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Rispondi a: esperienza personale.

#69694
Anonimo
Inattivo

ParanormalStudioEmiliano
Hai premesso che non intendevi, per così dire, “far le pulci” al mio post, tuttavia, devo dirti schiettamente che, almeno a me, è proprio questa l’impressione che hai dato. Cercherò ora di rispondere nel modo più conciso possibile, anche per non rischiare di esprimere concetti ripetitivi e annoiare te o chi vorrà leggermi.

– Dato che a quanto pare fino ad ora non mi sono spiegata bene, farò un paio di esempi pratici:
a) nel cercare di documentarmi, avevo sentito che i campi elettromagnetici possono influire sulle persone provocando l’impressione, vivida, di star vivendo un cosiddetto “fenomeno paranormale”. Non ho ben capito, però, da cosa sono originati esattamente e come agiscono sull’essere umano essendomi imbattuta finora solo in un noiosissimo, inconcludente video (forse fake) su youtube;
b) sono al vaglio teorie secondo le quali il nostro subconscio sarebbe in grado di creare, per ragioni che ancora non si conoscono, delle forme pensiero dotate di vera e propria energia capace di interagire con la materia. Bufala? Possibile? Non so, forse pensavo più di poter intavolare una discussione di questo tipo, o in alternativa, ricevere nuovi spunti come è successo con alceste. Ma forse queste mie “piste” sono cavolate, però io non sono un’esperta di paranormale; anche da qui il desiderio di confrontarmi; ho infatti letto con interesse tutte le risposte che gli utenti hanno avuto la pazienza di scrivermi avendo anche diversi scambi costruttivi (x questo ringrazio);

– Ciò detto ci tengo molto a precisare che in tutti i miei post ho sempre espresso apertamente la mia gratitudine e il mio rispetto a tutti gli utenti che hanno interagito con me, anche a chi inizialmente ha definito il mio racconto inattendibile; poi credo che almeno sulla mia buona fede abbia cambiato idea ma se anche non lo avesse fatto avrebbe avuto ugualmente la mia simpatia, la mia stima e il mio rispetto; su ciò non mi dilungo ulteriormente in quanto ti basta verificare tu stesso sui post che evidentemente non hai letto con attenzione.

– Ribadisco che al mio racconto non ho né tolto nulla per renderlo più credibile, né aggiunto nulla per renderlo più pauroso. Cosa ci avrei “guadagnato” a farlo?! Ho raccontato per filo e per segno come si sono svolti i fatti, senza “selezionare” gli “elementi da analizzare”. Ma di questo non pretendo di convincerti, se non mi credi.

– Sorvolo su quanto hai detto sul CICAP in quanto sono certa che tu sappia più che bene, come lo so io, che non ci sarebbe alcuna possibilità di “studiare” e valutare un episodio accaduto singolarmente anni fa e non in corso di svolgimento. Quindi di che parliamo, scusa?!… Inoltre non apprezzo la tracotanza e il cinismo della maggior parte dei suoi membri, ragion per cui ritengo sicuramente più interessante interagire con persone come voi, che per inciso non definisco “mischia”;

– Ti chiedo, senza polemica ma solo come grosso piacere personale, di evitare con me il giochino: “Se qualcuno ipotizza che hai avuto un’allucinazione, non è enunciando la convinzione del contrario che metti in dubbio la tesi anzi, la rafforzi”. Difatti, ecco cosa significa per me questa frase: “Se mi rispondi affermativamente, allora io ho ragione; se mi rispondi obbiettando, allora io ho ragione lo stesso, anzi ho ragione ancora di più”. Davvero un’offesa all’intelligenza, devo dirtelo…

– Provo inoltre ad esporti cosa è per me un’illusione/allucinazione: sto dormendo, apro gli occhi, vedo qualcosa, li richiudo e mi riaddormento (tempo 2-3 secondi); ti invito, sempre se ti va, a leggere con più attenzione in che modo e con quali tempistiche si è svolta invece l’esperienza in discussione.

– Ti ringrazio per la tua spiegazione “facile-facile” della pareidolia anche se avevo già perfettamente capito di cosa si tratta. Hai perfettamente ragione: ho usato termini errati scrivendo “soffre di pareidolia”, ma mi sono soltanto espressa male: “capita”… Io poi conto sul fatto che il mio “interlocutore” abbia la pazienza di cogliere il senso di ciò che voglio dire basandosi sull’intera frase e non fossilizzandosi su un paio di termini palesemente usati per sbaglio.

– Non ho visto il peso muoversi e non so se la gatta lo abbia visto. Di sicuro però ha sentito. Non posso sapere precisamente cosa ha sentito, ma so dove lo ha sentito. Al riguardo puoi visionare il mio primo post dove ho spiegato che è immediatamente scesa dal letto e si è diretta con pelo e coda arruffati precisamente verso il peso, fino a restare ad una decina di cm di distanza da esso, annusando nervosamente.

– Da ultimo ripeto ancora una volta che rispetto l’opinione di tutti e che comunque qui nessuno mi ha fatto sentire giudicata, casomai è stato giudicato il mio racconto, come è giusto sia, sono venuta qui per questo…

Conclusione: non ho la soluzione del “mio caso”; ho solo detto che, se una spiegazione razionale c’è, io credo sia diversa da pareidolia/sogno/allucinazione. Tutto qua. Grazie per l’ascolto