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Rispondi a: Come comunica uno spirito?.

#62184
Anonimo
Inattivo
alceste wrote:
In questi casi bisogna sempre considerare innanzitutto il classico “amico immaginario” dei bambini/e di quell’età… Classiche scene ritrite dei soliti film-spazzatura sul tema paranormale.

Non è infatti sufficiente fermarsi alle sole parole dei bambini,fervidi di fantasia.ma che,data appunto l’età non sono ancora in grado di distinguere la fantasia dalla realtà ( e questo purtroppo accade ancora a moltissimi adulti… ! ).

E’ pur vero che i bambini ,non avendo ancora ben sviluppato il senso del reale dall’immaginario,e si spera, privi della malizia ,siano i soggetti che più frequentemente possono avere delle manifestazioni di veggenza,proprio per l’assenza di quanto asserito prima.

Ovviamente casi simili andrebbero “studiati”con molta pazienza,sino a poter arrivare ad una possibile descrizione di “chi e cosa”vede il bambino;impresa peraltro resa molto difficile data la logica scarsa collaborazione dei soggetti in esame dovuta appunto all’età.

Che io sappia a questo bimbo non è mai capitato di avvertire cose strane, dall’altra parte non mi sembra che giochi con amici immaginari, per quanto alla fine i suoi genitori si sono convinti di questo.
Va detto che quel palazzo ha una certa “nomea”, ci abitavano famiglie povere ai tempi della prima industrializzazione ottocentesca, conosco un tizio che era noto in zona per (presunte) doti da “sensitivo” che diceva di “sentire” presenze nell’edificio… Poi boh, non lo so… Sono cose che non ho vissuto direttamente, mi limito a riportarle :-)