Beh certo. Se si dimostrasse che i fantasmi (che attualmente rientrano nell’ambito del “paranormale”) esistessero realmente e lo scettico di turno portasse a casa il “punto” dicendo che siccome “ora” è provato è una cosa che non fa parte del paranormale… sarebbe un po’ paraculo.
Poi, una volta che un fatto viene appurato e viene anche spiegato, va da se che esce dal paranormale ed entra nel normale… ma esiste anche l’onestà intellettuale nell’ammettere di essersi sbagliati.