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Rispondi a: La liquefazione del sangue di San Gennaro.

Home Page Forum I FENOMENI PARANORMALI Fenomeni psichici La liquefazione del sangue di San Gennaro Rispondi a: La liquefazione del sangue di San Gennaro

#71632
Anonimo
Inattivo

Dopo aver doverosamente baciato il saio di Valle, vado a rispondere all’altro amico. :thumright:

Ciao Ana-tèpossino… :) Come posso io fornire alimento ad un aquilotto che continuamente chiede cibo (vedi prove, voglio le prove…). Oltretutto ci vorrebbe un minimo di fiducia altrimenti ogni cosa su questa terra andrebbe a macero.
Le prove… se un detto mai passato di moda conferma che tre indizi fanno una prova, nel nostro caso migliaia di indizi fanno un provOLONE, mi consenta… 😉 Niente sarà mai come vuoi tu, ci sono anche gli altri. A volte esageri, non c’è dubbio. Hai provato (senza prove) ad annullare perfino l’esistenza di scienziati che, meno male, esistono, eccome, così come i loro studi comparati su quanto stiamo dibattendo.

Forse stiamo andando ot (leggerissimamente… :ronfronf: ), io non mi sogno neppure, di dare tutto per scontato, non l’ho mai fatto, ma di contrasto, non amo mettere la capoccia sotto la sabbia come gli struzzi di mare… Ci vuole, come in tutte le cose, una via di mezzo, transennata di buon senso critico, ma MAI fine a se stesso. Alla fin fine poi, cosa mai possono importare i resoconti di “Nature” o di “Artificial” per chi ha avuto modo di verificare l’esistenza di questo fenomeno, intorno a sè e su di sè.

Ribadisco di non amare per niente parlare di me, ma quando si ritiene opportuno risulta forse anche doveroso, non tanto per la ricerca di una credibilità che lascia il tempo che trova, ma per esemplificare la tematica stessa, in termini non sbandierati su riviste specializzate, ma vissuti in prima persona. Io vivo di paranormale dai 18 mesi di vita con aneddoti raccontati (ma per me rimasti nitidi) dai miei genitori. L’interesse venne crescendo con l’età (qualcosa ho già accennato), a 13 anni proprio per restare nell’ambito telepatico, tra un esercizio e l’altro, una volta in piena notte, dalla mia stanza, verso le due, mi concentrai sul viso di mio fratello, visualizzando un punto ben preciso (escludendo ogni altra cosa) tra le sue arcate sopraccigliari, dopo pochi minuti gli “ordinai” di venire da me. Attimi dopo sentii bussare alla mia porta e la voce assonnata di mio fratello a chiedermi se lo avevo chiamato… Era la terza volta che ci provavo.

Senza nulla pretendere caro amico, per me questa è (una sciocchezza, certo) una realtà telepatica ben tangibile, NON soggettiva, fa testo (per me ovviamente) la testimonianza di mio fratello, leggermente rabbuiato il giorno dopo, quando gli spiegai l’esperimento che feci su di lui. Inutile dire che dovetti promettergli di non farlo più, che non voleva farmi da cavia, che lavorava tutto il santo giorno, e che la notte voleva dormire in pace…
Un saluto