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Rispondi a: ombre nere in ufficio.

#63784
Anonimo
Inattivo

L’obiezione di Emiliano è la stessa che spesso mi sono posto anch’io:

ipotizzando che la presenza si palesi intenzionalmente, qual è il senso di aspettare che gli uffici si svuotino e l’atmosfera si faccia più solitaria? Per non essere vista? Per essere vista solo da due o tre persone e poterle meglio spaventae? In tal caso perché non palesarsi come si deve, invece di assumere la sfumatura di un’ombra sfuggevole?

Se invece, come ipotizza Alceste, l’ombra è presente anche durante gli orari d’ufficio ed è una larva astrale che si nutre delle energie dei presenti, gli impiegati si accorgono di nulla? Qualcuno avrà notato qualcosa, seppure nella maggiore concitazione degli orari lavorativi.

Altra domanda: se lo scopo è succhiare energie alla gente, la cosiddetta larva potrebbe aggirarsi per le vie della città, dove incontrerebbe migliaia di persone a cui attingere energia. Perché prendersi la briga di infestare solo un luogo frequentato da quelle poche e stesse persone?
Perché è legata al quel posto particolare, forse?

Mah… comunque la rigiro, non riesco a trovare una logica accettabile, e sarei maggiormente propenso a credere che quando le addette alle pulizie restano sole, si fanno suggestionare dal luogo e dalle proprie paure e qualunque riflesso, ombra, fruscio, diventa motivo di allarme che fa scattare quel senso di “pesantezza” di cui parlano. In effetti la paura paralizza o fa scattare, a seconda dei casi, ma di certo non rende sciolti e rilassati.