Salve ragazzi,
vorrei parlare di una mia cosa personale; premetto che non è una c*****a o un mio modo per ridicolizzare questo forum.
Da tempo (che mi ricordi da sempre) mi capitano molti (davvero molti) deja vue.
La cosa sembrerebbe una banalità, visto che la mente umana può sbagliare a interpretare qualche informazione, facendo poi credere di aver già vissuto certe esperienze.
Il problema è che sono tutte cose che ho sognato e che quindi il mio cervello ha registrato correttamente!E la cosa più incredibile è che anche ciò che sento è lo stesso di ciò che sentivo nei sogni!
Ho provato a raccontarlo a qualche mio amico ma tutti (tranne uno di cui parlerò tra breve) mi hanno riso in faccia chiedendomi se li stavo prendendo “in giro”. Solo una volta ho avuto la fortuna di dimostrare che ciò che dicevo era vero, e quest’ occasione si è presentata con un mio amico.
Stavamo parlando (l’argomento non me lo ricordo) quando ho iniziato a sentire la sensazione di aver già vissuto quella situazione e mi sono ricordato le parole c di un sogno che avevo fatto e le ho dette appena prima del mio amico; e lui mi ha guardato stupito come per dire “ma come hai fatto”?… Io non so se sia solo casualità, coincidenze o altro… Boh… Cosa riuscireste a dirmi al riguardo? Esiste una spiegazione a tutto questo?
Grazie mille
spiegazioni?? oh mammina santa chiedi la luna! :rolleyes:
di spiegazioni ce ne sono tante, forse troppe, ce n’è per tutti i gusti, fra quelle più gettonate si parla di:
– mondi parallelli (tu e gli altri tu degli altri mondi state vivendo la stessa cosa nello stesso istante, o poco prima o poco dopo e questo spiega i sogni premonitori che tra l’altro ho fatto anche io quindi sò di che parli….)
– conferma della giusta direzione (questa l’ho letta in un libro di Sylvia Brown “Messaggi dall’aldilà) cioè se non ricordo male, prima di nascere decidiamo il nostro percorso e questi deja vue ci servono da conferma che stiamo andando nella giusta direzione
– vita già vissuta, della serie effetto fisarmonica, riviviamo la stessa vita centinaia, forse migliaia di volte…
– un problema del cervello, ( http://psicocafe.blogosfere.it/2007/06/ … moria.html )
Beh credo poco alla teoria sul problema del cervello in questo caso, perchè un conto è che il cervello vieni ingannato da vari fattori, un’altro è che succede precisamente ciò che avevo sognato.
Cmq trovo molto interessanti gli altri tre argomenti, quindi proverò a documentarmi un po’.
Grazie mille Maddy
e di che! su internet trovi un mondo…. se trovi qualche sito interessante magari posta, io dal lavoro posso girare poco, e gli unici che o visto (volevo postare qualcosa pure io) erano altri forum…. appena arrivata già posto la concorrenza pare brutto : espulso :
cmq è un discorso affascinante quello del deja vu (o vue non l’ho mai capito) : si si :
Ho trovato un articolo molto interessante che parla di deja vue e mondi paralleli ( http://www.edicolaweb.net/ufost14n.htm ).
Teoricamente ciò che c’è scritto è possibile!!! :cheers:
I de-ja-vue rimangono ancora uno dei misteri più grandi….
Comunque c’è già una discussione a proposito….
Hola!!
