In questi casi bisogna sempre considerare innanzitutto il classico “amico immaginario” dei bambini/e di quell’età… Classiche scene ritrite dei soliti film-spazzatura sul tema paranormale.
Non è infatti sufficiente fermarsi alle sole parole dei bambini,fervidi di fantasia.ma che,data appunto l’età non sono ancora in grado di distinguere la fantasia dalla realtà ( e questo purtroppo accade ancora a moltissimi adulti… ! ).
E’ pur vero che i bambini ,non avendo ancora ben sviluppato il senso del reale dall’immaginario,e si spera, privi della malizia ,siano i soggetti che più frequentemente possono avere delle manifestazioni di veggenza,proprio per l’assenza di quanto asserito prima.
Ovviamente casi simili andrebbero “studiati”con molta pazienza,sino a poter arrivare ad una possibile descrizione di “chi e cosa”vede il bambino;impresa peraltro resa molto difficile data la logica scarsa collaborazione dei soggetti in esame dovuta appunto all’età.