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Bambole…vi è mai capitato? E i giocattoli sono vivi?.

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  • Questo topic ha 2 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 11 mesi fa da Anonimo.
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  • #22981
    Anonimo
    Inattivo

    Salve a tutti,
    sono nuovo di questo forum, comunque, mi reputo mago/strega bianco, ma, la magia oltre ad come viene impiegata esige sempre un pagamento ed il colore è semplicemente l’uso che ne si fa, la mia normalmente è curativa ma, bando alle presentazioni;
    avevo circa sette anni ed abitavo ancora a Marghera nel posto dove ho vissuto fino a quattordici anni, una sera della mia infanzia citata, mi svegliai stranamente; e dalle luci delle persiane che filtravano dalla strada adiacente alla casa, che è della seconda guerra mondiale ed era stata adibita a caserma, cominciai a fissare la pianola elettrica la quale era sita vicina al letto di mia sorella che era parallela…quando, vidi la bambola preferita di mia sorella(la bambola era Alessia, una bambola molto famosa degli anni ’80), che si trovava sopra la pianola, la vidi alzarsi e fissarmi, per lo spavento richiusi gli occhi e quando li riaprii, la bambola era al suo posto ferma, immobile, statica. Quando ebbi dieci anni circa ne parlai a mia sorella e mi disse che anche lei aveva avuto la stessa esperienza…secondo me i giocattoli in generale sono vivi…e voi cosa ne pensate?

    #64883
    Anonimo
    Inattivo

    Io penso che non ci siano motivi per cui un giocattolo debba essere più vivo di un tavolo o di una tazzina o di un fermacarte.
    Semmai il valore affettivo che diamo agli oggetti è un qualcosa di nostro, che proviene delle nostre emozioni, ma non appartiene alla materia stessa delle cose.
    Per quanto riguarda l’esperienza della bambola, vorrei evidenziare che esiste un fenomeno ottico-fisiologico (oltre a quelli psicologici di cui dirò dopo) che fa sì che la visione nella semi-oscurità possa fare apparire dei movimenti che non esistono. Il semplice fatto di avere una debole fonte di luce in una stanza buia, come le fessure di una tapparella, una persiana, ecc… e poi un oggetto vagamente illuminato, come la bambola, può provocare un aggiustamento nell’apertura della pupilla (il suo diametro varia in base all’intensità della luce, come il diaframma di una fotocamera) e durante questo aggiustamento si può avere l’illusione che un oggetto si avvicini o si allontani, o che comunque si muova. In realtà è il nostro occhio che sta aggiustando il “diaframma” e quindi “muove” il campo visivo.
    Se al fenomeno ottico aggiungiamo quello della suggestione che una bambola può evocare, il gioco è fatto, ed ecco che la bambola si alza e ci fissa. E infatti, quando poi hai chiuso e riaperto gli occhi, la bambola era al suo posto come sempre. Non avrebbe senso se questa fosse stata animata ed intenzionata a spaventarti.
    Il fatto che la nostra suggestione si concentri su oggetti come bambole, fotografie, statue, quadri, ecc.. è semplicemente dovuto al fatto che questi evocano sensazioni di vita, presenza, pensiero, intenzione. Un tavolo o una sedia probabilmente non evocano molto nella nostra mente.

    #64884
    Anonimo
    Inattivo

    Un “illusione” dei bambini, che dicono di vedere l’uomo nero.

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