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Anch’io ritengo che le idee di un antico Egitto tecnologicamente avanzato siano delle affascinanti fantasie. Il punto è che l’intelligenza umana è in grado di stupire per la raffinatezza e l’efficacia delle soluzioni che può adottare, anche se in modo totalmente diverso da ciò cui siamo abituati oggi.
Ovviamente oggi, per costruire le piramidi, useremmo delle gru o qualcosa di simile perché questo è il modo in cui oggi facciamo le costruzioni. Ma questo non significa che le piramidi non si possano costruire escogitando soluzioni diverse che non facciano ricorso all’energia elettrica ed alle macchine moderne.
Anche le antiche cattedrali europee sono dei capolavori ineguagliabili di ingegneria ed estetica che oggi non si ripetono più. Stupisce pensare che siano state costruite quasi mille anni fa, senza l’ausilio dei mezzi disponibili oggi.
Avete presente l’accorgimento “tecnico” dei cunei di legno bagnati che sono in grado si rompere grandi blocchi di roccia? C’è sostegno all’ipotesi che questa tecnica sia stata utilizzata sull’isola di Pasqua e forse anche nella costruzione delle piramidi.
E’ una tecnica moderna? No. E’ efficace? Sì. E’ ingegnosa? Assolutamente sì! E funziona anche se non prevede l’uso di pistoni idraulici, motori elettrici, motori a scoppio, laser, ecc.
Chi ci ha pensato è stato assolutamente un genio perché ha saputo sfruttare ciò che era disponibile in quel tempo ed in quel luogo.
Sempre in Egitto ci sono evidenze a sostegno delle slitte di legno e delle rampe inclinate con l’ausilio di leve per fare scivolare i blocchi, chiaramente con l’ausilio della forza di molti uomini.
Quindi concordo e allo stesso tempo non concordo con chi parla di grandi misteri sulla loro costruzione. E’ misterioso perché non sappiamo esattamente come abbiano lavorato. Ma non è misterioso in quanto non c’è bisogno di tirare in ballo tecnologie aliene andate poi perdute.