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Rispondi a: Le mie esperienze, coincidenze non coincidenze e conflitto tra ragione e quanto ho vissuto.

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#72501
Anonimo
Inattivo
the_believer wrote:
Nessuno vuole mettere in dubbio la tua onestà intellettuale, né la tua serietà o la tua preparazione, Kit, come quella di molti studiosi di queste cose. Il problema, a mio avviso, è, ripeto, quello del metodo di indagine. Io non sono assolutamente nella posizione per affermare se certi fenomeni parapsicologici (ad es. la telepatia o la medianità, per citarne due) siano o meno genuini, ma allo stesso tempo, se non sono ripetibili e non sono nemmeno prevedibili, non posso assumerli come base o fondamento per le mie conoscenze, il mio punto di vista, il mio modo di vivere, tutto quello che concerne il mio pensiero (in senso lato) etc. etc. Ammesso anche che Tizio o Caio abbiano reali poteri telepatici o medianici, come posso “fidarmi” di questi poteri, se essi appaiono una volta ogni tanto, e sono totalmente imprevedibili? Allo stesso tempo non posso assumere come prova che certe cose accadano, la testimonianza di altri. Ad es. per citare un noto medium italiano, non mi importa sapere se i membri del suo cerchio lo hanno visto levitare o hanno assistito a materializzazioni. Nel senso che la semplice parola o testimonianza di altri non è per me assolutamente un fondamento per le mie conoscenze. Sarebbe come se io (magari stimato professore universitario) scrivessi che c’ un’astronave aliena nel mio giardino, e pretendessi che gli altri ci credano. E questo è il motivo per cui, a mio avviso, l’ufologia sarà sempre relegata nel campo delle pseudoscienze.

Toh! Ti esprimi esattamente come Raenset, la differenza sta negli scalini… Scherzo. :aa:
Il tuo concetto è chiaro, ma fa molte pieghe e ancor più acqua di un setaccio… per te qualunque testimonianza non può aver valore per il semplice fatto che eri assente ai fatti e qualsiasi testimonianza ti risulta insoddisfacente. Una chiusura che dovrebbe valere anche per le affermazioni scientifiche che non potrebbero avere alcun benestare perchè prive anch’esse della tua omologazione. Un concetto assai riduttivo il tuo, consentimi.

Le persone che come te che non ammettono i fenomeni PSI commettono, a mio parere, un errore fondamentale: parlano sempre di verità scientifica dei fenomeni. Questo non va e una tale verifica non la si dovrebbe neppure pretendere, perchè se è vero che i fenomeni PSI si manifestano in categorie scientifiche (ti ho fatto un minimo elenco nel post precedente), è anche vero che il loro studio è di tutt’altro tipo. La vera causa dei fenomeni è di tipo qualitativo e si sottrae all’intervento logico delle scienze. Cioè, se io decido di verificare scientificamente i fenomeni PSI, mi trovo di fronte a un inammissibile superamento dei limiti di competenza dell’aspetto logico.

Mi spiego meglio. Si pretende di passare dall’aspetto ANCORA sconosciuto della logica dei fenomeni paranormali o psichici (un aspetto le cui strutture non sono ancora state scandagliate), all’aspetto scientifico delle quantità, e questo non è ammissibile. E’ questo il motivo per cui questi fenomeni non possono essere verificati scientificamente, almeno per questi nostri tempi e per questa nostra scienza.
Un saluto