Per dèjà vu si intende il riconoscimento e la conoscenza di luoghi e personee altro, mai conosciuti prima e, al di là di conoscenze generiche. Vi sono persone che hanno descritto luoghi lontani (città, abitazioni, circostanze ambientali minute, persone ecc), passati e presenti, come se ci fossero veramente stati. Mentre é certo che non possono averli conosciuti. Il caso del signor Pharrel, che con molta minuzia descrisse gli ambienti, compreso l’arredamento, di una clinica inglese nella quale non c’era mai stato, con una tale precisione da creare uno dei casi di dèjà vu più studiato al mondo. Gli articoli pubblicati dai ricercatori della Leeds University sulla rivista scientifica Neuropsychology, hanno fatto il giro del mondo. Ma bisogna dire che le spiegazioni scientifiche che peraltro sono ipotetiche, parlano di patologie del lobo temporale che impediscono il controllo della memoria, di stimoli elettrici anomali in seguito a disordini neurologici, coinvolgimento di aree cerebrali, in particolare l’amigdala (la materia grigia) e del sistema limbico che sono considerate le sedi delle emozioni, stati di ansietà e schizofrenia, di un cattiva trasmissione fra il lobo sinistro e quello destro, ignorando del tutto l’unico particolare veramente sbalorditivo, cioè quello della memoria descrittiva. Infatti la scienza non spiega quale sia il meccanismo in atto in quel momento, cioè come faccia il cervello a sapere quello che esiste a chilometri di distanza, in una città o in un interno di una casa senza che la persona sia mai andato sul posto. Ora le ipotesi che si presentano nel campo parapsicologico sono solo tre, può essere chiaroveggenza, telepatia, oppure che l’Io della persona ci sia gia stato in un altro tempo. Si può dire che forse questi ricordi siano stati memorizzati guardando fotografie o immagini di libri durante l’infanzia ma nei casi di dèjà vu, queste possibilità sono state sempre escluse. Molti persone vivono casi del genere anche celebri, che hanno descritto con smarrimento ed inquietudine questo fenomeno che hanno vissuto direttamente.E’ in dubbio che durante questi avvenimenti si attivano determinate aree cerebrali, ma il ricordo si attiva solo se esiste una registrazione mnemonica. Alla domanda di come il cervello possa riconoscere luoghi, persone, fatti, che molte volte creano emozioni fortissime, senza averli mai conosciuti, fanno parte della gamma ricordi, per i quali la spiegazione fisiologica scientifica non fornisce risposte. Sul piano logico e parapsicologico, la possibilità di ricordi reincarnativi, in molti di questi casi, è la più probabile. Lo Psichiatra americano Ian Stevenson ha studiato moltissimi casi del genere concludendo, che indubbiamente esistono, spiegazioni plausibili come quelli della percezione extra-sensoriale, ma in molti altri, autenticati, favoriscono senz’altro l’ipotesi della reincarnazione.
Ian Stevenson : “Reincarnazione: 20 casi a sostegno”
“Le Prove della reincarnazione”
“Bambini che ricordano altre vite”
Armenia Edizioni
Hola a voi e al Tutto
Hola marcello è sempre un piacere sentirti!!
scusami marcello ti volevo chiedere cosa centra il caso del signor Pharell con il deja vu, cioè il deja vu non ti prende in alcuni momenti e ti sembra che quello che sta accadendo è già successo?
Questo signore avrebbe descritto una clinica che non aveva mai visto,però non mi sembra che centri molto il deja vu,penso si tratti più di telepatia oppure di reincarnazione
Un saluto!!
Hola!!
Esso fu contattato dal dott. Chris Moulin, neuropsicologo inglese della Leeds University per una visita presso il suo istituto in Inghilterra. Pharrel si rifiutò di andare asserendo che in quella clinica c’era già stato e non aveva intenzione di tornarci. All’obiezione che in quella clinica non poteva esserci stato, il signor Pharrel descrisse gli ambienti, compreso l’arredamento.
Il Dejà Vu descrive non solo momenti gia successi, ma anche luoghi persone ecc. Potrebbero essere cose successe nel passato ma anche nel futuro, i fenomeni parapsicologigi bisogna sempre legarli ad altro. in questo caso alla bilocazione del tuo Io, che potrebbe viaggiare sia nel passato sia nel futuro, facendo cosi riconoscere certi momenti dimenticati o ancora da venire. Su questo caso gli scienziati decisero che non era ne chiaroveggenza ne telepatia per questo l’ho descritto. Ma i casi sono moltissimi e possono succedere a tutti anche a persone perfettamente normali, anche lontano da queste ricerche.
In molti casi è conferma di reincarnazione, noi viviamo constantemente nell’oblio senza ricordarsi di vite precedenti, ma il già successo come dicevo prima, può avvenire si nel passato, ma di vite precedenti.
Hola a tutti voi e al Tutto
Ciao marcello!
Tutto bene?
Cmq se puoi aiutarmi meglio, si leggeva nelle riviste scientifiche qualche anno fa chje i dejavu sarebbero degli squilibri chimici del cervello che alterano la percezione del tempo… portandola in un vero e proprio rewind…
Hola!!
Non ho letto queste riviste ma sicuramente la scienza ha una sua idea sul dejà-vu o meglio paramnesia.
La paramnesia è come dicevo un fenomeno abbastanza comune ed è studiato anche in psicologia, per il quale il soggetto ha l’impressione di aver gia visto un oggetto, un ambiente, o anche una scena che vede per la prima volta.
LA paramnesia può essere di vari gradi che vanno da una semplice impressione generica di aver già visto quello che si presenta.
