Rispondi a: Le mie esperienze, coincidenze non coincidenze e conflitto tra ragione e quanto ho vissuto.
La fiducia va sempre data non al blasone, scientifico o meno, ma sempre a chi nel tempo ha saputo meritarsela, sia uno scienziato o un ricercatore del paranormale.
Certo la fiducia non andrebbe data a chi propugna truffe ed imbrogli, falsi esperimenti e false scoperte scientifiche. Come certe capocce scientifiche ad esempio, che riportavano nelle loro rinomate pubblicazioni notizie false per pura vanagloria (nonchè finanziamenti= pecunia…) come i famigerati (e inesistenti) raggi mitogenetici…
Non solo, sulla blasonata rivista “Nature”, alcuni articoli illuminati da capocce di scienza, sostenevano a spada tratta la scoperta (mai avvenuta…) della “Poliacqua”, mettendo addirittura in guardia contro un uso indiscriminato di questa sostanza. E si potrebbe continuare, ma tu hai detto stop… 
Questo era solo per dire che la bilancia dell’onestà non è prerogativa della scienza, tutt’altro.
Un saluto
Per quanto anche la “scienza” le abbia sparate grosse e a volte certo anche intenzionalmente, non posso formarmi una teoria della realtà (cioè nel caso in questione una convinzione nell’esistenza del “paranormale”) sulla base di una fenomenologia di tipo aneddotico o sulla base di testimonianze di individui che non ho mai nemmeno conosciuto personalmente. La tua convinzione sull’esistenza dei fenomeni PSI su cosa è fondata? Anni di ricerche, immagino, ma hai mai assistito personalmente a fenomeni che definiresti paranormali? (Seriamente, intendo, senza battute di sorta). E in caso positivo non hai mai pensato alla possibilità della suggestione o di una eventuale spiegazione di tipo “normale”?