale è il più grande benefattore dell’umanità, e per questo notiamo che coloro che hanno aiutato l’uomo nei suoi bisogni incorporei sono stati i più forti tra gli uomini, perché la spiritualità è la vera base di ogni nostra attività nella vita. Un uomo forte e solido spiritualmente sarà forte sotto ogni altro aspetto, se egli lo desidera; finché nell’uomo non vi è forza spirituale, non possono essere soddisfatti appieno neanche i suoi bisogni fisici. Dopo l’aiuto spirituale, viene quello intellettuale. Il dono della conoscenza è molto più nobile di quello di cibo o abiti; è persino più nobile del donare la vita a un uomo, perché la vita reale di questi consiste nella conoscenza. L’ignoranza è morte, la conoscenza è vita. La vita ha ben poco valore, se essa viene condotta nelle tenebre, brancolando nell’ignoranza e nell’infelicità. Nell’ordine, al grado successivo, viene ovviamente l’aiuto materiale.
Pertanto, considerando la questione dell’aiuto verso gli altri, dobbiamo sempre sforzarci di non commettere l’errore di pensare che l’aiuto fisico sia l’unico aiuto possibile; esso non è soltanto l’ultimo, ma il meno importante, perché non può portare all’appagamento permanente.
L’infelicità che provo quando ho fame viene alleviata mangiando, ma la fame ritorna; la mia infelicità può cessare solo quando sono soddisfatto al di là di ogni bisogno. Allora la fame non mi renderà infelice e nessuna sofferenza, nessuna angoscia potrà toccarmi. Dunque, quell’aiuto che mira a renderci forti spiritualmente è il più nobile, dopo di esso viene l’aiuto intellettuale e, infine, quello fisico.
Le pene del mondo non possono essere curate soltanto con l’aiuto materiale; finché la natura dell’uomo non cambia, queste necessità fisiche nasceranno continuamente, e la sofferenza rimarrà sempre. Nessun aiuto materiale potrà placarle completamente, L’unica soluzione a questo problema è rendere l’umanità pura. L’ignoranza è la madre di tutti i mali e delle sofferenze che vediamo. Fate in modo che gli uomini conquistino la luce, che siano puri e spiritualmente forti ed istruiti, e solo allora la sofferenza cesserà nel mondo, non prima di questo.
In questo Paese [gli USA], possiamo trasformare ogni casa in un istituto di carità, possiamo riempirlo di ospedali, ma l’infelicità dell’uomo continuerà a esistere finché il suo carattere non sarà cambiato».
Swami Vivekananda (1863-1902)
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