Succede… Ti svegli al mattino e la prima notizia riguarda la morte di qualcuno. Ieri è morto Steve Jobs. Ti senti un po’ giù come se fosse morto un amico che non vedevi da tempo, ma al quale ogni tanto pensavi. Rifletti che se lui non è riuscito a sconfiggere la morte, quella morte… non ci riuscirà nessuno. E ti senti più fragile. E’ un pensiero così in una mattina di ottobre così. Addio Jobs.
…di seguito i suoi migliori pensieri e racconti…
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose – tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire – semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.
One more thing… (in italiano “ancora una cosa…”)
La quota di mercato della Apple è più grande di quella della BMW, della Mercedes o della Porsche nel settore delle automobili. Cosa c’è di male ad essere una BMW o una Mercedes?
Il design di una cosa non è come quella cosa appare o si percepisce, ma come quella cosa funziona.
L’innovazione distingue una guida da un seguace.
Non puoi chiedere ai clienti cosa vogliono e poi darglielo.
Nel momento in cui avrai costruito quello che volevano, vorranno qualcos’altro.
Stay Hungry. Stay Foolish.
Andammo alla Atari e gli dicemmo, “Hey abbiamo fatto una cosa stupenda costruita insieme con dei vostri
componenti, che ne pensate se ci fondiamo ? Oppure la faremo per voi, pagateci uno stipendio e verremo a lavorare per voi.”
E loro risposero, “No.”
Allora andammo alla Hewlett-Packard, e loro dissero, “Hay non ci servite. Non avete nemmeno finito il College.”.
So we went to Atari and said, ‘Hey, we’ve got this amazing thing,
even built with some of your parts, and what do you think about funding us?
Or we’ll give it to you. We just want to do it. Pay our salary, we’ll come work for you.’
And they said, ‘No.’ So then we went to Hewlett-Packard, and they said, ‘Hey, we don’t need you.
You haven’t got through college yet.’
Nessuno ha cercato mai di divorarci da quando sono qui … suppongo temano di scoprire il sapore.
Osserva un artista, se è davvero in gamba, gli capita sempre prima o poi di arrivare al punto in cui potrebbe fare un unica cosa per il resto della vita, e per tutto il mondo esterno continuerebbe ad avere successo
ma non avrebbe successo per se stesso. Quello è il momento in cui si vede davvero chi è, se si mette in gioco rischiando il fallimento, è ancora un artista.
La creatività è collegare le cose. Quando chiedi a persone creative come hanno fatto a fare qualcosa, si sentono quasi in colpa perchè non l’hanno realmente creato, hanno soltanto immaginato qualcosa.
E dopo un pò è sembrato ovvio, questo perchè sono stati capaci di collegare le esperienze vissute e sintetizzarle in nuove cose.
S.J.
La notizia mi ha lasciato indifferente, perchè non ne ho mai sentito parlare
Sarà brutto da dire, ma la morte di chi non conosciamo non ci tocca tanto…almeno non me…
in ogni caso lo saluto lo stesso, chissà che non lo conosca più avanti
Ci vorrebbe un palloncino per ogni morto. Il cielo ne sarebbe pieno
e qualche bambino griderebbe “guarda che belli, mamma!”
come ogni persona geniale ha avuto breve vita come se l’estro e la fantasia
consumassero le persone che lo possiedono e sanno usarlo
De Bergerac ha scritto:
sono pochi i geni ad aver vissuto tanto…chissà perchè
Kris ha scritto:
Sarà brutto da dire, ma la morte di chi non conosciamo non ci tocca tanto…almeno non me…
in ogni caso lo saluto lo stesso, chissà che non lo conosca più avanti
Ci vorrebbe un palloncino per ogni morto. Il cielo ne sarebbe pieno
e qualche bambino griderebbe “guarda che belli, mamma!”
Concordo pienamente.. Mi hai fatto venire la pelle d’oca.. Complimenti Kris…
complimenti per cosa? è quello che penso
E pensi bene