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Adesso parliamo della tartarughina. Certo che non hai capito, perché non apri la mente. Parlo così non per farti star male, lo dico solo per farti capire che io, che non credevo in magia nera, ho dovuto aprire la mente EF accettare che esiste, per puoi poter capire quello che mi stava ( e mi sta tutt’ora purtroppo ) succedendo.
Quindi, certi riti, quelli di morte specialmente si fanno usando un piccolo animale. Vengono fatti a mezzanotte, nei pressi di uno stagno, preferibilmente usato da una sola “maga”. Nel mio caso era una sporca zingara che abitava nella zona antica della città, una zona costruita sulle ruine di una antica città romana.
Il rito è iniziato con la tartarughina, ma è nominale, quindi, usano il nome di battesimo e certamente avranno usato qualcosa di mio: capelli, indumenti, etc. È poi continuato con un incantesimo per attirare un insetto. Ho capito che ogni uno di noi ha un insetto che rappresenta la sua essenza. Basta ferirlo, e la persona subisce la stessa mutilazione per via di forze occulte (parlo di congiunture ) che fanno si che quest’avvenimento accada.
A me hanno provato ad ammazarmi un altra volta, ma le maghe, se non riescono la prima e la seconda volta, di solito rinunciano. Perché capiscono che se insistono, possono arrivare a un punto in qui, continuando, il rito si ritorce contro di loro. Se si tratta di una fattura di morte, semplicemente muoiono.
È troppo lunga raccontarla tutta. Ti dico solo che non sono in sedia a rotelle perché sono andata alla grotta di Sant’Andrea e l’osteomielite procurata durante la convalescenza in ospedale e guarita al istante. Al medico che mi curava le è caduta la mascella. Mi aveva dato 9 anni di vita.