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Arriva Fringe, serial stile X Files.

  • Questo topic ha 0 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 3 mesi fa da Anonimo.
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    ROMA (29 giugno) – I fans di X files possono stare tranquilli. Potranno riassaporare suspance e misteri della serie con Mulder e Scully nella nuova fiction Frange, l’ultimo figlio di JJ. Abrams, padre di Felicity, Alias e Lost. I protagonisti principali sono la bionda australiana Anna Torv e Joshua Jackson, il Pacey di Dawson Creek.
    Lo stesso Abrams non nega le somiglianza della sua nuova produzione con X Files («ero un fan sfegatato»), ma la differenza principale, in Fringe «sta nel modo in cui sono costruiti i personaggi». E già il titolo della serie tv svela le somiglianze con X Files. Deriva, spiega Abrams a Ign.com, da «”fringe science”, scienza di confine, termine che indica quelle teorie o ricerche scientifiche controverse, che si pongono ai confini delle discipline accademiche riconosciute».

    Debutto negli Usa il 9 settembre alle 20 su Fox, ma l’episodio pilota di due ore, da 10 milioni di dollari, diretto da Alex Graves, è già finito su internet, accolto in genere da giudizi positivi, che si aggiungono alle favorevoli recensioni della stampa Usa.

    Fbi, scienziati e un po’ di pazzia. Il papà di Lost, che ha scritto e coprodotto la serie con compagni d’avventura ormai abituali come Roberto Orci e Alex Kurtzman (che con lui hanno scritto anche Mission Impossibile 3, Alias e il nuovo film di Star Trek, in uscita nel 2009), ha spiegato che al centro della storia ci sono tre personaggi «una giovane donna, che è un’agente dell’Fbi; uno scienziato eccentrico e pazzoide, e suo figlio, problematico, che dal padre si è allontanato». I tre si scontrano con una rete di ricercatori che «stanno giocando con la scienza e la stanno spingendo su strade sempre più terrificanti».

    La prima puntata. Il tutto ha inizio da un misterioso incidente su un aereo in viaggio da Amburgo a Boston, sul quale tutti i passeggeri e l’equipaggio vengono uccisi da un virus che liquefa i loro tessuti molli. Sul caso indaga l’agente dell’Fbi Olivia Dunham (Anna Torv), per cui la faccenda diventa personale quando il partner John Scott (Mark Valley) finisce contagiato dallo stesso virus. Olivia vuole chiedere aiuto al Dottor Walter Bishop (John Noble), un brillante scienziato, autore di pericolose ricerche sulle mutazioni genetiche, finito internato in manicomio. L’unico modo per comunicare con lui è però coinvolgere nelle indagini anche il figlio dello scienziato, Peter (Joshua Jackson), giovane genio col vizio del gioco.

    FONTE: IL MESSAGGERO

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