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Considerazioni sulle leggi della natura.

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  • Questo topic ha 0 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni, 1 mese fa da Anonimo.
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    Anonimo
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    L’umanità per mezzo dei suoi uomini più intelligenti delle varie epoche,imperante come determinante principale l’egoismo formidabile della razza umana,ha cercato di rendersi conto dei fenomeni naturali in quanto utili,convenienti o piacevoli ai propri fini.
    Hanno potuto così “prender piede” e credito due errori colossali:la terra al centro dell’universo e l’uomo centro della creazione.

    A spazzare via il primo errore è bastato Galileo con il suo cannocchiale con il quale ha” fatto vedere” di non essere vero che tutto gira intorno alla terra,dato che per lo meno i satelliti di Giove girano intorno a Giove…
    Il guaio fu irreparabile perchè ha trascinato con se il crollo dei cieli fino all’Empireo,per i quali non vi è più rimasto posto nell’universo come pure nella Sapienza .

    Sull’uomo centro della creazione,per cui tutto quello che esiste è fatto per lui ( sic ) secondo una legge di giustizia corrispondente alla propria convenienza e di propria creazione,ma attribuita anche a Dio di cui l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza,sono basate tutte le religioni ed il principio del bene e del male,misurato naturalmente con un metro di nostra fattura e convenienza.

    Nonostante tutti gli sforzi fatti con le varie ipotesi filosofiche-religiose per dimostrare l’esistenza di una giustizia immanente tracciata sulla falsariga di quella che si esige ( in teoria… ) dagli uomini,il problema è rimasto insoluto.
    Inondazioni e cataclismi colpiscono senza distinzione di età,di sesso,di razza e di religione,compresi buoni e cattivi in modo del tutto indipendente dai loro meriti e demeriti collettivi e individuali;così com’è per la sfortuna lo è anche per la fortuna,e,come è per gli uomini,così è per gli animali,le piante ed i minerali;il che dimostra fin troppo chiaramente che quella giustizia immanente per gli eventi individuali e collettivi che accadono appunto non solo agli uomini,quella giustizia sulla terra non esiste.

    Fu così che tutte le religioni,monoteistiche e politeistiche,sono state costrette a “devolvere” ad una Autorità Superiore extra-umana,e più precisamente divina,il compito di assolvere,con poteri discrezionali e di emergenza,il groviglio delle umane vicende in modo che la legge di giustizia confacente agli uomini fosse così rispettata.

    Purtroppo ( purtroppo per le religioni… )mentre da un lato non esiste dimostrazione o verifica sperimentale dell’esistenza di un Dio,questo dimostra che ,qualora Esista,tanto Lui che eventuali suoi sostituti,non si interessano affatto delle faccende terrene ed umane in particolare.
    Il fatto è che il destino non è determinato da una legge di giustizia immanente,ma regolato,per l’uomo e per tutte le cose,dalla grande legge di Gauss,dalla legge di “distribuzione”.
    Perchè le leggi della giustizia immanente,siano esse costituite dal paradiso o dall’inferno o da qualsiasi altra ipotesi fossero vere,esse dovrebbero rendere conto,per esempio,del passero nato cieco,della mela o del fiore colpiti dalla tempesta,del seme germogliato tra le pietre…

    Da tutto questo “parrebbe” emergere che sono soltanto quattro le grandi leggi naturali note su cui,e “forse”su cui soltanto,è basata ogni sicura Sapienza:
    Il principio di conservazione,merito di Lavoiser.
    Il principio di azione e reazione,merito di Newton.
    La legge generale dell’evoluzione,merito in particolare di Darvin.
    La legge di distribuzione,merito di Gauss.

    Quattro leggi sono poche ?Esse però sono immense in estensione e in valore,tanto da includere come casi particolari tutte le altre : con esse si può ( si può ? ) costruire un Universo.
    E sono basi sicure perchè confermate dall’osservazione e dall’esperienza,da quell’esperienza ” unde omnia credita pendet ” ( Lucrezio ),da cui cioè occorre far dipendere la credibilità o meno di tutte le dottrine.

    Dopo,ma soltanto dopo,eliminati fra i popoli i contrasti e le guerre,risultati cioè da ingiustificate ideologie emotive,passionali,fanatiche e senza fondamento,
    gli uomini,constatato di essere tutti sottoposti,in unità con l’intera natura,con le medesime leggi,potranno finalmente guardarsi come fratelli e costruire ,in virtù della Fratellanza,la Pace tra i Popoli.

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