L’ego è davvero una brutta bestia.
Io all’inizio credevo che intraprendere il cammino della ricerca spirituale avrebbe portato ad avere una visuale più ampia e che ciò mi avrebbe aiutato a vedere gli ostacoli in anticipo e superarli con facilità. Una cosa che si è rivelata vera solo per metà, per così dire. E’ vero: con l’andare del tempo questa “visione” delle cose che stavo pian piano sviluppando mi dava modo di cogliere diversi aspetti, anche nella vita quotidiana, che prima di allora non avevo mai preso in considerazione o su cui non mi ero mai soffermato a ragionare più di tanto, ma il percorso si è rivelato in salita e non in discesa come avevo ingenuamente supposto.
Per imparare a conoscere sé stessi, bisogna prendere in esame il pacchetto completo; e se da una parte la visione degli aspetti positivi di ciò che ero/sono ha portato anche un certo orgoglio e compiacimento (inutile negarlo), mettermi davanti a uno specchio e riconoscere anche i lati negativi della mia persona, non è stato altrettanto piacevole. Prendere coscienza dei “lati bui”,al di là di quelli belli, è un grosso boccone da mandare giù… sopratutto per uno come me che tende a fare paragoni e essere un po’ supponente e superbo…e qua le trappole dell’ego ci sguazzano che è un piacere.
La strada è ancora lunga, l’importante è non fermarsi.