Home Page › Forum › I FENOMENI PARANORMALI › Fenomeni psichici › Xenoglossia: quando si parlano lingue che non si conoscono. › Rispondi a: Xenoglossia: quando si parlano lingue che non si conoscono.
Ciao doctor Valle. la tua traduzione dall’inglese è buona, rende il contesto. La funzione di controparte che ti affibi la faccio mia, quella di nemico no, assolutamente, io non sono nemico di nessuno, a queste latitudini poi, mi consenta, direbbe colui il quale… 😎
Per quanto riguarda la “mia costante – che non sembro rendermene conto – ” in riferimento a fatti datati, questa ci sarà sempre, ad ognuno il suo. L’uomo di 100/200 anni fa non era quello di Neanderthal come tu sempre più spesso vuoi far credere. Se rimango dovrai abituarti: io per principio non tralascio nulla, nessuna documentazione, seppur ingiallita dal tempo, sarà mai da me cestinata, la serietà lo esige, non mi permetterò mai di invalidare tutta una serie di studi diretti anche da premi nobel, non ci si documenta solo sullo svolgersi dell’ultimo decennio, mi sentirei ipocrita se tralasciassi tutto ciò che fa parte di un bagagliaio storico non recente solo per il fatto che si scontra con le mie (eventuali) convinzioni.
Sulle sorelle Fox c’è ben altro del trafiletto che hai postato. Guarda caso a sfavore, e te pareva… Se vuoi, al tuo trafiletto rispondo con un trafilone… Su queste medium ci furono gli stessi sospetti che ancora si riscontrano per chi pratica sedute medianiche, non è cambiato nulla ai giorni nostri, puoi credimi. Certe pratiche, per chi non ne conoscono contenuti e finalità, pur non sapendo nemmeno di cosa si parla, sono viste ugualmente come fumo negli occhi dai soliti zelanti (si fa per dire…) sotuttoioevoialtriniente.
Per quanto riguarda il senatore Edmonds, questi cercava di dare un colpo alla botte e una al cerchio, ma non potè esimersi di far notare (spirito o non spirito) che sua figlia parlasse il greco pur non conoscendolo. Mi ritengo (quasi) soddisfatto che riconosci la figura storica del senatore. E’ già un inizio… :thumright:
L’interpretazione “spiritica” per certi casi di Xenoglossia è seducente, ma non definitiva. Non andrebbe tralasciato le altre ipotesi alternative, come ad esempio quella di un “serbatoio cosmico” di pensieri, al quale certi soggetti, in certe occasioni (sedute medianiche, sonnambulismo, scrittura automatica, ecc.) potrebbero attingere. Sarebbe come un contenitore universale di psichismi individuali, nel quale “attingono” (la modalità ci è per ora preclusa) certi soggetti, indipendentemente dai vari tipi di lingua.
Un saluto