Comunque anche nella scienza esistono varie ipotesi Per il Bergson (Filosofo francese) si tratterebbe di un fenomeno psichico normale: ogni percezione lascia nella mente un ricordo di se che si stacca dalla percezione stessa per fissarsi nella memoria; può succedere che questo distacco non avvenga e il ricordo rimanga unito alla percezione dando cosi l’impressione di ricordare quello che percepisce.
Questa spiegazione potrebbe andar bene per casi abbastanza semplici ma non risolve i più complessi, facendo pensare che ha questi al fenomeno percezione ricordo si possa aggiungere un fenomeno di chiaroveggenza o di telepatia. Ti espongo un caso che è successo qualche tempo fa nella città di Udine, lo conosco bene perché io sono di quella città e ho seguito da vicino gli sviluppi. Devo anche dire che questo racconto venne fatto proprio dal protagonista che risultava a certe indagini persona insospettabile. In breve.Un giorno un ragazzo di circa 25 anni in visita alla città passò davanti ad un palazzo ebbe immediatamente la certezza di conoscerlo, tanto che senza indugi entro nel palazzo e suonò alla porta. A chi gli venne ad aprire disse di aver abitato li da bambino e lo descrisse minutamente ricordando anche alcuni affreschi che esistevano in varie stanze descrivendoli. Tornato nella sua città raccontò alla madre l’episodio. E la madre gli disse che quel palazzo era appartenuta moltissimi anni prima a suo nonno che peraltro il ragazzo non aveva mai conosciuto perché deceduto. Si potrebbe fare una ipotesi di un complesso di percezione-chiaroveggenza-telepatia-ricordo,una serie di coincidenza veramente singolari. Oppure che si tratti di un fenomeno di psicoscopia da ambiente, ma in genere nella psicoscopia da ambiente il soggetto non ha di norma, la sensazione di aver già visto quello che vede. E poi il ragazzo non era mai stato a Udine, non sapeva niente di suo bisnonno che tra l’altro, (ripeto) non aveva mai conosciuto, almeno in questa vita,.E’ allora ? potrebbe essere un caso di reincarnazione, infatti questo caso presenta molte affinità con quanto avviene nei fenomeni di reincarnazione, nei quali il supposto reincarnato riconosce luoghi e persone a volte anche denunciando anche i cambiamenti avvenuti nel tempo. Il dejà-vu non è un fenomeno legato solo a questa sezione di vita dove noi siamo in questo momento, ma è legato alla vita totale che tutti noi (noi come esistente) stiamo percorrendo. Per quanto riguarda la tua domanda come ti dicevo non so cosa dire non essendo medico, ma preferisco astenermi dallo scrivere quello che penso.
Hola a tutti voi e al Tutto
Ciao!!! Non far caso a chi ti ride in faccia! Probabilmente capiterà anche a loro! Pensa che a me succede il problema contrario al tuo! parlo di un deja-vue e mi dicono “Ah sì? L’hai sognato?”
Allora, il deja-vue, si sa,è un fatto naturale. Il sogno premonitore, beh, riflettiamoci, con tutto ciò che si può sognare e sapendo che molti sogni si ambientano in posti realistici e con elementi anche già visti, è possibile sognare una situazione che vivremo in futuro. Lo so, questa spiegazione è poco (diciamo) “romantica”, Maddy parlava di mondi paralleli ed è una teoria (attualmente) non dimostrabile ma regge benissimo.
Per ora mi è capitato qualcosa di simile: fare dei sogni e trovarmi in quei precisi luoghi. Coincidenza: la maggior parte dei sogni che ho fatto erano positivi, ed i luoghi erano tranquilli. L’unico sogno brutto che ho fatto era ambientato in una casa in costruzione. Quella che, due o tre mesi dopo il mio sogno, doveva comprare mio zio… Identica! Gli dissi, “Zio qualcosa non mi torna, c’è qualcosa che non va”
Secondo le piantine del comune poi, in quella zona, sottoterra, c’era una vecchia miniera di zolfo. Significa che a una cinquantina di metri sotto, ce n’erano 200 o 300 di vuoto. La casa era contro ogni misura di sicurezza! Con una voragine sotterranea che rischiava di aprirsi ad una forte ma non impossibile scossa di terremoto!
Inutile dire che mio zio non ha più voluto sapere niente di quella casa 😉
mmm… Interessante anche questa cosa!!!
Beh, mi sa proprio che tuo zio ha fatto la scelta giusta… :biggrin:
Ora è un periodo che non mi capita di sognare cose che accadranno… Certo, ora come ora, non potremo mai sapere se sono veramente “sogni premonitori”, “coincidenze” o altro…
La logica ci guida verso le “coincidenze”… Ma non sempre la logica ha ragione… : si si :
Parole sante!