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Rispondi a: Come rilevare la presenza di un’entità paranormale?.

#61932
Anonimo
Inattivo

Probabilmente l’intento di Dale è un po’ un insieme di spinte diverse, come è naturale che sia: la paura di sapere che cos’è questa cosa che vede; il voler fare finta che non ci sia e sperare che passi così come è arrivata; la paura di scoprire che è la propria mente che è vittima di abbagli; la paura di non essere capace di fronteggiare un pericolo sconosciuto, e così via.

Le mie perplessità, prendendo spunto dall’intervento di Alceste, sono varie e non riesco davvero a farle quadrare. Tra queste:

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[li]Non è detto che l’entità, se c’è, voglia farsi fotografare o video riprendere. Assolutamente legittima come ipotesi, però a questo punto mi chiedo in che modo un’entità possa palesarsi agli organi visivi di un umano, ma restare invisibile al sensore di una macchina fotografica o videocamera. Gli occhi ed i sensori funzionano allo stesso modo (pur con livelli di complessità diversi): catturano la luce e la trasformano in segnali elettrici, oppure modificano la struttura chimica di una pellicola, nel caso dei rullini. Ma se gli occhi vedono, in teoria anche una fotocamera dovrebbe “vedere”.

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Un’entità può rendersi visibile agli occhi di un particolare individuo, anche in mezzo ad una folla, ma non rendersi visibile a tutti gli altri: perfettamente legittimo anche questo, ma anche qui non capisco come i miei occhi possano vedere, mentre quelli della persona accanto a me non vedano.
L’unico modo per uscire dal problema (parzialmente) è che l’entità disincarnata non si avvalga della visibilità “normale”, cioè grazie alla luce, ma usi una sorta di comunicazione “telepatica”, e cioè proietti la propria immagine direttamente nel cervello dell’umano che è destinatario della sua immagine, restando quindi nascosta agli altri.
Come fa a fare tutto ciò? Dobbiamo ipotizzare che una volta che il corpo astrale si separa da quello fisico non si limiti a “vagare” nell’etere, ma acquisti anche dei poteri straordinari, come quello di agire sulla mente di un individuo in maniera selettiva e bypassando gli organi di senso. Come e perché acquisterebbe questi poteri? Da chi gli verrebbero conferiti? Da Dio? Da una sorta di intelligenza universale? E chi le da’ questo potere anche contro il consenso dell’umano?

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[li] L’entità può apparire vestita con gli abiti della sua epoca, oppure potrebbe anche vestire di una semplice “tunica”: a che cosa servono gli abiti ad uno spirito che non ha più un corpo? Agli umani gli abiti servono a diversi scopi: proteggersi dal freddo; per un senso di pudore verso la nudità; per estetica, ecc. Un’entità che non abbia più il corpo ha bisogno di abiti? Non ha più un corpo, non ha più probabilmente gli organi riproduttivi, quindi non ha pudore della nudità; non ha freddo e non ha bisogno di seguire la moda. Forse lo fa perché non vuole offendere l’uomo apparendo “nuda”? Ma poi nuda che cosa significa, dal momento che non ha alcuna forma fisica? Forse la risposta è che se una forma deve prendere per apparire a noi, allora deve scegliere anche un tipo di corpo e quindi di abito.[/li]

Tutte ipotesi teoricamente possibili, certo. Però vi renderete conto che se l’ipotesi è che l’entità sia visibile solo ad una persona, ma non alle altre vicine, che sia visibile a quella persona, ma non alle macchine fotografiche, che si faccia vedere ma spesso non in modo diretto ma sfuggente…
Che non agisce sugli organi di senso, ma sulla “mente”…allora pensare ad un’allucinazione non diventa poi così assurdo. Anzi, sarebbe coerente con tutti i punti di cui sopra.

Uso il condizionale perché nessuno può sapere la verità. Tengo a ribadire che questo mio post non vuole screditare quello di Alceste, che è libero di pensarla a proprio modo, ma serve ad esporre delle perplessità di non poco conto.

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