Ciuccolo non concordo con la tua affermazione che la razionalità sia solo un ostacolo.
Anzi, è un requisito necessario e fondamentale per discernere le cose, per cercare di comprenderle, e per scartare in ultima analisi proprio la razionalità stessa, dando spazio a qualcosa che va oltre…
per il resto condivido con te, anche se non mi è chiaro cosa intendi quando dici che c’entra il discorso dei differenti stati meditativi; nel mio caso ad esempio non credo di aver evocato nulla col pensiero o la meditazione… anzi, in quel momento stavo pensando a cose molto prosaiche!
Se intendi questo . . . :rolleyes:
Una foto che rappresenta un’immagine è una sorta di conferma…interpretabile o no..sbaglio tecnico o no si vede comunque un qualche cosa che siamo riusciti ad imprimere su carta..difficile quando ci si affida solo alla nostra percezione,capire i limiti della percezione per non sfociare in altro…
Qui la razionalità è molto più complicata da gestire…i limiti dove e quali sono mi domando…in base a quali canoni ci si affida se non ci sono ancora ?
Marymoon, Dem, mi state fraintendendo. Io baso tutto sulla razionalita, su prove e controprove, sull-empirismo, e scusate la grammatica ma ho ancora la tastiera settata Usa.
Il tipo di razionalita che io non accetto e quella che non vede o si rifiuta di vedere per il semplice motivo che e presunto irrazionale a prescindere. La ragione e la scienza che si rifugiano nel gia consolidato e perdono la volonta di indagine..possiamo friggercele. E questo l/atteggiamento antiscientifico e antirazionalista, non la mia curiosita.
Se un fenomeno non lo si conosce, lo si indaga. Lavarsene le mani non ha niente di razionale ne di scientifico.
Perdonatemi un paio d-ore e rispondo al resto senza questo demonio anglofono.
Spero di essermi chiarito sulla “razionalità”. Personalmente cerco di scindere visione e pareidolia. Se un lampadario ha la forma di una bambina..mi frega poco perchè conosco quel genere di inganno. Non lo considero rappresentativo. Se invece l’incongruenza o l’anomalia prende tratti sfacciatamente umani, e magari la vedo formata su una materia che non somiglia manco lontanamente a qualcosa di umano..allora qualche inquietudine la ho.
Dem, dici bene, vediamo e riusciamo a cogliere qualcosa di non pertinente alla foto o al raziocinio umano in generale.
Il dovere della scienza non è forse quello di tentare di indagare e spiegare, piuttosto che un rifiuto inutile e..arroccato..nelle proprie misere certezze?
In quale facoltà insegnano che pareidolia e fenomeni simili possono generare tutto questo..marasma di cose?
In medicina forse, ma penso vi siate accorti che non è il mio caso..
Riguardo la “meditazione”.. Se un’immagine attira la mia attenzione, non la passo solo allo zoom. Mi ci tuffo per l’intera notte se è il caso. Un sottile stato psichico mi spinge a vere e proprie “immersioni”, dove c’è sempre il bisogno di guardare..più in là.
Naturalmente rimango legato alla ragione, ma spesso la visione delle foto somiglia a ..micro-meditazioni. Con l’unico vantaggio che so bene di esser seduto alla scrivania e di poter perfino fotografare nelle mie..escursioni acide…
Io non sono solo, siete sempre più numerosi a notare anche senza alcuna induzione.
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Non lo so Dem, neanche so a che vado incontro. Ma non so più farne a meno. Avevo anche provato, ma mi è bastato guardare una vetrina per capire che è sicuramente il caso..di convivere..serenamente. Guarda gli orari in quel che ho scritto, e poi quello che è successo nel frattempo.
Questa è una celebre giornalista italiana che si rilassa a..bho penso Capri. Ti accorgi che qualcosa non va?
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Terza e quarta foto..ci sono dei visi.
La terza però mi sembra di scorgere musi di animali. ..
Le prime due così come sono scattate non vedo nulla..si deve proprio zummare. ..
Si c’è di tutto, anche una persona coi capelli corti e la maglia a righe. E’ importante per capire quanto possano entrarci le righe con un piede, che in questo caso è solo un casuale sfondo. Sono ovunque, come avrai notato.
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Io vedo solo tanti pixel corrotti a causa della poca luce d’esposizione del soggetto…questo effetto è tipico delle macchine digitali e rientra nell’errore di quantizzazione dovuto al passaggio dal mondo concreto/analogico al mondo discreto/digitale, ed avviene nel video, nell’audio e nelle foto.
Se poi vogliamo trovare riferimenti antropomorfi “vaghi”, bhe li possiamo trovare in qualsiasi immagine, in qualsiasi superficie, venatura ecc.
