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Rispondi a: Il suicidio.

#60779
Anonimo
Inattivo

Dunque, l’argomento è molto delicato.
Purtroppo io ho vissuto e continuo a vivere sulla mia pelle situazioni molto pesanti a causa di una malattia genetica cronica, degenerativa e per ora inguaribile chiamata Fibrosi Cistica.
Avere una malattia simile comporta terapie quotidiane, ospedalizzazioni sempre più frequenti e altri sintomi limite.
Per sopportare l’angoscia che alcuni sintomi mi creano assumo un anti depressivo, ma non è risolutivo.
Molte volte ho pensato al suicidio, pur consapevole che è sbagliatissimo, ma in certi momenti pensavo di trovare pace in un’altra dimensione.
Fortunatamente ho sempre trovato validi motivi per restare, soprattutto per vedere come andrà a finire questa storia, chissà, magari troveranno una cura e non dovrò più vivere cose orribili come quelle che vivo. Se decido di farla finita non avrò una seconda opportunità e chissà, magari la mia anima sarà tormentata dal gesto che avrei fatto, magari mi sarei poi pentita troppo tardi…
Spero di avere sempre la lucidità per poter restare.
Non mi sento di giudicare chi si è suicidato, mi dispiace molto per loro e spero che almeno ora abbiano trovato la pace che comunque meritano e che qui sulla Terra non trovavano più.
È vero che è un atto vigliacco, ma basta un secondo di disperazione per decidere di farla finita, e quel secondo è fatale. Io di solito ce ne mettevo un altro per riflettere ed ero già fuori dal tunnel, ma non a tutti va così.