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In realtà sembra proprio quel tipo di esperimento: è stato condotto da Giovanni Battista Caputo, professore di psicologia presso l’Università di Urbino.
L’esperimento consisteva, appunto, nel posizionare il candidato di fronte a uno specchio (a circa 40 cm dal volto) in una stanza lievemente illuminata; dopo circa 10 minuti di “seduta”, il partecipante iniziava a vedere il proprio volto riflesso modificato, fino a cambiare più volte forma.
Citando la relazione finale dell’esperimento, a cui hanno partecipato una cinquantina di persone:
“The descriptions differed greatly across individuals and included: (a) huge deformations of one’s own face (reported by 66% of the fifty participants); (b) a parent’s face with traits changed (18%), of whom 8% were still alive and 10% were deceased; (c) an unknown person (28%); (d) an archetypal face, such as that of an old woman, a child, or a portrait of an ancestor (28%); (e) an animal face such as that of a cat, pig, or lion (18%); (f ) fantastical and monstrous beings (48%)”
“”Le descrizioni differivano ampiamente tra i partecipanti e includevano: (a) enormi deformazioni del proprio viso (riferite dal 66% dei cinquanta partecipanti); (b) il volto di un genitore con caratteristiche cambiate (18%), di cui l’8% era ancora in vita, mentre il 10% era defunto (c) una persona sconosciuta (28%), (d) una faccia archetipica, come quella di una donna anziana, un bambino o un ritratto di un antenato (28%); (e) una faccia animale come quella di un gatto, maiale o leone (18%); (f) esseri fantastici e mostruosi (48%) “
A quanto pare, la quasi totalità dei partecipanti ha avuto una sensazione dissociativa, ovvero percepivano il proprio riflesso come estraneo e, soprattutto, appartenente a un’entità/creatura che li osservava al di là dello specchio.
Il tutto sembra avere una spiegazione scientifica: l’occhio umano, in quelle condizioni di luce, se si sofferma ad osservare un singolo punto di un’immagine, perde definizione nei contorni. Questa perdita di definizione fa si che il cervello colmi quei vuoti, generando talvolta, vedendo i risultati dell’esperimento, dei veri e propri mostri (viene affermata anche la possibilità che sia proprio l’inconscio a modificare questi elementi, dando quindi un possibile significato a ciò che si vede).
Io personalmente ho provato questo tipo di esperimento e ho visto il mio volto dapprima senza bocca, successivamente senza occhi, tornando poi al mio volto completo ma con un ghigno inquietante!