Home Page › Forum › I FENOMENI PARANORMALI › Spiritismo, fantasmi e infestazioni › Fenomeni paranormali e contesti
Buongiorno! Questa mattina vorrei riflettere con voi su questa cosa che a mio parere può essere molto valida nello studio dei fenomeni inspiegabili.
Guardando dei video su YouTube mi sono imbattuto in questo video
Francamente sono una persona a cui piace approfondire senza limitare la provenienza delle fonti. In questo video, il Dott. Armando De Vincentiis spiega tante cose molto interessanti che ovviamente possono piacere o no a tanti ma vi pregherei di non partire prevenuti solo perchè fa parte del CICAP.
La cosa che mi fa riflettere è la parte in cui il De Vincentiis afferma come il contesto sociale e familiare possa influire sulla totalità dell’esperienza inspiegabile vissuta da una persona. Questo influenzerebbe anche la moltitudine di fenomeni religiosi che vengono vissuti diversamente a seconda della cultura di appartenenza.
Allo stesso modo un fenomeno paranormale (visioni, ombre, voci, rapimenti alieni) sono vissuti in un certo modo perchè seguono le convinzioni culturali e familiari.
Esempio tipo è l’indemoniato. Una persona che si ritiene, ed è ritenuta dalla famiglia, posseduta peggiora nei sintomi all’atto delle pratiche di esorcismo proprio per effetto dell’auto-convincimento dovuto alla sua formazione estremamente religiosa in cui inconsciamente ricorda storie, racconti e filmati di esorcismi. Questo potrebbe spiegare “l’immunità” degli atei?
Voi cosa ne pensate?
La riflessione che proponi è interessante. Prima o poi mi guarderò anche il video per intero.
Sì, secondo me è possibile che il contesto in cui una persona cresce influenzi le esperienze. La mente, secondo certe discipline esoteriche, ha un potere immenso: con le vibrazioni dei pensieri positivi, la vita stessa prende una piega positiva…
Non mi stupisce l’idea che il contesto sociale e familiare possa plasmare la modalità di pensiero e il modo in cui la mente analizza l’ambiente esterno. Poi, non sono una psicologa, ma credo che la suggestionabilità di una persona giochi un ruolo cruciale.
Sarebbe troppo semplicistico ridurre il tutto a influenze familiari,troppo livellante…
Sarebbe come affermare che un figlio di un alcolizzato ( con tutto il mio rispetto per queste persone ) sarà influenzato anch’esso ad assumere alcool…
Bisognerebbe invece considerare che per forza di cose esiste un’evoluzione individuale,mentale e interiore che non trae origine dalla materia fisica e genetica terrena.
Quanti figli di bigotti per esempio si scoprono atei;o quanti figli di atei si scoprono religiosi…
Onesti genitori che si ritrovano dei figli criminali,questo il Dott.Prof non lo considera o meglio,preferisce evitarlo;e questa semplice considerazione,inficia la sua teoria.
Questo il mio parere da emerito ignorante.
Già… mi si è aperto un mondo! Grazie Alceste. In effetti è un discorso davvero complesso.
Questo capitolo mi ha sempre affascinato… spesso mi sono chiesto il legame tra ateismo, contesto sociale e possessioni.
Ma io nn credo che il contesto in cui si viva può cambiare o meno le cose..io è da quando avevo sei anni che percepisco delle cose e a sei anni non potevo bene capire ancora d cosa si trattava . Io sono credente ma perché ho passato certe esperienze..poi non so..è un mio pensiero..
Inviato dal mio HTC One_M8 utilizzando Tapatalk