Resta da capire quanto oggettiva possa essere una tale interpretazione: io potrei vedere un accenno di volto in due pallini e una linea orizzontale, ma sarebbe una mia interpretazione di due forme semplici…chi decide cosa è pareidolia e cosa no? e a che livello? quanto un volto deve essere “realistico” per poter affermare che di volto si tratti? Io vedo in questo metodo d’indagine delle gravi lacune, mi spiace.
P.s.
mi riferisco in particolare alla foto del piede, ma anche l’altra postata ad inizio post soffre di varie problematiche oggettive…una foto scattata col cellulare, con luce insufficiente, in movimento, totalmente sfocata…produce un tale “rumore” visivo che si sovrappone agli oggetti della foto e crea nuove forme nella quale la mente può perdersi tramite la propria soggettività.
Ammetto che anche io ho focalizzato un “cane” nelle forme a sinistra (a destra vedo solo la manica del golfino nero). Un facile Inganno della mente, fio a prova contraria.
Interessa anche me la tua risposta, Mistery. Nel caso di Marymoon è abbastanza facile cogliere la pareidolia. Un golfino può prendere le forme di un capriolo, e renato carosone quelle di renato cherosene…su questo discorso ci siamo, la medicina spiega chiaramente che siano la pareidolia e fenomeni simili. Naturalmente rispetto l’autrice e non sono certo la persona più adatta a giudicare le sue doti sensoriali.
Oltretutto nei suoi scritti ho trovato varie cose analoghe al mio modo di osservare, e so fino a che punto sia insolito e..fuori di testa.. Chiamare “assurdo” quel che mi succede è veramente riduttivo.
Secondo il tuo punto di vista, che era anche il mio tempo fa, le figure dovrebbero sparire al momento che io dilato l’immagine o applico dei filtri. Modificherei quella..casualità molecolare..che ha creato l’immagine significante.
Mistery non avviene questo. Le immagini non solo rimangono, ma ne arrivano anche altre Arrivano con un’espressione in volto, del quale vedo anche il modo di radersi, e hanno un carattere, una personalità. Trasmettono emozioni umane, o il normale riconoscimento fra esseri, non è come come guardare una roccia a forma di uomo. Tutto questo può avvenire in assenza di staticità della fotografia. I personaggi all’interno della foto posso muoversi, nascondersi e sopratutto osservare con sclera, cornea, iride e pupilla. Le loro mani hanno 5 dita, e spesso i loro vestiti non sono troppo diversi dai miei. Vabbè..va di moda il grigio fra loro… :blackeye:
Un piede non può riflettere persone con la maglia a righe. E osservando bene ci si accorge che quel piede ha solo fatto da sfondo e reso visibile ciò di cui è satura l’aria.
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Scusatemi ma il vero mistero non è nella foto…ma ciuccolo vede questi volti anche senza l’aiuto di una macchina digitale!
Già…Troppo semplice infatti liquidare il tutto con la pareidolia.La pareidolia indubbiamente è molto frequente,ma non nel caso di ciuccolo.
Se è vero,come è vero,che “Loro”sono costantemente intorno a noi ( e sono migliaia,aumentano sempre più,segno questo dell’assotigliamento della barriera che separa la dimensione Astrale da quella terrena ) la facoltà della veggenza trova,in questo caso,una sua precisa collocazione ed esplicazione,svelando un’altra “sfumatura di questa facoltà.
Ma è una forma di insegnamento che coinvolge esclusivamente il suo essere,un’apporto utile ad ulteriori Comprensioni e Conoscenze.
Non tutto, ho solo una buona vista, molto acuta. E spesso non ho la “risoluzione” giusta per poterle scorgere. Vedo comunque il loro modo di formarsi o di avanzare, e quelle impressioni si risolvono sempre in cose..troppo lontane dalla mia immaginazione per poterle generare da solo.
E non è escluso che qualcosa mi tragga in inganno..beffandosi pure delle mie controprove.
Si Alceste, sospetto anch’io un “assottigliamento”, o spesso ho la sensazione che gli..esibizionisti..stiano contravvenendo a qualche regola.
Sulla pareidolia non ho dubbi ormai, faccio troppe prove, un fenomeno simile crollerebbe all’istante.
Comunicare..questo pensiero mi tenta, devo essere sincero.
“”Comunicare..questo pensiero mi tenta, devo essere sincero. “”
E’ questo infatti il possibile passo successivo …!
Ho provato una sola volta. Ho chiesto come potessero vedermi, o se erano coscienti del mio modo di vederli. Lo ho chiesto in un momento di sconforto, allo schermo del pc, forse spaventato dal fatto che perfino la foce del fiume era “popolata”.
Parlo dunque di canne e acqua, sotto un ponte più vecchio di Cristo. Ed ecco la loro risposta.
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La comunicazione per il momento è troppo..audace, non so che tipo di canale io abbia aperto.