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Rispondi a: Xenoglossia: quando si parlano lingue che non si conoscono..

Home Page Forum I FENOMENI PARANORMALI Fenomeni psichici Xenoglossia: quando si parlano lingue che non si conoscono. Rispondi a: Xenoglossia: quando si parlano lingue che non si conoscono.

#71900
Anonimo
Inattivo
roland wrote:
Il problema principale,da come ho potuto constatare,non solo qui nella discussione ma anche in osservazioni dirette(non xenoglossia ma scrittura automatica,con una tipologia di comunicazione apparentemente non in linea con il soggetto che praticava….apparentemente è da sottolineare)è quello,alla fine,dell’affidabilità della fonte,in generale.
Per quanto si conosca una persona,per quanto ci possa ispirare fiducia,non sapremmo mai con certezza,se ad esempio,anche involontariamente,la persona abbia attinto da qualcosa di sentito,letto ecc o se addirittura non sia volontariamente in malafede.
L’unico modo sarebbe provare l’esperienza in prima persona,a volte mi chiedo se sarebbe così facile farsi credere,probabilmente no.
Esistono allo stesso tempo,però,criteri oggettivi che facilitano il compito di chi vuol indagare….Nelle mie esperienze di scrittura automatica(testimone/spettatore)ho avuto l’impressione che le persone ci”marciassero”un pò sulla questione e che fossero anche troppo teatrali.
Questo non vuole essere una generalizzazione.
In 2 esperienze diverse,a distanza di tempo,con diverse persone che sicuro non si conoscevano,ho avuto un riscontro simile ma diverso nell’esporlo e,cosa che a mio avviso è strana,la calligrafia molto simile.
Le cose che mi hanno detto erano piuttosto alla portata di chiunque volesse provare a prevedere,la calligrafia,potrebbe essere il risultato di come si impugna la penna(più o meno alla stessa maniera)
Se esiste il fenomeno,sono per una fonte da cui attingere,comune.

Ciao Roland. é evidente che è di vitale importanza trovare sperimentatori seri. Tutto ciò che gira attorno a questi sono ciarabattole, perchè i fatti, quando veri, sono inoppugnabili. Purtroppo però vi è chi, come paladini sostengono certe tesi interpretative spesso ignorando, coscientemente o incoscientemente, quei casi che possono gettare una luce diversa sull’interpretazione dei fenomeni in questione, l’importante per questi è che non si porti acqua ad altri mulini…. A costoro chiederei: -non vi succede mai di avere dei dubbi? Perchè siete sempre così sicuri? Perchè non citate mai casi clamorosamente contrari alle vostre tesi? Caro amico, a buon intenditor…