Si sa che una persona viene considerata legalmente morta solo dopo che anche l’encefalogramma è diventato piatto (morte cerebrale). Una persona che ha subito un arresto cardiaco quindi non è da considerarsi legalmente morta, ma clinicamente morta.
Penso che sia possibile in alcuni casi che una persona clinicamente morta possa avere una sorta di consapevolezza attiva… ma se è vero che se il cuore smette di battere per qualche minuto, il cervello non riceve più ossigeno di cui ha bisogno e smette di funzionare, allora quella consapevolezza di cui parla l’articolo potrebbe essere l’anima?
Articolo interessante!