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Rispondi a: La leggenda di Rudolf Fentz.

#58384
Anonimo
Inattivo

Non so come funzionavano i registri immobiliari nella New York dell’800. Se esistevano, immagino fossero degli immensi archivi cartacei che ora possono consultare solo degli esperti studiosi. Boh. Sono mie ipotesi.

Ciuccolo wrote:
La cosa mi ha sempre affascinato. Cosa avrebbero capito di me? E cosa significano le parole giusto e ingiusto quando si possono modificare gli eventi storici? Avrei cercato una comunità dove trattenermi o avrei usato la mia esperienza per elevarmi socialmente? E se mi ammazza qualcuno e poi non nasco? :o.O:

Belle domande. Sì, trovo anch’io l’argomento molto avvicente!
Le parole “giusto” e “inguisto”, “bene” e “male” non sono più una certezza quando si parla di viaggio nel tempo. Se io per esempio tornassi indietro per evitare la morte di qualcuno cambierei i fatti e come una sorta di domino modificherei anche il seguito della storia. E se salvando una persona ne provocassi la morte di altre tre? E qui entra in ballo il discorso del destino e tutte le considerazioni filosofiche che lo riguardano.
Altra cosa interessantissima sono i paradossi. “se mi ammazza qualcuno e poi non nasco?” Avevo letto tempo fa un articolo in cui si diceva che la Maccanica Quantistica rendeva di fatto ogni paradosso impossibile. Secondo la MQ i paradossi non esistono: c’è un individuo che vive più vite contemporaneamente, ma è cosciente di una sola di esse. Quindi se muori in una realtà continui in un’altra (almeno da quello che ho capito io con le mie modestissime competenze). :study: