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Rispondi a: Esperienza Tavola Ouija.

#62560
Anonimo
Inattivo

Certo è stancante, ma non credo che lo sia perché un’entità mi succhi l’energia, mi si sia attaccata come un parassito o perché mi ha usato come canale di comunicazione. Dal mio punto di vista è stancante perché prima di funzionare il braccio si deve stancare, poi tutto il resto del tempo stai con il braccio in posizione per seguire le lettere, in più se la cosa dura tanto ma non da riscontri provabili diventa “noiosa”, soprattutto se poi non escono parole sensate e devi inseguire lettere a caso.

Nel mio caso non ho avuto bisogno di “pratica” per aver frasi di senso compiuto. Già dalle prime volte come tutt’ora ho avuto sessioni andate bene e sessioni andate male, quindi nel mio caso non è stata una questione di “esperienza”. Penso dipenda semplicemente dalla suggestione del momento, ci sono stati casi in cui ero con persone, in luoghi ed in momenti in cui ero mentalmente “voglioso” di farla, ed altri dove evidentemente non c’era la circostanza adatta, o le persone adatte per entrare nel momento, o magari ero già io poco voglioso. Questo perché appunto credo dipenda da noi e non da eventuali spiriti.

Io l’unico consiglio che do è quello di avvicinarsi a queste cose solo se si è certi che, qualsiasi cosa accada, poi vivi il resto della tua vita senza pensare alla seduta. Se c’è il minimo rischio che se il giorno dopo scivoli e ti rompi la caviglia, tu ripensi alla seduta, allora stanne alla larga. La cosa peggiore che a mio avviso può accadere è iniziare a riportare tutte le cose normali che accadono nella vita a quella cosa, o peggio ancora iniziare a ragionare e a farsi “pippe” ripensando alla seduta. Ecco, se c’è solo la minima possibilità che tu possa “credere” a questa evenienza, lascia perdere. E’ stupido mettersi nella condizione di non vivere più no?

Se invece sei davvero certa che qualsiasi cosa accada non ti tocchi, allora non credo ci siano molte cose da dire. In giro trovi molti “manuali di istruzioni”, dove ti dicono cosa fare e cosa non fare… ma anche qui dipende a quale versione della tavola credi tu. E’ evidente che se un oggetto funzioni davvero, allora due esperti di quella cosa dovrebbero convenire sulle medesime regole… ma di “manuali” ne trovi a decine (ed ognuno si fa carico della verità), quindi io mi farei qualche domanda sulla loro utilità. Personalmente voglio pensare che se funziona, non ci si dovrebbe fermare alle verità della tradizione presente o del recente passato, quanto quella vecchia di mille anni dove la tavola era solo uno strumento di buon auspicio, un oracolo a cui chiedere consiglio e del quale non avere alcun genere di timore, uno strumento divinatorio a cui chiedere tranquillamente ciò di cui si ha bisogno. Ma il terrore e l’ “alto pericolo” son sempre stati i modi migliori per spiegare (o meglio non spiegare) ciò che ancora non si capisce con certezza, sebbene ora di spiegazioni scientifiche iniziano ad essercene. Quindi a te la scelta, il che indica che l’eventuale pericolo sei solo tu stessa.