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Rispondi a: presenza notturna.

#71750
Anonimo
Inattivo

Salve KitCarson1971,

Impressionante l’esperienza di questa persona. Il punto in comune con questo racconto è il peso opprimente addosso. Il mio invece era silenzioso visto che nessun’altro bambino ne tanto meno la suora che dormiva nella mia camerata si svegliarono.
Sono entrato in collegio nel 1971 che lasciai definitivamente nel mese di giugno 1974, due mesi prima del mio 6° compleanno.
Ho dato una data approssimativa dell’accaduto, poiché da quanto ho potuto documentarmi (non sono ne scienziato ne professore) i ricordi dell’infanzia che portiamo a vita iniziano verso l’età di 4 anni. Quelli anteriori a quest’età rimangono impressi in mente ma non ce li ricordiamo.

Non ho nessun ricordo se fossi o meno simpatico a qualche altro bambino e tanto meno se mi litigai con uno di loro. Quelllo che ho in memoria è della bambina che dormiva a fianco al mio letto,. Per un Natale ( non ricordo di quale anno) era triste, poiche io tornavo a casa da miei genitori, mentre lei rimaneva in collegio. Mi disse che i suoi genitori li vedeva una sola volta l’anno perche viaggiavano all’estero per motivi di lavoro.

Odiavo quel collegio. Ogni domenica sera al mio rientro era uno strazio. Non volevo uscire dalla machina di mio padre per entrare in collegio, malgrado mia madre cercasse di convincermi. Mi aggrappavo al bracciolo del sedile anteriore (come usavano nelle macchine di quegli anni) neppure le suore presenti per aprire il cancello riuscivano a farmi scendere. L’unica persona che riusciva sempre a convincermi grazie alla sua bontà e la sua pazienza era Suor Celestina (che dormiva in camera con i bambini) bravissima persona di cui ancora oggi ho un bellissimo ricordo. L’unica che parlasse italiano anche se io fossi perfettamente bilingue ( italiano-francese). Un saluto